Quando stai tanto male, quando ti capita
spesso di sentirti come un pesce che boccheggia sulla spiaggia, a volte
avresti voglia di mollare, di alzare le mani e dire: "Okay, mi arrendo".
Troppa fatica, troppo dolore. Che se una cosa ce l'hai, tipo la vita,
devi poterla usare, altrimenti che senso ha? E quando sei malata, malata
per davvero, sei come i bambini poveri davanti alla pasticceria. Tanto
vale che rinunci, che smetti di alitare sui vetri. Di sognare una vita
che non afferrerai mai davvero. Poi, però, basta una parola, uno
sguardo, una carezza. Un messaggio su Facebook o un sms hanno il potere
di ribaltare il mondo. Ti rimettono al tuo posto, ti ricollocano sullo
sfondo. Capisci che non sei sola, che sei come una tesserina del domino e
la tua vita condiziona quella degli altri. Che se cadi tu lo fanno
anche loro. La tua famiglia, i tuoi amici, il tuo fidanzato. Tutte le
persone che ti hanno voluto bene o si sono prese cura di te. E non vuoi
farlo, non puoi farglielo. E poi ci sei tu. Va bene che stai male e sei
stanca e tutto il resto, ma come la metti con la vita? Voglio dire, come
fai? Ti siedi sul ciglio della strada e ci rinunci? Io, Caterina
Simonsen? Impossibile. Amo troppo la vita e tutto ciò che mi ha dato.Ogni istante, ogni respiro, ogni colpo di tosse. Con il tempo sono arrivata persino ad amare le cicatrici che
punteggiano il mio corpo, a trovarne un significato. Molti pensano che
la malattia, una come la mia specialmente, sia sintomo di tristezza e
rassegnazione. Una sorta di attesa. Invece è tutto il contrario.
Faccio una premessa per chi non sapesse chi sia Caterina. Lo scorso anno questa ragazza di 26 anni affetta fin dalla tenera età da quattro malattie rare ha fatto un video per supportare la vera ricerca e la sperimentazione, ha postato una foto sui social, come ha fatto anche il sottoscritto, per lo stesso motivo e per questo è stata attaccata da dei fanatici su facebook, fanatici che la insultavano e la minacciavano forse perché vedendola malata la consideravano un obiettivo debole. Niente di più sbagliato come si evince dalle pagine del libro Caterina avrà anche quattro malattie rare, ma il suo spirito e la sua volonta sono forti, diventanto suo malgado un esempio per tanti altri malati.
Il libro parla della sua convivenza con le malattie da quando è nata quando ancora non le erano state diagnosticate, della sua famiglia, del suo padre biologico e del padre adottivo che invece la ha supportata, di sua madre di sua sorella e per finire del caso sopra citato.
Commovente è dir poco, nonostante le malattie, i continui ricoveri, i problemi respiratori, tutte le terapie che deve fare ogni giorno Caterina dimostra una gran voglia di vivere, non di sopravvivere, di vivere, con tutte le difficoltà che la vità le ha riservato lei non si da per vinta ma continua a combatter e a godersi tutti i momenti che le sono concessi come dice il suo tatuaggio che è poi anche il titolo del libro "Breath by breath" respiro dopo respiro.
E oltre ad avere un contenuto pieno di significato, il libro è anche scritto in maniera impeccabile e aggiungiamoci che il ricavato delle venditè andra alle associazioni AIP Onlus e Alfa1 - At Onlus.
Un libro che consiglio a tutti di leggere
Recensione molto bella, grazie! Dani
RispondiEliminaGrazie =)
EliminaMi sa che farebbe bene leggerlo a tutti... Intanto lo metto in lista ;)
RispondiEliminaMettilo in lista, costa anche poco per essere un edizione copertina rigida, e il ricavato va in beneficenza :)
EliminaE ovviamente è molto bello
Grazie x la segnalazione ;)
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