Melanie è ormai sparita da sei anni quando sua
madre Laura, che ha sempre sospettato dell'ex marito Dylan - anch'egli
svanito nel nulla - , viene condotta dalla polizia sul luogo di una
strage. La donna identifica il corpo di Dylan, uno scienziato dedito a
misteriosi studi, come si legge nel suo folle diario. Ma è il suo
laboratorio a svelare molti segreti: lì dentro la piccola è stata
segregata e sottoposta ad allucinanti esperimenti. Poco dopo, la bambina
viene ritrovata in stato di choc, ma il suo incubo non è ancora
finito perché...
Eccoci a un altro libro del maestro del genere Dean Koontz, che come sempre riesce a scavare nei menadri delle paure umani rendendo il terrore reale, il tutto accompagnato da una ritmo adrenalinico e spesso come in questo casso anche con un un pò di sovrannaturale. Perchè il killer è chi meno te lo aspetti, una misteriosa entità vendicativa che vuole vendiare le torture subite dalla piccola Melanie. Gran suspance, gran ritmo e anche se a metà libro ti viene quelche sospetto sulla misteriosa entità il tutto risulta esposto ottimamente, il gran mestro dell'horror d'azione è lui e nessun altro.
Una piccola curiosità visto la datazione del libro (è degli anni 80) al giorno d'oggi fa un pò specie qualche particolare, come il detective che controlla liste di nomi trovate su floppy .
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