Ed eccomi al secondo capitolo de "Il romanzo di Excalibur" di Bernard Cornwell, " Il cuore di Derfel" edito dalla Mondadori. Ma prima di tutto un accenno in breve alla storia.
Artù è stretto nella morsa dei nemici della Dumnonia. Il terribile re del Powys vuole lavare nel sangue l'offesa arrecata a sua figlia Ceinwyn, ripudiata da Artù a favore di Ginevra. I cavalieri solo grazie ai poteri di Merlino riescono a sopraffare i nemici. La pace, finalmente, potrebbe essere ristabilita, se non fosse che Ceinwyn, promessa a Lancillotto, accende d'amore il cuore di Derfel. Il prode guerriero, colui che ha sconfitto i demoni dell'Isola dei Morti, non ha saputo resistere allo sguardo della principessa. Le prove che lo aspettano per coronare il suo desiderio sono molte. E alla sorte di questo amore è appeso il destino dell'intera Britannia.
Mi aspettavo un salto di qualità in questo secondo volume, ma purtroppo non c'è stato, oppure c'è stato solo in parte. Per grandi tratti ci si mantine sullo stesso livello del primo volume, ma li come volume introduttivo ci poteva stare, qua invece mi aspettavo di più. Tutta la prima parte ha poco mordente come storia, se non per l'ottima sfaccettatura che Cornwell da di Derfel, il nostro narratore, mettendo in secondo piano Artù e gli altri, e mantenendo l'arrogante Lancillotto e la perfida Ginevra nel ruolo di personaggi totalmente negativi. Quello che salva il libro è la parte finale, quando Derfel va con Merlino, Nimue, Ceinwyn e gli altri alla ricerca del Calderone degli Dei della Britannia, questa parte riporta la vera magia Arturiana è vale da sola la lettura dell'intero libro, decisamente spero che nel prosegui dei libri ci si mantenga su questa linea.
martedì 14 giugno 2011
giovedì 9 giugno 2011
Sconti estivi delle case editrici
Parliamo un pò degli sconti estivi delle case editrici
Newton Compton Editori dal 26 maggio al 31 agosto offre tutti i libri della tascabili (Grandi Tascabili Economici, Grandi Tascabili Contemporanei, Newton Pocket) a 4,90€ link del catalogo
Garzanti dal 1 giugno al 1 luglio i libri della collana economica Gli Elefanti sono scontati del 25%
In attesa di sapere quando saranno le date delle offerte estive di Tea e Mondadori per ora è tutto
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martedì 7 giugno 2011
Il romanzo di Excalibur vol. 1 (Il re d'inverno) - Bernard Cornwell
Ho iniziato a leggere la saga Arturiana di Bernard Cornwell, "Il romanzo di Excalibur" che nella versione italiana, invece che da 3 volumi è stata divisa in 5, un bel no comment su questo, ma inziamo con il primo dei 5 volumi, "Il re d'inverno" edito dalla Mondadori.
Ecco la sinossi
Il grande Uther, re della Dumnonia, è morto. Come erede ha lasciato un bimbo di pochi mesi, nato nel cuore dell'inverno, debole e inerme: il nipote Mordred. Solo Artù, generoso guerriero, potrà proteggerlo dalle forze avverse e condurlo al regno. Solo lui potrà opporsi con la magica spada all'assalto dei Sassoni da oriente. Ma quando il valoroso reggente rifiuta un matrimonio di Stato per inseguire la bella Ginevra, la guerra con i vicini della Dumnonia si fa inevitabile. Dentro la Britannia la forza si raccoglie su Excalibur per la prima sfida. Con Il re d'inverno ha inizio l'avvincente saga del Medioevo celtico, magica e avventurosa.
Non avevo mai letto nulla di Bernard Cornwell, ma decisamente scrive in maniera molto scorrevole, anche se qua ci si trova in una versione molto, ma molto alternativa del Ciclo Bretone. Il libro non parte molto bene, le prime pagine sono abbastanza fastidiose, ma poi quando si entra nel vivo dei racconti di Derfel si riprende conritmo e phatos, ma non è manco lontanamente paragonabile al Ciclo Bretone in versione Jack Whyte. Ma come inizio può andare, visto anche il dover delineare i personaggi, ma mi aspetto nel proseguio della saga dei miglioramenti. Molto riuscito comunque il coraggioso Derfel, mentre tra gli altri enigmatico Merlino, arrogante e pavido Lancillotto, vedicativa Nimue, ingenuo e geniale allo steso tempo Artù giusto per accennare un pò ad alcuni dei personaggi.
