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domenica 1 dicembre 2013
giovedì 19 settembre 2013
Intensity - Dean Koontz
Il folle omicida che ha massacrato l'intera famiglia Templeton, in una
notte di orrori, ignora di aver risparmiato la giovane Chyna, ospite
nella casa per il weekend. La ragazza, vincendo la disperazione, si è
nascosta sul camper del serial killer, con la speranza di poterlo
consegnare alla giustizia, ma durante il tragitto viene a sapere di un
agghiacciante segreto custodito nella cantina del mostro, e decide di
seguirlo fino alla sua abitazione. Una volta all'interno, ha inizio
un'interminabile, feroce partita.
Ancora una rilettura di Dean Koontz.
Questo non è certamente il miglior libro di Koontz, certo abbiamo la solita dose di terrore, suspance e azione ma rispetto ad altri suoi libi manca di qualcosa. Penso sia proprio la storia a non convinvermi pienamente, Incubi, Cuore nero ect son o di un altro livello per non parlare poi de Il luogo delle ombre e L'ultima porta del cielo, ma nonostante questo la tensione è costante. Dicamo che questo libro è un pò sottotono.
Ancora una rilettura di Dean Koontz.
Questo non è certamente il miglior libro di Koontz, certo abbiamo la solita dose di terrore, suspance e azione ma rispetto ad altri suoi libi manca di qualcosa. Penso sia proprio la storia a non convinvermi pienamente, Incubi, Cuore nero ect son o di un altro livello per non parlare poi de Il luogo delle ombre e L'ultima porta del cielo, ma nonostante questo la tensione è costante. Dicamo che questo libro è un pò sottotono.
sabato 24 agosto 2013
Il bambino segreto - Camilla Läckberg
L'estate sta per finire a Fjällbacka, la
cittadina sulla costa occidentale della Svezia lentamente si svuota
della folla di turisti, e per Erica è arrivato il momento di affrontare
una scoperta inquietante: nella soffitta di casa, in un baule dove la
madre Elsy conservava i suoi oggetti più cari, ha trovato alcuni diari e
una medaglia dell'epoca nazista avvolta in una camicina da neonato
macchiata di sangue. Pur spaventata dal rischio di rivelazioni che forse
sarebbe meglio continuare a ignorare, decide finalmente di interpellare
uno storico esperto della seconda guerra mondiale, da cui ottiene però
solo risposte molto vaghe. Due giorni dopo, il vecchio professore viene
assassinato. Mentre Patrik cerca maldestramente di conciliare il suo
congedo di paternità con il desiderio di partecipare alle indagini,
Erica s'immerge nelle pagine del diario di Elsy e nel drammatico passato
di cui raccontano, cercando di capire chi è ancora disposto a tutto pur
di mantenere il segreto su eventi tanto lontani.
La mia ultima lettura è l'ultimo libro tradotto della regina del thriller nordico, Camilla Lackberg. Questo quinto capitolo della serie incentata su Patrick ed Erica e le loro indagini, con Erica che ritorna a pieno regime dopo i libri dove era un pò in disparte causa gravidanza e bambina piccola. Come sempre si mescolano sapientemente passato e presente, tutto incentrato sul caso in cui indaga e questa volta il passato riguarda personalmente Erica. Come stoira è forse il più bello tra quelli tradotti fin'ora, pescando tra il periodo della seconda guerra mondiale e il presente con il complesso caso.Anche l'evoluzione di Mellberg è notevole, passando dal personaggio fastidioso e borioso del primo libro a quello affabile di questo quinto una lenta metamorfosi con piccoli ma significativi cambiamenti in ogni libro. Aggiungiamoci anche le vicende famigliari di Patrick ed Erica, in un libro fluido e avvicente, ma mai banale, e abbiamo un altro capolavoro dell'autrice svedese.
E adesso inizia l'attesa per il prossimo.
La mia ultima lettura è l'ultimo libro tradotto della regina del thriller nordico, Camilla Lackberg. Questo quinto capitolo della serie incentata su Patrick ed Erica e le loro indagini, con Erica che ritorna a pieno regime dopo i libri dove era un pò in disparte causa gravidanza e bambina piccola. Come sempre si mescolano sapientemente passato e presente, tutto incentrato sul caso in cui indaga e questa volta il passato riguarda personalmente Erica. Come stoira è forse il più bello tra quelli tradotti fin'ora, pescando tra il periodo della seconda guerra mondiale e il presente con il complesso caso.Anche l'evoluzione di Mellberg è notevole, passando dal personaggio fastidioso e borioso del primo libro a quello affabile di questo quinto una lenta metamorfosi con piccoli ma significativi cambiamenti in ogni libro. Aggiungiamoci anche le vicende famigliari di Patrick ed Erica, in un libro fluido e avvicente, ma mai banale, e abbiamo un altro capolavoro dell'autrice svedese.
E adesso inizia l'attesa per il prossimo.
sabato 17 agosto 2013
Cuore nero - Dean Koontz
Dopo ottanta minuti di morte apparente, Hatch - coinvolto con la moglie
in un incidente stradale - ritorna miracolosamente alla vita. La gioia
della coppia è tale che, poco dopo, adotta perfino una bimba. Ma la
felicità della famiglia dura poco: Hatch è angosciato da orribili incubi
e quando alcune persone che lo hanno danneggiato scompaiono brutalmente
dalla scena, si convince di non essere del tutto estraneo agli eventi.
Il Male sembra chiamarlo a una sfida. Un romanzo a tinte forti, nello
stile inimitabile del miglior Koontz.
