«Se c'è un talento che affinai durante la prigionia fu quello del
soldato sul campo di battaglia: condotta ferma, fredda, calcolatrice,
vendicatrice e calma.»
Ha sedici anni, è incinta e
vulnerabile, ed è appena stata rapita, scaraventata sul pianale di un
furgoncino lurido. Dovrebbe essere terrorizzata, dovrebbe supplicare di
essere liberata, ma non lo fa. Dal primo istante del suo sequestro, con
freddezza, ha iniziato a pianificare la fuga, pregustando la vendetta. È
metodica, calcolatrice, analitica; tutto ciò che scorge intorno a lei
diventa una risorsa utile per il suo fine. Senza lasciare nulla al caso,
sicura dei suoi tempi e delle sue mosse, aspetta il momento per
colpire, e i rapitori si muovono ignari di avere tra le mani una fredda
sociopatica. Gli agenti dell'FBI Roger Liu e la sua compagna Lola devono
fare in fretta, ma per salvare chi? La vittima o l'aggressore? La linea
che li separa, infatti, si assottiglia sempre di più.
Appena presi in mano questo libro in libreria e lessi la descrizione, dissi tra me e me "non posso non prenderlo".
Già perché l'idea di una "vittima", cosi fredda, lucida e determinata a portare in porto ill suo piano di salvezza propria e vendetta è quello che fa funzionare il libro. Di libri con una prigioniera ce ne sono tanti, difatti recentemente avevo pure letto "Gli occhi neri di Susan" che non avevo gradito molto, ma qui abbiamo una ragazzina di 16 anni incinta con la peculiarita di poter spegnere le già poche emozioni che prova a suo piacimento. Una ragazzina pure in possesso di facolta intelletive superiori, e che con fredda lucidità progetta una vendetta con i semplici oggetti che vede nel luogo della sua prigionia dal stesso momento in cui viene rapita.
Libro veramente notevole che si merita il massimo dei voti.
Voto 5/5
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