Adesso vediamo come prosegue la saga.
Ecco la sinossi
Il grande Uther, re della Dumnonia, è morto. Come erede ha lasciato un bimbo di pochi mesi, nato nel cuore dell'inverno, debole e inerme: il nipote Mordred. Solo Artù, generoso guerriero, potrà proteggerlo dalle forze avverse e condurlo al regno. Solo lui potrà opporsi con la magica spada all'assalto dei Sassoni da oriente. Ma quando il valoroso reggente rifiuta un matrimonio di Stato per inseguire la bella Ginevra, la guerra con i vicini della Dumnonia si fa inevitabile. Dentro la Britannia la forza si raccoglie su Excalibur per la prima sfida. Con Il re d'inverno ha inizio l'avvincente saga del Medioevo celtico, magica e avventurosa.
Non avevo mai letto nulla di Bernard Cornwell, ma decisamente scrive in maniera molto scorrevole, anche se qua ci si trova in una versione molto, ma molto alternativa del Ciclo Bretone. Il libro non parte molto bene, le prime pagine sono abbastanza fastidiose, ma poi quando si entra nel vivo dei racconti di Derfel si riprende conritmo e phatos, ma non è manco lontanamente paragonabile al Ciclo Bretone in versione Jack Whyte. Ma come inizio può andare, visto anche il dover delineare i personaggi, ma mi aspetto nel proseguio della saga dei miglioramenti. Molto riuscito comunque il coraggioso Derfel, mentre tra gli altri enigmatico Merlino, arrogante e pavido Lancillotto, vedicativa Nimue, ingenuo e geniale allo steso tempo Artù giusto per accennare un pò ad alcuni dei personaggi.
Adesso vediamo come prosegue la saga.
venerdì 3 giugno 2011
568 D.C. I Longobardi (La grande marcia) - Sabina Colloredo
Ed ecco la mia ultima lettura, primo libro di una trilogia 586 D.C. I Longobardi La grande Marcia, di Sabina Colloredo edito dalla Fanucci.
Ed ecco la seconda di copertina.
Tra l’autunno del 567 e l’estate del 568 molti popoli premono alle porte dell’Italia, e tra questi ci sono i Longobardi, i guerrieri dalle lunghe barbe, che dalle pianure della Pannonia si muovono verso le fertili distese al di là delle Alpi. Un’imponente carovana composta da trecentomila uomini, donne, bambini e mandrie, guidata dal re Alboino, comincia così la sua Grande Marcia alla conquista di nuove terre. Intorno al leggendario Alboino si muovono i personaggi di una grandiosa epopea: la moglie e regina Rosmunda, il fratello di latte Elmichi, la figlia ribelle Alpsuinda, la spietata e bellissima sacerdotessa Rodelinda e gli Ari, sanguinaria setta di guerrieri votati al culto del dio Wotan. In Italia intanto l’avamposto di San Giorgio, ai piedi del passo del Predil, si organizza per resistere all’invasione. Il duca Agostino, Attolico, Isabella, la piccola Ignatia e Antinoro sono l’espressione di un popolo che non vuole arrendersi e che lotta fino alla fine per la propria libertà. Questo libro narra le gesta di due civiltà che si fronteggiano, i trionfi e le sconfitte, i tradimenti e le passioni, ma soprattutto la creazione di un nuovo regno e, forse, di una possibile rinascita. Il primo libro del popolo longobardo. Epico, avvincente, emozionante, racconta gli albori di una nuova cultura, di una possibile integrazione tra due civiltà e ci restituisce il ritratto di un’epoca affascinante, rifacendosi a un modello di grande tradizione e respiro, il romanzo storico e d’avventura.
Mamma mia che libro, veramente intenso, lo ho divorato in due giorni. Non avevo mai letto nulla di questa autrice, anzi manco la conoscevo, ma mi ha sorpreso positivamante, e il fatto che da questo libro avevo aspettative molte alte rende bene l'idea di cosa pensi del libro.