Ancora un libri di Koontz, una rilettura dopo anni, ed è una intensità notevole, abbiamo ritmo, adrenalina, orrore in un gran libro. Koontz si confertma il vero maestro del genere, l'angoscia che pervade i suoi libri è genuina e le storie sono sempre originali, in questo caso abbiamo il contatto mentale tra il protagonistae il killer, e Hitch dovrà fare di tutto per proteggere se steso e la sua famiglia dallo psicopatico.Veramente avvincente.
Ancora un libri di Koontz, una rilettura dopo anni, ed è una intensità notevole, abbiamo ritmo, adrenalina, orrore in un gran libro. Koontz si confertma il vero maestro del genere, l'angoscia che pervade i suoi libri è genuina e le storie sono sempre originali, in questo caso abbiamo il contatto mentale tra il protagonistae il killer, e Hitch dovrà fare di tutto per proteggere se steso e la sua famiglia dallo psicopatico.Veramente avvincente.
domenica 11 agosto 2013
Incubi - Dean Koontz
Melanie è ormai sparita da sei anni quando sua
madre Laura, che ha sempre sospettato dell'ex marito Dylan - anch'egli
svanito nel nulla - , viene condotta dalla polizia sul luogo di una
strage. La donna identifica il corpo di Dylan, uno scienziato dedito a
misteriosi studi, come si legge nel suo folle diario. Ma è il suo
laboratorio a svelare molti segreti: lì dentro la piccola è stata
segregata e sottoposta ad allucinanti esperimenti. Poco dopo, la bambina
viene ritrovata in stato di choc, ma il suo incubo non è ancora
finito perché...
Eccoci a un altro libro del maestro del genere Dean Koontz, che come sempre riesce a scavare nei menadri delle paure umani rendendo il terrore reale, il tutto accompagnato da una ritmo adrenalinico e spesso come in questo casso anche con un un pò di sovrannaturale. Perchè il killer è chi meno te lo aspetti, una misteriosa entità vendicativa che vuole vendiare le torture subite dalla piccola Melanie. Gran suspance, gran ritmo e anche se a metà libro ti viene quelche sospetto sulla misteriosa entità il tutto risulta esposto ottimamente, il gran mestro dell'horror d'azione è lui e nessun altro.
Una piccola curiosità visto la datazione del libro (è degli anni 80) al giorno d'oggi fa un pò specie qualche particolare, come il detective che controlla liste di nomi trovate su floppy .
Eccoci a un altro libro del maestro del genere Dean Koontz, che come sempre riesce a scavare nei menadri delle paure umani rendendo il terrore reale, il tutto accompagnato da una ritmo adrenalinico e spesso come in questo casso anche con un un pò di sovrannaturale. Perchè il killer è chi meno te lo aspetti, una misteriosa entità vendicativa che vuole vendiare le torture subite dalla piccola Melanie. Gran suspance, gran ritmo e anche se a metà libro ti viene quelche sospetto sulla misteriosa entità il tutto risulta esposto ottimamente, il gran mestro dell'horror d'azione è lui e nessun altro.
Una piccola curiosità visto la datazione del libro (è degli anni 80) al giorno d'oggi fa un pò specie qualche particolare, come il detective che controlla liste di nomi trovate su floppy .
venerdì 9 agosto 2013
In un incubo di follia - Dean Koontz
Alex sta attraversando gli Stati Uniti in auto, in compagnia di Colin, il fratellino della moglie. I due sono diretti a San Francisco, dove la donna li attende nella nuova casa. Lungo l'autostrada, il ragazzino nota un furgone che li tallona constantemente e, per gioco, immagina che si tratti dell'FBI. Ma a poco a poco il divertimento si trasforma in terrore: chi li insegue è infatti uno psicopatico, deciso a eliminarli. La polizia appare indifferente o incredula davanti agli appelli di Alex e, intanto, il folle li ha preceduti in California...
Ho sempre adorato i libri di Dean Koontz che riescono sempre a trasmettere tensione adrelina e si leggono tutto d'un fiato. Questo libro non si discosta dagli altri, tutta la tensione dell coppia in viaggio con un pazzo alle calcagna in stile "The Hitcher" è palpabile e sebbene rispetto ad altri libri dell'autore il finale sia troppo sbrigativo, non si può non apparezzare il libro, che appare breve ma intenso.
Ho sempre adorato i libri di Dean Koontz che riescono sempre a trasmettere tensione adrelina e si leggono tutto d'un fiato. Questo libro non si discosta dagli altri, tutta la tensione dell coppia in viaggio con un pazzo alle calcagna in stile "The Hitcher" è palpabile e sebbene rispetto ad altri libri dell'autore il finale sia troppo sbrigativo, non si può non apparezzare il libro, che appare breve ma intenso.
giovedì 8 agosto 2013
L'ultimo principe d' Irlanda - Morgan Llywelyn
Irlanda, 24 dicembre 1601. La guerra dei Nove Anni si chiude con la sanguinosa battaglia di Kinsale e con la vittoria degli inglesi: la nobiltà gaelica, che ha dominato l'isola per duemila anni, si deve infine sottomettre a Elsabetta I. Eppure la speranza non può morire: tornato al suo castello di Dunboy, Donal Cam O'Sullivan raduna un manipolo di mille uomini e donne e, il 31 dicembre 1602, si mette in marcia verso Leitrim, deciso a chiedere aiuto e sostegno all'amico Brian O'Rourke. Ma quel viaggio di 300 mglia verso l'ultimo possibile rifugio i rivela un'autentica odissea: in balia della fame e del freddo, umiliati dalla sconfitta, sotto il tiro degli inglesi e perfino degli irlandesi fedeli alla nuova sovrana, O' Sullivan e i suoi coraggiosi seguaci affrontan il loro destino con nobile fermezza, ben sapendo che forse quel loro gesto eroico sarà del tutto inutile... La "marcia di O'Sullivan" - un trionfo di coraggio, passione e sacrificio - è ricordata ancora oggi inIrlanda come una delle imprese più epiche e avvincenti nella storia del Paese.
