Eccoci all'ottavo libro della seria di Erica e Patrick.
Decisa a cominciare una nuova vita, Ebba fa
ritorno a Valö, la splendida isola della sua infanzia affacciata sulle
casette bianche e le rocce scoscese di Fjällbacka, nell'idillio
dell'arcipelago svedese. Vuole rimettere a posto la colonia che le
appartiene e che non ha più rivisto dal giorno in cui, una vigilia di
Pasqua di molti anni prima, la sua famiglia scomparve nel nulla,
lasciando dietro di sé solo una tavola apparecchiata a festa e una
bambina di un anno che vagava smarrita. Nessuno li rivide più; nessuno
fu mai in grado di stabilire cosa fosse realmente accaduto. Un mistero
che da sempre stuzzica la curiosità di Erica Falck, ora entusiasta
all'idea di poter riprendere in mano la sua personale indagine su
quell'oscura storia. Ma sembra che per Ebba non ci sia pace. Qualcuno
vuole allontanarla, disposto a tutto per proteggere il segreto
dell'isola. Dopo un incendio scoppiato nella notte, le minacce si fanno
sempre più incalzanti: Ebba ha già perso tutto, eppure c'è ancora
qualcuno che desidera la sua morte. A Erica e Patrik non resta che unire
le forze per trovare le ragioni di un rancore che gli anni non hanno
placato, cominciando da un debole indizio: vecchie tracce di sangue che i
lavori di restauro hanno portato alla luce nella colonia di Valö. Una
sorta di filo rosso che si snoda a ritroso, conducendo a un passato
lontano quando, all'inizio del secolo scorso, Fjällbacka conobbe una
misteriosa "fabbricante di angeli".
Rispetto ai libri precedenti parte un pò con il freno a mano tirato, con la vicenda di Ebba e del solito sguardo al passato, ma con il passare della pagine prende vigore arrivando ad un gran finale. Mellber prende punti per come ha trattato John degli Amici della Svezia, mentre Erica in questo libro ne ha conbinate di cotte e di crude tra intralci alle indagini di Patrick, mettendo a rischio la vita e via dicendo, e Patrick che accenna solamente a un lieve incazzatura c'ha una pazienza come pochi. Molto intrigante la storia di Ebba e delle sue antenate. Riguardo il filone narrativo dedicato agli "Amici della Svezia che il libro sia stato scritto poco prima dei fatti di Oslo 2011 come scritto nei ringraziamenti dalla stessa autrice. Promosso.
martedì 24 novembre 2015
martedì 6 ottobre 2015
Trieste Rosso Sangue n° 1-2-3
Avevo già preso di mira l'acquisto di questo nuovo fumetto con uscita bimestrale dalle locandine delle edicole della mia città ma in questi giorni ho finalmente preso il terzo in edicola e i primi due son andato alla sede della casa editrice che è la Hemmerle.
Gli autori e disegnatori di questi primi 3 numeri sono: Zivorad Misic, Michele Colucci, Vesna Papic, Ilenia Bossi, Alessandro Starace, Lino Monaco e Giulio Riosa.
http://www.triesterossosangue.it/
La descrizione dei primi 3 numeri
N°1
La prima puntata. La caduta di Isidor sconfitto da Robert a causa della sua ossessione per le donne. Inoltre inizia la storia di Deborah come cacciatrice di vampiri parallelamente alla sua storia da bambina. Un'introduzione a Trieste Rosso Sangue.
N°2
Continua la storia interrotta alla fine del primo episodio che svela ulteriormente due personaggi con caratteristiche molto simili: Mario e Deborah..
N°3
Il terzo capitolo della saga di Trieste Rosso Sangue. Lino Monaco e Giulio Riosa hanno disegnato una storia scritta da Alessandro Starace che si ispira ad un personaggio triestino realmente esistito: Odilo Lothar Ludwig Globočnik. Un viaggio tra l'antica Roma e la Trieste dell'occupazione tedesca nella Seconda Guerra Mondiale.
Ho trovato questi primi tre numeri veramente fenomenali, stupenda l'impostazione grafica con il bianco e nero, ormai abituale di questo formato di fumetti, con l'aggiunta del rosso del sangue, anche lo stile dei vai disegnatori mi è piaciuto molto.