Scritto in maniera magistrale il libro trasmette tutta una varità di emozioni, e i vari personaggi sono completi, non c'è la distinzione buono cattivo, ma una versione vista da tutti i punti di vista, ognuno ha le sue ragioni. Sia i personaggi maschili che quelli famminili ci sono momenti in cui li adori e altri in cui li odi, sono personaggi pienamente realistici (e reali in gran parte), e nessuno prevalica sull'altro come spazio e descrizione, quindi non abbiamo uno o due protagonisti, ma tanti.
Il libro dovrebbe essere il primo di una trilogia, anche perchè, come dice il sottotitolo qua viene trattata la grande discesa dei Longobardi in Italia, e la cosa viene vista dai vari personaggi, vista dai Longobardi stessi in Pannonia e poi nella marcia, dai nobili di San giorgio che aspettano il loro arrivo e dal comandante in viaggio, come dal contadino di origine Longobarde. Tutto nell'insieme è perfetto, ma c'è un unico ma, il riferimento Padania ripetuto alcune volte, i Longobardi non la chiamavano certo Padania che è un nome recente inventato da un partito politico, questo poteva risparmiarselo e chiamarla semplicemente Pianura Padana o Nord Italia, cosa che comunque fa in alcuni tratti.
Tralasciando questo ma, che comunque è irrilevante, il libro ha tutto: avventura, battaglie, amicizia, coraggio, onore, tradimenti e tutto quello che ci si può aspettare da un libro di questo genere.
Poco fa dicevo che c'era un solo ma, mi sbagliavo, aggiungo un altro ma, ma chissà quando ucirà il secondo capitolo, lo attenderò con trepidazione.
Ah se non si era capito lo promuovo pienamente.
Ed ecco la seconda di copertina.
Tra l’autunno del 567 e l’estate del 568 molti popoli premono alle porte dell’Italia, e tra questi ci sono i Longobardi, i guerrieri dalle lunghe barbe, che dalle pianure della Pannonia si muovono verso le fertili distese al di là delle Alpi. Un’imponente carovana composta da trecentomila uomini, donne, bambini e mandrie, guidata dal re Alboino, comincia così la sua Grande Marcia alla conquista di nuove terre. Intorno al leggendario Alboino si muovono i personaggi di una grandiosa epopea: la moglie e regina Rosmunda, il fratello di latte Elmichi, la figlia ribelle Alpsuinda, la spietata e bellissima sacerdotessa Rodelinda e gli Ari, sanguinaria setta di guerrieri votati al culto del dio Wotan. In Italia intanto l’avamposto di San Giorgio, ai piedi del passo del Predil, si organizza per resistere all’invasione. Il duca Agostino, Attolico, Isabella, la piccola Ignatia e Antinoro sono l’espressione di un popolo che non vuole arrendersi e che lotta fino alla fine per la propria libertà. Questo libro narra le gesta di due civiltà che si fronteggiano, i trionfi e le sconfitte, i tradimenti e le passioni, ma soprattutto la creazione di un nuovo regno e, forse, di una possibile rinascita. Il primo libro del popolo longobardo. Epico, avvincente, emozionante, racconta gli albori di una nuova cultura, di una possibile integrazione tra due civiltà e ci restituisce il ritratto di un’epoca affascinante, rifacendosi a un modello di grande tradizione e respiro, il romanzo storico e d’avventura.
Mamma mia che libro, veramente intenso, lo ho divorato in due giorni. Non avevo mai letto nulla di questa autrice, anzi manco la conoscevo, ma mi ha sorpreso positivamante, e il fatto che da questo libro avevo aspettative molte alte rende bene l'idea di cosa pensi del libro.
Scritto in maniera magistrale il libro trasmette tutta una varità di emozioni, e i vari personaggi sono completi, non c'è la distinzione buono cattivo, ma una versione vista da tutti i punti di vista, ognuno ha le sue ragioni. Sia i personaggi maschili che quelli famminili ci sono momenti in cui li adori e altri in cui li odi, sono personaggi pienamente realistici (e reali in gran parte), e nessuno prevalica sull'altro come spazio e descrizione, quindi non abbiamo uno o due protagonisti, ma tanti.