Eccomi qui alla mia ultima lettura, si tratta dell'unico libro, tra quelli tradotti in italiano, che non avevo ancora letto della mia autrice preferita "Morgan Llywely", autrice tra gli altri di "Il leone d'Irlanda" ma anche "I guerrieri del ramo rosso", e anche altri.
Sperando che prima o poi vengano tradotti anche gli altri veniamo al libro "L'ultimo principe d'Irlanda".
C'è poco da fare come scrive lei non scrive nessuno, un'altra storia di un condottiero irlandese che ti cattura fin dalla prime pagine, ma mentre se negli altri libri si narrano le gesta e le vittorie eroiche, qua si narra di come tra mille difficoltà in un viaggio di 15 giorni, riesce a portare in salvo i superstiti del suo esercito e i civili della sua terra, combattendo fame, freddo, il nemico inglese e i principi gaelici che si sono venduti agli stessi.
Con una taglia sulla sua testa senza cibo e al freddo, con qualche traditore nel gruppo 15 giorni senza sosta allo stremo delle forze per andare al nord, tra attacchi di soldati e popolani lealisti, tra scelte difficili con la mente annebbiata da fame e stanchezza, tra perdite di vite durante il viaggio, ma con la fiducia dei suoi uomini, sicuri nonostante tutto che Donal Cam li porti in salvo. Libro intenso e emozionante.
martedì 30 luglio 2013
I muri di Belfast. Cronaca di una tregua infranta - Marina Petrillo
Scusate l'assenza ma il caldo mi blocca nella lettura. a veniamo al libro che ho letto "I muri di Belfast" di Marina Petrillo.
Concepito come un reportage, sofferto come un diario, I muri di Belfast porta sulla scena i volti e le voci di una città sconvolta dall'odio e dall'incomprensione. A parlare sono soprattutto gli abitanti dei quartieri più disederati, cattolici e protetanti, che all'ombra della presenza britannica pagano da venticinque anni il prezzo di un conflitto che li allontana di nuovo da un concreta possibilità di pace. Raccontano la presenza della guerra nella vita di tutti i giorni, l'abitudine all'emergenza, la stanchezza di una lotta che sempre più spesso sembra aver perso significato. E sopratutto le speranze e i dubbi, i progetti e le difficoltà di una ttegua che non si pensava potesse finire.
Dal cessate il fuoco proclamato dall'IRA nell'agosto del 1995 alla ripresa delle ostilità diciotto mesi dopo. Marina Petrillo ccoglie, tra eventi pubblici e spaccati di vita quotidiana, la paura e la volontà di ricominciare della gente di Belfast sullo sfondo di un remoto proceso di pace.
Vito la temaitca del libro c'è poco da commentare, è una lettura molto interessante, un reportage accurato sul cessate il fuoco e la sua fine, con racconto della popolazione sia cattolica e repubblicana, sia protestante e unionista, sul periodo di guerra con le violenze all'ordine del giorno e sulle speranze del cessate il fuoco.
Concepito come un reportage, sofferto come un diario, I muri di Belfast porta sulla scena i volti e le voci di una città sconvolta dall'odio e dall'incomprensione. A parlare sono soprattutto gli abitanti dei quartieri più disederati, cattolici e protetanti, che all'ombra della presenza britannica pagano da venticinque anni il prezzo di un conflitto che li allontana di nuovo da un concreta possibilità di pace. Raccontano la presenza della guerra nella vita di tutti i giorni, l'abitudine all'emergenza, la stanchezza di una lotta che sempre più spesso sembra aver perso significato. E sopratutto le speranze e i dubbi, i progetti e le difficoltà di una ttegua che non si pensava potesse finire.
Dal cessate il fuoco proclamato dall'IRA nell'agosto del 1995 alla ripresa delle ostilità diciotto mesi dopo. Marina Petrillo ccoglie, tra eventi pubblici e spaccati di vita quotidiana, la paura e la volontà di ricominciare della gente di Belfast sullo sfondo di un remoto proceso di pace.
Vito la temaitca del libro c'è poco da commentare, è una lettura molto interessante, un reportage accurato sul cessate il fuoco e la sua fine, con racconto della popolazione sia cattolica e repubblicana, sia protestante e unionista, sul periodo di guerra con le violenze all'ordine del giorno e sulle speranze del cessate il fuoco.
venerdì 19 luglio 2013
Giveaway su The bookshelf
Partecipo a questo giveaway :D
http://thebookshelfff.blogspot.it/2013/07/giveaway-1-happy-birthday-mel.html
http://thebookshelfff.blogspot.it/2013/07/giveaway-1-happy-birthday-mel.html
domenica 19 maggio 2013
Le ceneri di Angela - Frank McCourt
Scusate la lunga assenza, ma non era un periodo molto adatto alla lettura, e per di più l'ultimo libro non è che mi abbia entusiasmato, si tratta de "Le ceneri di Angela" di Frank McCourt.
