Tessa Cartwright, sedici anni, viene ritrovata in un campo del Texas,
sepolta da un mucchio di ossa, priva di memoria. La ragazza è
incredibilmente sopravvissuta a uno spietato serial killer che ha ucciso
tutte le altre sue giovani vittime per poi lasciarle in una fossa
comune su cui pianta dei particolari fiori gialli. Grazie alla
testimonianza di Tessa, però, il colpevole finisce nel braccio della
morte. A quasi vent'anni di distanza da quella terrificante esperienza,
Tessa è diventata un'artista e una mamma single. Una fredda mattina di
febbraio nota nel suo giardino, proprio davanti alla finestra della sua
camera da letto, un fiore giallo, che sembra piantato di recente.
Sconvolta da ciò che quell'immagine evoca, Tessa si chiede come sia
possibile che il suo torturatore, ancora in carcere in attesa di essere
giustiziato, possa averle fatto trovare un indizio così esplicito. E se
avesse fatto condannare un innocente? L'unico modo per scoprirlo è
scavare nei suoi dolorosi ricordi e arrivare finalmente a mettere a
fuoco le uniche immagini, nascoste per tanti anni nelle pieghe della sua
memoria, che potranno davvero riportare a galla la verità...
Beh, se questo, come recita in copertina, è un grande thriller...
Diciamo cosa manca, mancano la tensione e i colpi di scena per un thriller, manca il risvolto psicologico per un thriller psicologico, manca qualcosa che tiriesca a catturare. Quello che non manca è il trovarsi davanti a una storia molto piatta.
Poi io amo i libri che passano da passato a presente, ma fare i salti temporali a ogni pagina mi sembra veramente eccessivo. Potevo spendere meglio i soldi usati per comperarmi questo libro, deludente sotto tutti gli aspetti.
Voto 1/5
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