Il libro dovrebbe essere il primo di una trilogia, anche perchè, come dice il sottotitolo qua viene trattata la grande discesa dei Longobardi in Italia, e la cosa viene vista dai vari personaggi, vista dai Longobardi stessi in Pannonia e poi nella marcia, dai nobili di San giorgio che aspettano il loro arrivo e dal comandante in viaggio, come dal contadino di origine Longobarde. Tutto nell'insieme è perfetto, ma c'è un unico ma, il riferimento Padania ripetuto alcune volte, i Longobardi non la chiamavano certo Padania che è un nome recente inventato da un partito politico, questo poteva risparmiarselo e chiamarla semplicemente Pianura Padana o Nord Italia, cosa che comunque fa in alcuni tratti.
Tralasciando questo ma, che comunque è irrilevante, il libro ha tutto: avventura, battaglie, amicizia, coraggio, onore, tradimenti e tutto quello che ci si può aspettare da un libro di questo genere.
Poco fa dicevo che c'era un solo ma, mi sbagliavo, aggiungo un altro ma, ma chissà quando ucirà il secondo capitolo, lo attenderò con trepidazione.
Ah se non si era capito lo promuovo pienamente.
mercoledì 1 giugno 2011
Chimaira - Valerio Massimo Manfredi
Questa volta la mia ultima lettura è stata Chimaira di Valerio Massimo Manfredi, edito dalla Mondadori, ma prima la seconda di copertina.
Volterra: il giovane archeologo Fabrizio Castellani sta cercando di decifrare una misteriosa anomalia racchiusa nella famosa statua etrusca "L'ombra della sera", quando al telefono una voce gli ingiunge perentoria di abbandonare la sua ricerca. Nei giorni seguenti, nei pressi di una tomba, vengono ritrovati i corpi di uomini sbranati da una misteriosa belva di dimensioni inimmaginabili. Le vittime risultano tutte coinvolte nella profanazione della tomba, sede nell'antichità di un agghiacciante rituale. Nel frattempo gli archeologi ritrovano un'iscrizione che riporta una maledizione lanciata per un crimine orrendo commesso in tempi lontani. Temerario detective del passato, Fabrizio affianca le indagini del tenente Reggiani, convinto che un unico evento sia all'origine di tutto. Cosa nasconde l'enigmatica statua? Qual è la ragione di un'ira sanguinaria che pare avere origini lontanissime? Quale tragedia si cela dietro l'iscrizione? Riuscirà Fabrizio a scardinare tutti questi segreti? Valerio Massimo Manfredi ci coinvolge in una vicenda dal ritmo incalzante, piena di colpi di scena: la storia di un odio implacabile, di una sfida micidiale, di una passione bruciante capace di varcare la distesa dei secoli.
Oggi commento brevissimo. Questo è il mio primo libro di Valerio Massimo Manfredi, e devo dire che non mi ha colpito molto, non almeno in positivo, la storia poteva anche essere interessante, o per lo meno era di un genere a me affine con indagini sul presente riferite ad eventi antichi, ma ho trovato il tutto senza mordente, insomma non mi ha catturato per nulla. In più i personaggi erano monodimensionali, nessuna sfaccettatura e questo non ha aiutato la storia. L'inizio è stato abbastanza pesante, si risolleva un po' nella fase centrale, ma non riesce mai a prendermi.
Certo è, che forse avrei dovuto avvicinarmi allo scrittore leggendo uno dei suoi libri storici e non su questo ambientato ai giorni nostri con solo riferimenti storici.
L'unica cosa che è mi è piaciuta è la frase che Fabrizio dice al Tenente Reggiani:
"Noi archeologi siamo anche degli investigatori, tenente, proprio come voi, ma con una differenza. Voi arrivate sul luogo del delitto qualche minuto, o al massimo qualche ora dopo il fatto. Noi dopo parecchi secoli."