Anche la storia è molto intrigante, e non solo perchè ambientata nella mia città, il che da quel qualcosa in più, ma tra vampiri la guerriera e il macellaio è un bel inizio. Con il primo numero che introduce i personaggi di Robert, Isidor, Deborah e Mario e il secondo che spiega il passato di Deborah e Mario e il terzo quello di Robert.
Attendo con ansia l'uscita del numero 4 che dovrebbe essere imminente.
Gli autori e disegnatori di questi primi 3 numeri sono: Zivorad Misic, Michele Colucci, Vesna Papic, Ilenia Bossi, Alessandro Starace, Lino Monaco e Giulio Riosa.
http://www.triesterossosangue.it/
La descrizione dei primi 3 numeri
N°1
La prima puntata. La caduta di Isidor sconfitto da Robert a causa della sua ossessione per le donne. Inoltre inizia la storia di Deborah come cacciatrice di vampiri parallelamente alla sua storia da bambina. Un'introduzione a Trieste Rosso Sangue.
N°2
Continua la storia interrotta alla fine del primo episodio che svela ulteriormente due personaggi con caratteristiche molto simili: Mario e Deborah..
N°3
Il terzo capitolo della saga di Trieste Rosso Sangue. Lino Monaco e Giulio Riosa hanno disegnato una storia scritta da Alessandro Starace che si ispira ad un personaggio triestino realmente esistito: Odilo Lothar Ludwig Globočnik. Un viaggio tra l'antica Roma e la Trieste dell'occupazione tedesca nella Seconda Guerra Mondiale.
Ho trovato questi primi tre numeri veramente fenomenali, stupenda l'impostazione grafica con il bianco e nero, ormai abituale di questo formato di fumetti, con l'aggiunta del rosso del sangue, anche lo stile dei vai disegnatori mi è piaciuto molto.
Anche la storia è molto intrigante, e non solo perchè ambientata nella mia città, il che da quel qualcosa in più, ma tra vampiri la guerriera e il macellaio è un bel inizio. Con il primo numero che introduce i personaggi di Robert, Isidor, Deborah e Mario e il secondo che spiega il passato di Deborah e Mario e il terzo quello di Robert.
Attendo con ansia l'uscita del numero 4 che dovrebbe essere imminente.
lunedì 3 agosto 2015
La stagione degli innocenti - Samuel Bjork
Nel folto di una foresta norvegese immersa nel
silenzio, c'è qualcosa di inatteso. Qualcosa di crudele. La
giovanissima vittima è impiccata a un albero e ha al collo l'unica
traccia lasciata dall'assassino: un cartello con scritto "Io viaggio da
sola". La gravità del crimine spinge la polizia di Oslo a riaprire una
speciale unità investigativa, la più efficace ma anche la più
irregolare, e a richiamare in servizio il veterano Holger Munch.
Sovrappeso, divorziato, solitario e appassionato di enigmi, Munch è un
uomo all'apparenza gioviale che però dentro di sé nasconde un abisso. Ma
è anche il secondo miglior investigatore della polizia norvegese. Il
migliore in assoluto è la sua collaboratrice, Mia Krüger, e Munch sa di
aver bisogno di lei per venire a capo di quel terribile enigma. Ma deve
riuscire a convincerla a tornare in azione. Mia infatti sta
attraversando il momento peggiore della sua vita. Eppure, anche nella
più cupa disperazione, niente può fermare le sue capacità di intuizione.
È lei a cogliere l'indizio che era sotto gli occhi di tutti e che
nessuno ha visto, il segno più terrificante lasciato dal killer. Un
segno che non lascia spazio a dubbi: questa vittima è soltanto la prima
di una lunga serie. Solo Mia e Holger possono impedire che la fine
dell'inverno diventi una strage di innocenti, soltanto loro possono
fermare una mano omicida che presto colpirà vicino... Molto vicino.