Siamo negli anni fra le due guerre e le travagliate vicende coinvolgono una famiglia così misera che può guardare dal basso la povertà, fra un padre perennemente ebbro e vociferante contro il mondo, gli inglesi e i protestanti e una madre che sbrigativamente trascina la sua tribù verso la sopravvivenza. Tutto ci arriva attraverso gli occhi e la voce del protagonista mentre vive le sue avventure. Questo ragazzino indistruttibile, sfrontato, refrattario a ogni sentimentalismo, implacabile osservatore crea con le sue parole un prodigio di comicità e vitalità contagiose, dove tutte le atrocità diventano episodi e apparizioni di un viaggio battuto dal vento verso la terra promessa.
Avevo visto il film tratto dal libro 3 anni fa, e lo avevo subito adorato e da allora volevo leggere il libro; beh sinceramente potevo pure risparmiarmelo... Tanto il film era bello e conivolgente, tanto il libro è pesante e monotono. Ovviamente la storia è sempore la stesa, ma il modo di porla decisamente diversa, lo stile di scrittura di McCourt mi risulta altamente indigesto, e anche se da amante d'Irlanda non potevo non leggerlo, mi sa che molto difficilmente leggerò altri suoi libri.
Siamo negli anni fra le due guerre e le travagliate vicende coinvolgono una famiglia così misera che può guardare dal basso la povertà, fra un padre perennemente ebbro e vociferante contro il mondo, gli inglesi e i protestanti e una madre che sbrigativamente trascina la sua tribù verso la sopravvivenza. Tutto ci arriva attraverso gli occhi e la voce del protagonista mentre vive le sue avventure. Questo ragazzino indistruttibile, sfrontato, refrattario a ogni sentimentalismo, implacabile osservatore crea con le sue parole un prodigio di comicità e vitalità contagiose, dove tutte le atrocità diventano episodi e apparizioni di un viaggio battuto dal vento verso la terra promessa.
Avevo visto il film tratto dal libro 3 anni fa, e lo avevo subito adorato e da allora volevo leggere il libro; beh sinceramente potevo pure risparmiarmelo... Tanto il film era bello e conivolgente, tanto il libro è pesante e monotono. Ovviamente la storia è sempore la stesa, ma il modo di porla decisamente diversa, lo stile di scrittura di McCourt mi risulta altamente indigesto, e anche se da amante d'Irlanda non potevo non leggerlo, mi sa che molto difficilmente leggerò altri suoi libri.
sabato 30 marzo 2013
Il silenzio del carnefice - Jørgen Brekke
Stoccolma, 1767. Deve lasciare la città,
subito. Per il giovane compositore, l'unica possibilità di salvezza è
affrontare un lungo cammino e rifugiarsi a Trondheim. Lì cambierà
identità e, con il nome di Jon Blund, potrà dedicarsi anima e corpo al
suo grande amore: la musica. Ma il destino è sempre in agguato e, alla
fine, le strade della vita conducono tutte alla stessa destinazione: la
morte...
Trondheim, oggi. Il detective Odd Singsaker stenta a crederci. Eppure è proprio lì: un antico carillon - risalente al XVIII secolo - adagiato sul petto di una donna barbaramente assassinata, cui sono state asportate le corde vocali. Oltre a quell'indizio inquietante, i suoi uomini non hanno trovato nulla: non ci sono impronte digitali né tracce di DNA, né testimoni che possano fornire un identikit del killer. Per risolvere il mistero, Singsaker deve quindi aggrapparsi a quell'unica, flebile traccia: l'ipnotica melodia suonata dal carillon. E ben presto scopre non solo chi l'ha composta - un certo Jon Blund -, ma anche che, nel corso dei secoli, è stata considerata una musica maledetta. Perché promette il sonno eterno a chiunque l'ascolti...
Come ben sapete son un amante dei thriller nordici, ma devo dire che per me questo autore è nuovo, anzi, a dire il vero pensavo fosse un' opera prima, ma dopo aver preso il libro ho scoperto che si trattava di un secondo libro di una serie. Comunque si può tranquillamente leggere da solo, ci sono solo alcuni vaghi accenni a un caso dell'autunno prima. La storia è molto interesasnte ma forse è troppo semplicistica come indagine, ci son pochi colpi di scena, e l'atmosfra nordica che amo si vede solo a tratti nella parte finale del libro. Ci son alcune lacune, rispetto ai thriller nordici che leggo di solito la caratterizzazione del killer di turno è molto approssimativa e le possibili motivazioni scatenati sono solo accennate. La scrittura è scorrevole e semplice, decisamente troppo semplice, di certo non regge il confronto con la Lackberg, Adler Olsen, Indridason e via dicendo, ma tuttavia è comunque una piacevole lettura.
Trondheim, oggi. Il detective Odd Singsaker stenta a crederci. Eppure è proprio lì: un antico carillon - risalente al XVIII secolo - adagiato sul petto di una donna barbaramente assassinata, cui sono state asportate le corde vocali. Oltre a quell'indizio inquietante, i suoi uomini non hanno trovato nulla: non ci sono impronte digitali né tracce di DNA, né testimoni che possano fornire un identikit del killer. Per risolvere il mistero, Singsaker deve quindi aggrapparsi a quell'unica, flebile traccia: l'ipnotica melodia suonata dal carillon. E ben presto scopre non solo chi l'ha composta - un certo Jon Blund -, ma anche che, nel corso dei secoli, è stata considerata una musica maledetta. Perché promette il sonno eterno a chiunque l'ascolti...