Volterra: il giovane archeologo Fabrizio Castellani sta cercando di decifrare una misteriosa anomalia racchiusa nella famosa statua etrusca "L'ombra della sera", quando al telefono una voce gli ingiunge perentoria di abbandonare la sua ricerca. Nei giorni seguenti, nei pressi di una tomba, vengono ritrovati i corpi di uomini sbranati da una misteriosa belva di dimensioni inimmaginabili. Le vittime risultano tutte coinvolte nella profanazione della tomba, sede nell'antichità di un agghiacciante rituale. Nel frattempo gli archeologi ritrovano un'iscrizione che riporta una maledizione lanciata per un crimine orrendo commesso in tempi lontani. Temerario detective del passato, Fabrizio affianca le indagini del tenente Reggiani, convinto che un unico evento sia all'origine di tutto. Cosa nasconde l'enigmatica statua? Qual è la ragione di un'ira sanguinaria che pare avere origini lontanissime? Quale tragedia si cela dietro l'iscrizione? Riuscirà Fabrizio a scardinare tutti questi segreti? Valerio Massimo Manfredi ci coinvolge in una vicenda dal ritmo incalzante, piena di colpi di scena: la storia di un odio implacabile, di una sfida micidiale, di una passione bruciante capace di varcare la distesa dei secoli.
Oggi commento brevissimo. Questo è il mio primo libro di Valerio Massimo Manfredi, e devo dire che non mi ha colpito molto, non almeno in positivo, la storia poteva anche essere interessante, o per lo meno era di un genere a me affine con indagini sul presente riferite ad eventi antichi, ma ho trovato il tutto senza mordente, insomma non mi ha catturato per nulla. In più i personaggi erano monodimensionali, nessuna sfaccettatura e questo non ha aiutato la storia. L'inizio è stato abbastanza pesante, si risolleva un po' nella fase centrale, ma non riesce mai a prendermi.
Certo è, che forse avrei dovuto avvicinarmi allo scrittore leggendo uno dei suoi libri storici e non su questo ambientato ai giorni nostri con solo riferimenti storici.
L'unica cosa che è mi è piaciuta è la frase che Fabrizio dice al Tenente Reggiani:
"Noi archeologi siamo anche degli investigatori, tenente, proprio come voi, ma con una differenza. Voi arrivate sul luogo del delitto qualche minuto, o al massimo qualche ora dopo il fatto. Noi dopo parecchi secoli."
In libreria : maggio (1)
Volevo segnalarvi due libri usciti da pochi giorni, entrambi della Nord che mi hanno incuriosito, specie il primo, e sono già nella mia wish list
Angelology Danielle Trussoni
Edizioni Nord
in libreria dal 26 maggio
504 pagine
18,60€
Quando il padre l’aveva affidata alle suore francescane del convento di St. Rose, vicino a New York, Evangeline aveva soltanto dodici anni. In quella pace operosa, la bambina è diventata donna e ha poi scelto di prendere i voti. Adesso si occupa della biblioteca del convento, che ospita un’eccezionale collezione d’immagini angeliche. Ma, proprio in quel luogo apparentemente così lontano dai turbamenti del mondo, Evangeline scopre alcune lettere, spedite negli anni ’40 dall’ereditiera Abigail Rockefeller a una suora del St. Rose: in esse vengono citati una misteriosa spedizione nella Gola del Diavolo, in Bulgaria, e il ritrovamento di un cadavere perfettamente conservato. Il cadavere di un angelo. Per Evangeline, quelle lettere sono il primo tassello di una storia che affonda le sue radici nella notte dei tempi: la storia degli angeli che hanno tradito Dio e della malvagità che è scesa sulla Terra con un battito d’ali; la storia dei Nefilim, le creature generate dall’unione tra gli angeli ribelli e i mortali; la storia degli angelologi, un gruppo di studiosi che, da generazioni, si tramandano il segreto dell’esistenza dei Nefilim e combattono contro di loro. E, soprattutto, la storia di uno strumento musicale di origine divina e dai poteri straordinari, uno strumento andato perduto e che ora Evangeline ha il compito di recuperare, prima che lo facciano i Nefilim. Perché la storia degli angelologi è anche la sua storia, e la loro missione è la sua missione. Perché il destino dell’umanità è nelle sue mani.
