Immagina che la polizia arrivi a casa tua e ti mostri una foto in cui tu
- con i capelli di quel tuo rosso inconfondibile, il tuo cappotto blu -
stai baciando un uomo. Peccato che quell'uomo sia stato trovato morto
trentuno ore prima, e tu non ricordi di averlo mai baciato. Anzi, lo
conoscevi appena. Era il tuo nuovo capo, l'uomo che ti aveva dato in
gestione la galleria per conto di un misterioso proprietario. Il lavoro
dei tuoi sogni: ti era sembrato troppo facile, troppo bello per essere
vero. Eppure tutto era andato liscio, la galleria esisteva davvero,
avevi firmato un contratto regolare. Adesso, però, guardando quella foto
capisci che non c'era niente di regolare. Niente di facile. Perché là
fuori qualcuno sta cercando di incastrarti, anche se non riesci a
immaginare il motivo. Qualcuno che sa molte cose di te. E che forse ti è
molto vicino... In questo thriller in cui nulla è come sembra, Alice
Humphrey vede crollare intorno a sé, come un castello di carte, ogni
certezza. Compresa quella più importante: la sua stessa innocenza.
Dopo aver letto pochi giorni fa dalla stessa autrice "La ragazza nel parco" che ho trovato molto deludente, posso dire che "Una perfetta sconosciuta" mi ha fatto rivalutare l'autrice. Ho trovato il libro decisamente migliore sotto tutti i punti di vista, non sembra nemmeno scittto dalla stessa persona. La caratterizzazione di tutti i personaggi è dicisamente buona fatta eccezione per Mia che però è poco più di un comparsa, e il libro risulta imprevedibile per quanto riguarda la scoperta del colpevole. Trovo decisamente apprezzabile le diverse linee narrative con i vari personaggi che si districano tra casi apparentemente scollegati per confluire in un'unica indagine.
Decisamente un giudizio positivo.
Voto 3,5/5
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