Come ben sapete son un amante dei thriller nordici, ma devo dire che per me questo autore è nuovo, anzi, a dire il vero pensavo fosse un' opera prima, ma dopo aver preso il libro ho scoperto che si trattava di un secondo libro di una serie. Comunque si può tranquillamente leggere da solo, ci sono solo alcuni vaghi accenni a un caso dell'autunno prima. La storia è molto interesasnte ma forse è troppo semplicistica come indagine, ci son pochi colpi di scena, e l'atmosfra nordica che amo si vede solo a tratti nella parte finale del libro. Ci son alcune lacune, rispetto ai thriller nordici che leggo di solito la caratterizzazione del killer di turno è molto approssimativa e le possibili motivazioni scatenati sono solo accennate. La scrittura è scorrevole e semplice, decisamente troppo semplice, di certo non regge il confronto con la Lackberg, Adler Olsen, Indridason e via dicendo, ma tuttavia è comunque una piacevole lettura.
lunedì 25 marzo 2013
Le pietre magiche di Shannara - Terry Brooks
Nel giardino della vita appassiscono le foglie dell'Eterea, la magica
pianta che da secoli mantiene il divieto contro il ritorno dei demoni e
assicura la pace al popolo degli Elfi. Nessuno potrà impedire la morte
dell'Eterea, ma c'è l'esile speranza che l'incantesimo si rinnovi, se
uno degli Eletti riuscirà a bagnarne un seme nella fontana del Fuoco di
Sangue. È un'impresa ai limiti dell'impossibile, una sfida contro il
tempo e contro il Male. Tra poesia e avventura, tra sortilegi e terrore
continua la meravigliosa leggenda di Shannara.
Veniamo a questa ultima lettura, per gran parte è veramente pesante da leggere, tutta la prima parte è noiosa come poche ma da metà in poi migliora, se non altro nella parte con Will, Amberle e Etreria, perchè nell'altro ramo narrativo nelle battaglie con Allanon e soci resta molto pesante e noioso. Will sembra una copia di suo nonno Shea, e i personaggi sono abbastanz stereotipati, ma le due figure femminili risollevano molto il tutto, Amberle e Etreria sono le uniche che hanno una certo spessore.
Non credo che leggerò altri libri dell'autore, non mi convince per niente, anche se ho ancora in casa il terzo libro del ciclo "La canzone di Shannara". Vedremo. Di certo non sono molto soddisfatto di questi due libri, anche se questo ha da la sua che almeno non è un plagione del Signore degli anelli come il primo.
Veniamo a questa ultima lettura, per gran parte è veramente pesante da leggere, tutta la prima parte è noiosa come poche ma da metà in poi migliora, se non altro nella parte con Will, Amberle e Etreria, perchè nell'altro ramo narrativo nelle battaglie con Allanon e soci resta molto pesante e noioso. Will sembra una copia di suo nonno Shea, e i personaggi sono abbastanz stereotipati, ma le due figure femminili risollevano molto il tutto, Amberle e Etreria sono le uniche che hanno una certo spessore.
Non credo che leggerò altri libri dell'autore, non mi convince per niente, anche se ho ancora in casa il terzo libro del ciclo "La canzone di Shannara". Vedremo. Di certo non sono molto soddisfatto di questi due libri, anche se questo ha da la sua che almeno non è un plagione del Signore degli anelli come il primo.
venerdì 15 marzo 2013
Absedium - Mariangela Cerrino
Trenta giorni. È il tempo che rimane a
Vercingetorige e ai suoi uomini per affrontare la vendetta di Giulio
Cesare. Poi non ci sarà più cibo né acqua nella città assediata dalla
furia romana, e il sogno di una Gallia libera morirebbe per sempre con i
guerrieri ribelli. Alesia è l'ultimo avamposto della sanguinosa rivolta
che ha decimato le legioni romane e messo a dura prova la sete di
conquista di Cesare. Per questo adesso i capitribù gallici che difendono
la città pregano solo che i rinforzi arrivino al più presto. È stato il
bardo Ceidrac a radunare da ogni angolo della Gallia l'esercito in
marcia verso la roccaforte. Con loro ha cavalcato Nesia, la veggente
sacra agli dèi e sposa di Vercingetorige: anche lei vuole combattere,
perché il figlio che porta in grembo possa nascere da uomo libero. E
ora, sotto le mura di Alesia, mentre il vento porta con sé le potenti
parole di Ceidrac, gli uomini di Gallia sono pronti a lottare fino alla
morte insieme al proprio capo, il "grandissimo re dei guerrieri" che ha
osato sfidare l'invincibile Cesare.
Giudizio contrastante su questo libro, il tema è un argomento a me caro, la campagna di Cesare vista dall parte dei celti gallici di Vercingetorice. Tecnicamente è stilisticamente niente da dire, la storia pure, ma manca un qualcosa, un pò di pathos, la caratterizzazione dei personaggi lascia un pò a desiderare fatta eccezione per il bardo Ceidrac. Per il resto niente da dire con la descizione della struttura sociale si di galli che di romani, con le teniche di combattimento e le battaglie stessa. Certo avevo letto un altro libro sull'argomento anni fa ed era di tutt'latro livello, mi riferisco a Il potere dei druidi di Morgan Llywelyn che non per niente è la mia autrice preferista specializzata in libri sui celti. Tuttavia il libro è comunque piacevole, e per gli amanti del genere è da leggere sicuramente, ma non aspettatevi una nuova Llywelyn.
