Scusate la lunga assenza, ma non era un periodo molto adatto alla lettura, e per di più l'ultimo libro non è che mi abbia entusiasmato, si tratta de "Le ceneri di Angela" di Frank McCourt.
Siamo negli anni fra le due guerre e le
travagliate vicende coinvolgono una famiglia così misera che può
guardare dal basso la povertà, fra un padre perennemente ebbro e
vociferante contro il mondo, gli inglesi e i protestanti e una madre che
sbrigativamente trascina la sua tribù verso la sopravvivenza. Tutto ci
arriva attraverso gli occhi e la voce del protagonista mentre vive le
sue avventure. Questo ragazzino indistruttibile, sfrontato, refrattario a
ogni sentimentalismo, implacabile osservatore crea con le sue parole un
prodigio di comicità e vitalità contagiose, dove tutte le atrocità
diventano episodi e apparizioni di un viaggio battuto dal vento verso la
terra promessa.
Avevo visto il film tratto dal libro 3 anni fa, e lo avevo subito adorato e da allora volevo leggere il libro; beh sinceramente potevo pure risparmiarmelo... Tanto il film era bello e conivolgente, tanto il libro è pesante e monotono. Ovviamente la storia è sempore la stesa, ma il modo di porla decisamente diversa, lo stile di scrittura di McCourt mi risulta altamente indigesto, e anche se da amante d'Irlanda non potevo non leggerlo, mi sa che molto difficilmente leggerò altri suoi libri.
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