Un mazzo di bellissime rose rosse senza biglietto. Un inquietante
disegno sotto il tergicristallo dell’auto... Lo psichiatra Jan Forstner
è l’oggetto delle attenzioni insistenti di una sconosciuta. All’inizio
pensa si tratti semplicemente dei sentimenti innocui di una paziente. Ma
quando un amico giornalista, che stava per fargli delle rivelazioni
sconvolgenti che lo riguardavano da vicino, viene trovato barbaramente
ucciso, Forster comincia a temere di essere il bersaglio finale di una
pazza omicida. Una stalker che non si ferma davanti a nulla pur di
ottenere ciò che vuole. E ciò che vuole è lui, Jan, per sempre...
Dal re del thriller psicologico tedesco, una nuova sconvolgente storia di tensione e di follia.
Eccoci alla mia ultima lettura, il terzo libro di Wulf Dorn, che dopo aver stupito con "La psichiatra" ed essersi confermato con "Il supersite" ci porta nuovamente nei meandri della mente umana. Ci ritroviamo di nuovo a seguire le vicende di Jan Forstner gia visto nel "Il supersite" questa volta alle prese con una pericolosa stalker o almeno questo è quello che pensa all'inizio. Ma nei libri di Wulf niente è mai come sembra, il colpo di scena è sempre dietro l'angolo, scavando nella psiche di peronaggi mentalmente disturbati. La stalker è pazza, innamorata e pericolosa, un miscuglio letale. Wulf si conferma il maestro nel thriller psichiatrico e come si iniza a legger il libro non ci si riesce più a staccarsi dalle pagine. Dopo la seconda avventura di Jan ce ne saranno altre? Spero vivamente di si. L'autore descrive il caso sia dal punto investigativo che da quello psichiatrico, con la follia senza limiti della misteriosa persona con grande perizia, ormai è gia nella lista dei miei autori preferiti.
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