Giudizio contrastante su questo libro, il tema è un argomento a me caro, la campagna di Cesare vista dall parte dei celti gallici di Vercingetorice. Tecnicamente è stilisticamente niente da dire, la storia pure, ma manca un qualcosa, un pò di pathos, la caratterizzazione dei personaggi lascia un pò a desiderare fatta eccezione per il bardo Ceidrac. Per il resto niente da dire con la descizione della struttura sociale si di galli che di romani, con le teniche di combattimento e le battaglie stessa. Certo avevo letto un altro libro sull'argomento anni fa ed era di tutt'latro livello, mi riferisco a Il potere dei druidi di Morgan Llywelyn che non per niente è la mia autrice preferista specializzata in libri sui celti. Tuttavia il libro è comunque piacevole, e per gli amanti del genere è da leggere sicuramente, ma non aspettatevi una nuova Llywelyn.
domenica 10 febbraio 2013
Le bambine che cercavano conchiglie - Hannah Richell
Il mare si infrange furioso sulle frastagliate
coste del Dorset. In alto, su una scogliera impervia, si erge una casa
colonica con le mura imbiancate che brillano come un faro sotto la luce
del sole. Clifftops. Il posto che una volta Dora chiamava casa. Da
dietro le ampie finestre le sembra ancora di sentire risuonare le risa
di sua sorella Cassie, il rumore delle loro corse di bambine gioiose.
Adesso la natura ha ripreso il sopravvento e l'edera avvolge le antiche
mura della magione dei Tide, in un viluppo di silenzio, polvere e
segreti. Dora è fuggita da tutto questo, schiacciata dal peso della
colpa. Una colpa inafferrabile come il vento, ma che si è insinuata
nelle fibre del suo essere in profondità. E non le fa dimenticare quella
lunga e calda giornata d'estate di tanti anni prima. I giochi alla
ricerca di conchiglie, i nascondigli tra le rocce e quella piccola,
fatale distrazione che ha distrutto un'intera famiglia. Da allora Cassie
non le vuole più parlare e le due sorelle si sono allontanate
irrimediabilmente. La sabbia e il vento non sono riusciti a disperdere
il dolore, che è rimasto sepolto, come un cuore pulsante. Ma oggi Dora
non può più fuggire, il soffio di una nuova vita respira dentro di lei e
per amore del suo bambino deve ritrovare i pezzi perduti della sua
vita.
Questo libro è un gioiello di rara intensità emotiva, la vita famigliare scossa da un tragico evento, la disgregazione di una famiglia vista dai tre elementi femminili nel corso dei 16 anni raccolti nel libro. Eventi raccontati dalla madre Helen, e dalla due figlie Cassie (Cassandra) e Dora (Pandora) alternandosi tra varie epoche temporali, con i sensi di colpa che ognuna di loro porta dentro e le allontana ognuna dall'altra. Il senso di colpa è il tema centrale del libro con ognuna che sente addosso tutto il fardello di una colpa incapace di confrontarsi con figlie, sorella e madre, ma anche il difficile percorso che ognuna di loro dovrà fare nel corso degli anni per ricominciare a vivere. Un dramma famigliare pregno di emozioni, che ti prende dentro per gli eventi che travolgono le tre donne della famiglia.
Bello, intenso, da leggere.
Vi lascio con il booktrailer
Questo libro è un gioiello di rara intensità emotiva, la vita famigliare scossa da un tragico evento, la disgregazione di una famiglia vista dai tre elementi femminili nel corso dei 16 anni raccolti nel libro. Eventi raccontati dalla madre Helen, e dalla due figlie Cassie (Cassandra) e Dora (Pandora) alternandosi tra varie epoche temporali, con i sensi di colpa che ognuna di loro porta dentro e le allontana ognuna dall'altra. Il senso di colpa è il tema centrale del libro con ognuna che sente addosso tutto il fardello di una colpa incapace di confrontarsi con figlie, sorella e madre, ma anche il difficile percorso che ognuna di loro dovrà fare nel corso degli anni per ricominciare a vivere. Un dramma famigliare pregno di emozioni, che ti prende dentro per gli eventi che travolgono le tre donne della famiglia.
Bello, intenso, da leggere.
Vi lascio con il booktrailer
venerdì 8 febbraio 2013
La spada di Shannara - Terry Brooks
ATTENZIONE SPOILER
Sono perplesso è il primo libro dell'autore ma mi pare evidente che sia un plagio bello e buono del signore degli anelli, un plagio fatto a mo di riassunto. Abbiamo i due giovani protagonisti, che dopo una visita di un druido devono partire, druido che da loro delle pietre magiche che se usate attirano delle creature spettrali che danno loro la caccia. Abbiamo il viaggio dei due per un luogo di incontro dove dopo una consultazione partono per la ricerca della spada con un "compagnia" di 8 elementi. Il signore degli inganni è incorporeo, abbiamo perfino il combattimento tra il druido e una delle creature al servizio del maligno sopra un abisso. Abbiamo la divisione del gruppo con il protagonista che si reca nella terra del nemico per la spada, e gli altri a difendere città o ricercare compagni, perfino l'attacco a Tyrsis pare un copia e incolla di quello a Minas Tirith, abbiamo un regnante con la mente ottenebrate da un 'ambiguo consigliere, e lo gnomo che tratta la spada com fosse un suo "tesoro". Se non è plagio questo...
Comunque c'è da dire che comunque lo stile di scrittura è molto piacevole, e visto che ho il cofanetto con i tre libri del ciclo, mi leggerò anche gli altri due spernado di non trovare altri plagi.