Devo dire che questa ultima lettura di un autore esordiente è stata una bella sorpresa, certo pur essendo un autore nordico si discosta molto dai miei amati thriller nordici, ma lo ho comunque apprezzato. La storia agghiacciante di omicidi di piccole bambine con le indagini del duo investigativo formato da Holger Munch e Mia Kruger e dalla loro squadra.
Proprio i due sono il fulcro del libro dove si alternano le fasi investigative a quelle che descrivono la loro personalità e i loro tormenti interiori, in particolare quelli di Mia. La storia è anche bella inticrata come ogni thriller che si rispetti è con un colpevole inaspettato e il libro si legge tutto d'un fiato.
Direi che il libro è promosso.
Devo dire che questa ultima lettura di un autore esordiente è stata una bella sorpresa, certo pur essendo un autore nordico si discosta molto dai miei amati thriller nordici, ma lo ho comunque apprezzato. La storia agghiacciante di omicidi di piccole bambine con le indagini del duo investigativo formato da Holger Munch e Mia Kruger e dalla loro squadra.
Proprio i due sono il fulcro del libro dove si alternano le fasi investigative a quelle che descrivono la loro personalità e i loro tormenti interiori, in particolare quelli di Mia. La storia è anche bella inticrata come ogni thriller che si rispetti è con un colpevole inaspettato e il libro si legge tutto d'un fiato.
Direi che il libro è promosso.
giovedì 30 luglio 2015
Sognando le aquile - Manda Scott
Il destino di ogni guerriero è racchiuso nella visione mandata dagli
dei. E la visione che è giunta a Breaca - una feroce battaglia tra gli
antenati del suo popolo e uno stormo di aquile - non ha lasciato dubbi
sul futuro di quella fanciulla di stirpe reale: a lei è stato affidato
il compito di salvare la propria gente e la propria civiltà da un nemico
che rischierà di annientarle per sempre. Così, ancora adolescente, ma
già con la penna di falco dei guerrieri intrecciata ai capelli rosso
fiamma, Breaca si trova costretta a percorrere un sentiero segnato
dall'ombra del tradimento, dall'incubo del sospetto, dalla morsa del
pericolo. E, insieme con la schiacciante solitudine del comando, arriva
anche la consapevolezza che nessuno può aiutarla a cambiare il suo
destino: neppure Bán, il fratellastro cui è legata da un affetto
indissolubile e che le sarà strappato in modo crudele; neppure Caradoc,
figlio ribelle di Cunobelin - il possente Segugio del Sole -, unito a
lei da un giuramento sacro e da un amore tanto profondo quanto
impossibile; neppure Airmid, l'unica amica fidata, che tutto ha già
visto nei suoi sogni profetici. E allora, sostenuta soltanto dall'onore e
dal coraggio del suo popolo, Breaca incontrerà le aquile della sua
visione, pronte a colpire e a uccidere. Le aquile che sono il simbolo
del potere più grande che la terra abbia mai visto: quello dell'Impero
romano...
Scusate l'assenza ma tra caldo e altri impegni non sono riuscito a leggere, se le temperature mi aiutano forse riesco a rimettermi in carreggiata. Questo è la mia ultima lettura che avevi in lista di lettura da moltissimo tempo, il primo di una quadrilogia dedicata a Boudicca.
Devo dire che lo stile di scrittura mi è molto piaciuto e la storia di Boudicca mi interessa molto, ti porta in prima persona a vivere le vicende, con i vari stati danimo di Breaca, Ban, Caradoc ma non solo, mescolando le scene di crescita dei protagonisti, con tutte le loro emozioni e sensazioni alle scene di battaglia ed eroismo.
Spero di prosehuiere al più presot la serie
Scusate l'assenza ma tra caldo e altri impegni non sono riuscito a leggere, se le temperature mi aiutano forse riesco a rimettermi in carreggiata. Questo è la mia ultima lettura che avevi in lista di lettura da moltissimo tempo, il primo di una quadrilogia dedicata a Boudicca.
Devo dire che lo stile di scrittura mi è molto piaciuto e la storia di Boudicca mi interessa molto, ti porta in prima persona a vivere le vicende, con i vari stati danimo di Breaca, Ban, Caradoc ma non solo, mescolando le scene di crescita dei protagonisti, con tutte le loro emozioni e sensazioni alle scene di battaglia ed eroismo.