Buio d'estate Mons Kallentoft
Edizioni Nord
in libreria dal 26 maggio
412 pagine
18,60€
Non ricorda niente, Josefin. Camminava nel parco, poi è stata aggredita. Infine il buio. Guardando gli occhi di quella fragile quindicenne, violata nel corpo e nell’anima, l’ispettrice Malin Fors vede gli occhi di sua figlia e sa di dover fare giustizia. Nel giro di pochi giorni, però, un’altra adolescente scompare nel nulla e, quando viene ritrovata, Malin questa volta non può neppure guardarla negli occhi. Perché la ragazza è stata uccisa e il cadavere è stato abbandonato in riva al lago che costeggia Linköping, coperto da un sudario di sabbia. E il caldo asfissiante che opprime la città sembra rallentare anche il corso delle indagini: prima i sospetti si appuntano su un gruppo di extracomunitari; poi, dopo aver accertato che il colpevole non può essere un uomo, gli investigatori si concentrano sulla comunità lesbica di Linköping. Scatenando così l’ira e l’indignazione dell’opinione pubblica, che non esita ad accusare la polizia di razzismo e d’intolleranza. Tuttavia Malin è l’unica a intuire che, per fermare l’assassino, è necessario scavare in un passato oscuro e tormentato, lasciandosi guidare da quegli occhi: gli occhi delle vittime, ma anche dei colpevoli. Per ascoltare le loro storie, per vivere le loro paure, per conoscere le loro verità...
Angelology Danielle Trussoni
Edizioni Nord
in libreria dal 26 maggio
504 pagine
18,60€
Quando il padre l’aveva affidata alle suore francescane del convento di St. Rose, vicino a New York, Evangeline aveva soltanto dodici anni. In quella pace operosa, la bambina è diventata donna e ha poi scelto di prendere i voti. Adesso si occupa della biblioteca del convento, che ospita un’eccezionale collezione d’immagini angeliche. Ma, proprio in quel luogo apparentemente così lontano dai turbamenti del mondo, Evangeline scopre alcune lettere, spedite negli anni ’40 dall’ereditiera Abigail Rockefeller a una suora del St. Rose: in esse vengono citati una misteriosa spedizione nella Gola del Diavolo, in Bulgaria, e il ritrovamento di un cadavere perfettamente conservato. Il cadavere di un angelo. Per Evangeline, quelle lettere sono il primo tassello di una storia che affonda le sue radici nella notte dei tempi: la storia degli angeli che hanno tradito Dio e della malvagità che è scesa sulla Terra con un battito d’ali; la storia dei Nefilim, le creature generate dall’unione tra gli angeli ribelli e i mortali; la storia degli angelologi, un gruppo di studiosi che, da generazioni, si tramandano il segreto dell’esistenza dei Nefilim e combattono contro di loro. E, soprattutto, la storia di uno strumento musicale di origine divina e dai poteri straordinari, uno strumento andato perduto e che ora Evangeline ha il compito di recuperare, prima che lo facciano i Nefilim. Perché la storia degli angelologi è anche la sua storia, e la loro missione è la sua missione. Perché il destino dell’umanità è nelle sue mani.
Buio d'estate Mons Kallentoft
Edizioni Nord
in libreria dal 26 maggio
412 pagine
18,60€
Non ricorda niente, Josefin. Camminava nel parco, poi è stata aggredita. Infine il buio. Guardando gli occhi di quella fragile quindicenne, violata nel corpo e nell’anima, l’ispettrice Malin Fors vede gli occhi di sua figlia e sa di dover fare giustizia. Nel giro di pochi giorni, però, un’altra adolescente scompare nel nulla e, quando viene ritrovata, Malin questa volta non può neppure guardarla negli occhi. Perché la ragazza è stata uccisa e il cadavere è stato abbandonato in riva al lago che costeggia Linköping, coperto da un sudario di sabbia. E il caldo asfissiante che opprime la città sembra rallentare anche il corso delle indagini: prima i sospetti si appuntano su un gruppo di extracomunitari; poi, dopo aver accertato che il colpevole non può essere un uomo, gli investigatori si concentrano sulla comunità lesbica di Linköping. Scatenando così l’ira e l’indignazione dell’opinione pubblica, che non esita ad accusare la polizia di razzismo e d’intolleranza. Tuttavia Malin è l’unica a intuire che, per fermare l’assassino, è necessario scavare in un passato oscuro e tormentato, lasciandosi guidare da quegli occhi: gli occhi delle vittime, ma anche dei colpevoli. Per ascoltare le loro storie, per vivere le loro paure, per conoscere le loro verità...
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