Attendo le ire di alcune amiche fan della saga tra cui sicuramente Kaleela e Rici XD
martedì 29 gennaio 2013
Ecstasy - Irvine Welsh
Il volume comprende tre racconti lunghi:
"Ecstasy" è la storia della passione chimica di un trentenne per la
droga, la violenza negli stadi e forse anche per Heather; "La fortuna
sta sempre nascosta" è un'altra avventura chimica ai confini dell'horror
in cui una donna, nata senza braccia a causa di un farmaco assunto
dalla madre in gravidanza, rintraccia i responsabili del suo dramma e
compie una vendetta crudele; ancora la vendetta è al centro di "Lorraine
va a Livingstone", una storia beffarda, sboccata e crudele: nella
Londra della upper class una donna tradita dal marito mette in atto una
rivalsa feroce e sorprendente.
Decisamente meglio di Trainspotting, ho apprezzato molto il primo e secondo racconto, con le avvenure a base di droga e di ricerca della propria metà dei due protagonisti nel primo, e la storia di droga, violenza e vendetta nel secondo. Il terzo non mi ha detto nulla. Decisamente preciso e non incasinto nella lettura come l'altro. Certo non si annovererà nei miei libri preferiti, ma questo lo ho apprezzato, scritto decisamene meglio e con storie più interessanti.
Decisamente meglio di Trainspotting, ho apprezzato molto il primo e secondo racconto, con le avvenure a base di droga e di ricerca della propria metà dei due protagonisti nel primo, e la storia di droga, violenza e vendetta nel secondo. Il terzo non mi ha detto nulla. Decisamente preciso e non incasinto nella lettura come l'altro. Certo non si annovererà nei miei libri preferiti, ma questo lo ho apprezzato, scritto decisamene meglio e con storie più interessanti.
giovedì 24 gennaio 2013
Trainspotting - Irvine Welsh
Irruente sboccato e beffardo: "Trainspotting"
racconta il sesso, lo sballo, la rabbia di un gruppo di ragazzi di
Edimburgo e dintorni. Renton, Sick Boy, Spud e Begbie sono i dannati di
un modernissimo inferno chimico, che vivono una vita sfilacciata e senza
scampo, alla costante ricerca di un riscatto, di un senso da dare alla
propria esistenza. Terrorizzati all'idea di rimanere intrappolati nel
vicolo cieco fatto di casa, famiglia e lavoro, trovano nella droga e
nella violenza l'unica alternativa possibile al vuoto delle loro
giornate. Alcuni moriranno, altri continueranno un'incerta esistenza
sull'orlo del baratro, altri ancora decideranno di fuggire e di
lasciarsi alle spalle in una sola, decisiva mossa la droga, i compagni e
la Gran Bretagna. Ormai un classico che non cessa di stupire per
l'originalità delle soluzioni espressive, per la carica aggressiva, per
la frenesia linguistica e la varietà dei registri, "Trainspotting" è il
romanzo shock che ha fatto epoca e dato voce a una nuova generazione.
Ecco qua alla mia ultima lettura. Sopra la descrizione dice romanzo shock, ma di shoccante non c'è nulla se non la confusione, decisamente il film è stato molto, ma molto meglio. Tanto il film è stato un affresco generazionale, un inno alla dissolutezza, tanto il libro è isipido. C'è tanta confusione, ogni capitolo è raccontato da un protagonista diverso, si alternano in sei sette personaggi per tutto il libro, il problema è che spesso se non sempre non si capisce chi è che sta raccontando, creando solo confusione. Poi oltre al non capire chi parla, tutti i capitoli sembrano non essere manco collegati con loro. Ridatemi il film che è meglio.
Ora provo con Ecstasy sempre di Welsh e poi posso farmi un'opinione sull'autore, anche se mia nipote mi ha detto che il seguito di Trainspotting, Porno è decisamente meglio
Ecco qua alla mia ultima lettura. Sopra la descrizione dice romanzo shock, ma di shoccante non c'è nulla se non la confusione, decisamente il film è stato molto, ma molto meglio. Tanto il film è stato un affresco generazionale, un inno alla dissolutezza, tanto il libro è isipido. C'è tanta confusione, ogni capitolo è raccontato da un protagonista diverso, si alternano in sei sette personaggi per tutto il libro, il problema è che spesso se non sempre non si capisce chi è che sta raccontando, creando solo confusione. Poi oltre al non capire chi parla, tutti i capitoli sembrano non essere manco collegati con loro. Ridatemi il film che è meglio.
Ora provo con Ecstasy sempre di Welsh e poi posso farmi un'opinione sull'autore, anche se mia nipote mi ha detto che il seguito di Trainspotting, Porno è decisamente meglio
domenica 13 gennaio 2013
Il giardino delle pesche e delle rose - Joanne Harris
Il vento ha ricominciato a soffiare. Vianne
Rocher lo sa: è un segnale, qualcosa sta per succedere. Quando riceve
una lettera inaspettata e misteriosa, capisce che ormai niente può
opporsi a quel richiamo. Vianne non ha altra scelta che seguirlo e
tornare a Lansquenet, il villaggio dove tutto è cominciato, il paese
dove otto anni prima aveva aperto una cioccolateria. Qui, adesso come
allora, regnano ancora la diffidenza e i pregiudizi, ma molte cose sono
cambiate. Il profumo delle spezie e del thè alla menta riempie l'aria,
donne vestite di nero camminano veloci e a capo chino per le viuzze e di
fronte alla Chiesa, sulla riva del Tannes, è stato costruito un
minareto. All'inizio la convivenza tra gli abitanti e la comunità
musulmana era stata tranquilla e gioiosa, ma un giorno tutto era
cambiato ed erano iniziate le incomprensioni, le violenze, il fuoco. Il
curato Francis Reynaud è disperato e vuole a tutti i costi salvare la
sua comunità e tornare all'armonia di una volta. E ha capito che solo
una donna può aiutarli, Vianne, l'acerrima nemica di un tempo. Solo lei
potrebbe portare la pace, solo lei potrebbe capire gli occhi diffidenti e
impauriti delle donne che si celano sotto il niqab. Ma soprattutto solo
lei può comprendere l'enigmatica e orgogliosa Inès. Ma non è facile
leggere la paura e sconfiggere le ipocrisie e le menzogne che
serpeggiano tra le due comunità. Eppure Vianne sa come fare, c'è una
vecchia ricetta che potrebbe venirle in soccorso...