Spero di prosehuiere al più presot la serie
lunedì 9 febbraio 2015
Misteri e Manieri d'Oltrepò - Autori vari
Con colpevole ritardo eccomi a parlare di una raccolta di racconti incentrati sull'Oltrepò, e ringrazio Rici per avermi fornito il libro per la dedica sullo stesso.
Ma prima di tutto aggiugiamo la quarta di copertina del libro.
Dopo il successo ottenuto nel 2013 con "Storie in piccoli voli" imperniato sulla "Cittadella" di Alessandria, la nostra casa editrice ha rinnovato l'appuntamento con il Concorso per scrittori o aspiranti tali che, profondendo ogni energia, si sono espressi con passione sul tema "Misteri e Manieri dell'Oltrepò". l'apprezabile adesione di nuove "firme" e l'entusiastico approccio per arricchire di contenuti il nostro territorio già secolarmente animato da cultura, arte e preziosi momenti storici, ci ha consegnato uno spaccato di rilevante interesse. Da sempre affermiamo che il nostro Oltrepò necessita di una crescente rivalutazione e comunque di maggiore attenzione. Noi, nel nostro piccolo, ci siamo mossi in questa direzione attivando tutte le dinamiche di cui possiamo disporre. Questa piccola iniziativa vuol significare tutto l'amore per il nostro territorio che si esprime anche attraverso queste forme di partecipazione semplice ma di grande intensità emotiva. I Manieri insediati ed edificati in questa nostra zona sono permeati di mistero ed al tempo stesso di solari componenti storiche. Le novelle che troverete in questa opera letteraria sono frutto della fantasiosa ma nel contempo reale creatività letteraria degli autori. Un mosaico di tonalità espressive variegate che rendono il volume appetibile e gustoso tanto da soddisfare anche i palati più raffinati ed esigenti.
Non conosco le zone di ambientazione ma posso dire che i vari racconti, ambientati nella zona tra fantasmi e castelli mi sono piaciuti molto. In particolare ho apprezzato "Lia", "Visita alla mostra fotografica" e "La ragazza di Oramala". Racconti pieni che tra fantasmi e quant'altro portano una buona dose di mistero e suspence.
Ma prima di tutto aggiugiamo la quarta di copertina del libro.
Dopo il successo ottenuto nel 2013 con "Storie in piccoli voli" imperniato sulla "Cittadella" di Alessandria, la nostra casa editrice ha rinnovato l'appuntamento con il Concorso per scrittori o aspiranti tali che, profondendo ogni energia, si sono espressi con passione sul tema "Misteri e Manieri dell'Oltrepò". l'apprezabile adesione di nuove "firme" e l'entusiastico approccio per arricchire di contenuti il nostro territorio già secolarmente animato da cultura, arte e preziosi momenti storici, ci ha consegnato uno spaccato di rilevante interesse. Da sempre affermiamo che il nostro Oltrepò necessita di una crescente rivalutazione e comunque di maggiore attenzione. Noi, nel nostro piccolo, ci siamo mossi in questa direzione attivando tutte le dinamiche di cui possiamo disporre. Questa piccola iniziativa vuol significare tutto l'amore per il nostro territorio che si esprime anche attraverso queste forme di partecipazione semplice ma di grande intensità emotiva. I Manieri insediati ed edificati in questa nostra zona sono permeati di mistero ed al tempo stesso di solari componenti storiche. Le novelle che troverete in questa opera letteraria sono frutto della fantasiosa ma nel contempo reale creatività letteraria degli autori. Un mosaico di tonalità espressive variegate che rendono il volume appetibile e gustoso tanto da soddisfare anche i palati più raffinati ed esigenti.
Non conosco le zone di ambientazione ma posso dire che i vari racconti, ambientati nella zona tra fantasmi e castelli mi sono piaciuti molto. In particolare ho apprezzato "Lia", "Visita alla mostra fotografica" e "La ragazza di Oramala". Racconti pieni che tra fantasmi e quant'altro portano una buona dose di mistero e suspence.
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