Baltimora, 3 ottobre 1849. Edgar Allan Poe -
scrittore di genio e inventore del prototipo di tutti gli investigatori,
C. Auguste Dupin - viene trovato in stato confusionale e con indosso
vestiti non suoi. All'ospedale, prima di morire, pronuncia frasi
incoerenti e grida più volte "Reynolds!". Dal mistero tuttora insoluto
degli ultimi giorni di Poe prende l'avvio il nuovo thriller letterario
di Matthew Pearl, autore del "Circolo Dante". Quentin Hobson Clark,
ricco ammiratore dello scrittore, vuole scoprire la verità sulla sua
morte. Si mette così sulle tracce di Auguste Duponte, l'investigatore
francese presunto ispiratore del personaggio di Dupin.
Dopo "Il Circolo Dante" Matthew Pearl ci propone un altro thriller ambientato nel 1800 con collegamenti letterari, infatti se nel primo un gruppo di letterati si impegnava per risolvee degli omicidi ispirati a Dante, qui ci troviamo un giovane avvocato di Baltimora, Quentin Clark appassionato di Poe che cerca di scoprire le cause della sua morte e dei suoi ultimi giorni di vita. E per farlo cosa di meglio se non ingaggiare il detective che ha ispirato uno dei suo personaggi? Peccato che ci siano due candidati il mite Auguste Duponte e il cinico barone Claude Dupin. Dopo la sua scelta ormai è una corsa per battere l'avversario a chi troverà per primo la soluzione, in una ragnatela di intrighi che metterà nei guai il giovane Quentin Clark sia con la legge che con la sua futura sposa e le rispettive famiglie e amici. Il libro propone un grande lavoro investigativo, ma ha lo stesso difetto del libro precedente, il grosso scoglio sono le prime 100 pagine poi tutto diventa più scorrevole. Buon libro comunque con tutti i personaggi molto curati. Vediamo di leggere pure il terzo libro dove si ha a che fare con Dickens
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