Il ritorno di Vienne a Lansquenet, il piccolo villaggio sulla riva di un fiume dove 8 anni prima aveva aperto il suo negozio di cioccolato è intenso. Le cose sono cambiate ora ha una seconda figlia, e nel paese si è stabilità una comunità mussulmana. In aiuto al suo veccho nemico che ha il suo bel da fare per far coesistere la due comunità religiose.
Vedere padre Reynolds e Vienne divenire amici, il vento del cambiamento ha dato si suoi frutti, ritrovare i vecchi personaggi di un tempo come se il tempo non fosse passato, un libro che da grandi emozioni, con una grande alchimia di vecchi e nuovi personaggi. Seppur con qualche cambiamento dalla prima visitia di Vienne al paese, l'atmosfera magica rimane, con pure delle analogie, la prima volta era in tempo di Quaresima, questa volta è nel tempo di Ramadam della comunita islamica. Chi ha amato Chocolat amerà di certo anche questo libro.
Il ritorno di Vienne a Lansquenet, il piccolo villaggio sulla riva di un fiume dove 8 anni prima aveva aperto il suo negozio di cioccolato è intenso. Le cose sono cambiate ora ha una seconda figlia, e nel paese si è stabilità una comunità mussulmana. In aiuto al suo veccho nemico che ha il suo bel da fare per far coesistere la due comunità religiose.
Vedere padre Reynolds e Vienne divenire amici, il vento del cambiamento ha dato si suoi frutti, ritrovare i vecchi personaggi di un tempo come se il tempo non fosse passato, un libro che da grandi emozioni, con una grande alchimia di vecchi e nuovi personaggi. Seppur con qualche cambiamento dalla prima visitia di Vienne al paese, l'atmosfera magica rimane, con pure delle analogie, la prima volta era in tempo di Quaresima, questa volta è nel tempo di Ramadam della comunita islamica. Chi ha amato Chocolat amerà di certo anche questo libro.
domenica 6 gennaio 2013
Il maestro degli inganni (La scacchiera nera) - Miki Monticelli
Nello stesso istante, a migliaia di chilometri
di distanza, tre ragazzi entrano in possesso della Scacchiera Nera. Il
Guerriero, l'Arciere e il Ladro Nero sono le sole pedine rimaste in
gioco e sembrano invitarli a fare la prima mossa... Ryan, il Guerriero
del Fuoco, Morten, l'Arciere d'Acqua e Milla, il Ladro Nero, si sono
trovati loro malgrado a interpretare ruoli che non gli appartenevano
nello spietato mondo della Scacchiera Nera. Ora, due nuove pedine
comparse da poco potrebbero dimostrarsi decisive per stabilire le sorti
della secolare Guerra contro l'Ingannatore. Ma la sua ultima mossa
sembra aver capovolto ogni cosa, portando tra le file dei suoi
Luogotenenti un nuovo, insospettabile alleato: Guerriero del Fuoco. Ryan
tradirà i suoi amici o intende battere il Maestro degli Inganni al suo
stesso gioco?
Che dire di questo libro se non che è fantastico. Il capitolo conclusivo delle vicende della scacchiera nera con Ryan il guerriero del fuoco con i suoi compagni Milla, Morten e Satzuki, e con l'arrivo sulla scacchiera dell'ultimo elemento il Lanciere di terra Ramos è una degna conclusione della serie. Storia molto ben articolata che appasiona, sia per le vicende della guerra tra gli spiriti erranti al servizion del bene con quelli al servizio del male e dell'Ingannatore, lo scontro finale, sia per la descruizione dei personaggi, che non sono stereotipati in buoni e cattivi, mia ci sono le varie sfuamature. Tra trame, inganni combattimenti, e sacrifici il libro è di grande intensità emotiva, e il fatto le vicende della scacchiera nera siano finite lascia un senso di abbandono, come capita quando si ha a che fare con libri che sono dei capolavori.
Fa particolarmente piacere che l'autrice della serie sia italiana.
Che dire di questo libro se non che è fantastico. Il capitolo conclusivo delle vicende della scacchiera nera con Ryan il guerriero del fuoco con i suoi compagni Milla, Morten e Satzuki, e con l'arrivo sulla scacchiera dell'ultimo elemento il Lanciere di terra Ramos è una degna conclusione della serie. Storia molto ben articolata che appasiona, sia per le vicende della guerra tra gli spiriti erranti al servizion del bene con quelli al servizio del male e dell'Ingannatore, lo scontro finale, sia per la descruizione dei personaggi, che non sono stereotipati in buoni e cattivi, mia ci sono le varie sfuamature. Tra trame, inganni combattimenti, e sacrifici il libro è di grande intensità emotiva, e il fatto le vicende della scacchiera nera siano finite lascia un senso di abbandono, come capita quando si ha a che fare con libri che sono dei capolavori.
Fa particolarmente piacere che l'autrice della serie sia italiana.
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