lunedì 29 settembre 2014

Phobia - Wulf Dorn

Londra, una fredda notte di dicembre nell'elegante quartiere di Forest Hill. Sarah sta dormendo quando sente rientrare il marito, che sarebbe dovuto restare via per lavoro ancora qualche giorno. Ma l'uomo che trova in cucina intento a prepararsi un panino non è Stephen. Eppure indossa gli abiti di Stephen, ha la sua valigia, ed è arrivato fin lì con l'auto di Stephen, parcheggiata come al solito davanti alla casa. Sostiene di essere Stephen, e conosce particolari della loro vita che solo lui può conoscere. Elemento ancora più agghiacciante, l'uomo ha il volto deturpato da orribili cicatrici. Per Sarah e per Harvey, il figlio di sei anni, incomincia un incubo atroce, anche perché lo sconosciuto scompare così come era apparso e nessuno crede alla sua esistenza. Anche la polizia è convinta che Sarah sia vittima di un forte esaurimento nervoso e che non voglia accettare che il marito sia andato via di casa volontariamente e che presto tornerà. Sola e disperata, Sarah si rivolge all'unica persona che, forse, può aiutarla, il suo amico d'infanzia Mark Behrendt, psichiatra che conosce gli abissi dell'animo umano. Insieme Mark e Sarah iniziano a indagare, mentre il misterioso sconosciuto è sempre un passo avanti a loro e sembra divertirsi a tormentarli, a lasciare piccoli segnali e scomparire. Chi è l'uomo sfigurato? Che cosa vuole da Sarah?

Questo ultimo libro di Wulf Dorn mi è parso molto sottotono, è evidente che essere al pari di libri come "La psichiatra" o di "Follia profondo" era praticamente impossibile, ma non lo è nemmeno degli altri suoi due libri "Il superstite" e "Il mio cure cattivo". Le cose che mi hanno fatto amare l'autore qui sono assenti, mi riferisco in particolare all'ambiente psichiatrico che è totalmente assente se non per la presenza di Mark lo psichiatra già visto ne "La psichaitra".
La tensione è presente solo nelle prime pagina con la comparsa dell'uomo misterioso, ma poi il libro scema notevolmente. Manco totlamente il fattore follia, perchè l'uomo misterioso di folle ha ben poco, e spero che con i prossimi libri torni alle tamatiche dei primi.
Lostile di scrittura resta comunque intrigante e incuriosisce sulla storia, e i personagi son molto ben caratterizati, ma come ho già detto manca la tensione e il tema della follia.

giovedì 25 settembre 2014

Dannati - Glenn Cooper

Immagina di trovarti all’improvviso in un mondo simile al nostro, ma completamente diverso.
Un mondo dove sono confinati tutti i malvagi vissuti sulla Terra dall’inizio dei tempi.
Un mondo dove tu sei l’unico «vivo».
Quel mondo è l’Inferno e tu hai un solo obiettivo: tornare a casa.


Lo chiamano Oltre. Alcuni sono appena arrivati in quel mondo così simile al nostro eppure così diverso. Altri invece sono lì da secoli e sono ormai indifferenti alla perenne coltre di nubi che nasconde il sole e all’atmosfera cupa che li circonda. Ma ognuno di loro condivide lo stesso destino: dopo essere morti, sono stati condannati per l’eternità. Sia che abbiano scritto a caratteri di fuoco il loro nome nel grande libro della Storia – tiranni sanguinari, sovrani spietati, criminali di guerra – sia che nel corso della loro oscura esistenza si siano macchiati di colpe incancellabili, adesso sono tutti relegati in quel luogo maledetto. Tutti, tranne John Camp. Lui è «vivo», ed è lì per sua scelta. Perché ha giurato di salvare la donna che ama. Durante un audace esperimento di fisica delle particelle, la dottoressa Emily Loughty è scomparsa nel nulla e, quando si è deciso di ripetere il procedimento per capire cosa fosse successo, John si è posizionato nel punto esatto in cui lei era sparita e… in un attimo è stato catapultato all’Inferno. E ora deve affrontare un mondo sconosciuto e ostile per ritrovare Emily e riportarla indietro. Ma il tempo a sua disposizione è poco, e tutti e due rischiano di rimanere per sempre prigionieri nella terra dei Dannati… 


Eccomi con la mia ultima lettura, che esce in vendita oggi , ma ho avuto la fortuna di averlo in mano già da una settimana, dopo averlo vinto ad un giveaway sulla pagina FB Glenn Cooper - Pagina ufficiale italiana,  lo ho finito ieri sera. 
Un ritorno in grande stile per l'autore dopo il mezzo passo falso de "Il calice della vita". Una storia innovativa e particolare, come già ci ha abituato l'autore con i libri precedenti, con l'inferno che altro non è che una dimensione parallela dove stanno tutti i malvagi della storia dall'inizio dei tempi. Dove per errore durante un esperimento scientifico una donna viva finisce in quel mondo e da questa parte arriva un pericoloso killer defunto. Mentre il findanzato della persona scomparsa decide di andare in quel mondo per ritrovarla , entrambi incontano personaggi storici e artistici, ma non solo, di ogni tipo. tutti interesati a loro.
Una cura per la caratterizzazione di tutti i personaggi, sia vivi che morti, e dell'intera vicenda nella corsa contro il tempo per non rimanere bloccati li per sempre. Dal finale è evidente che ci sarà un seguito, un seguito da attendere con impazienza. Libro fantastico e decisamente promosso a pieni voti.

giovedì 18 settembre 2014

La leggenda di Sigurd & Gudrun - J.R.R. Tolkien

II libro racconta due leggende intrecciate, quella di Sigurd e quella di Gudrun, presenti anche nella saga dei Nibelunghi. Di Sigurd (Sigfrido), vengono narrate le imprese eroiche, volute dalla madre per vendicare la morte di Sigmund, fino alla conquista della valchiria Brynhildr (Brunilde), che Sigurd "risveglia" dal suo sonno simbolico. Sarà proprio per amore di Brunilde che Sigurd morirà, ucciso per volere di un suo altro pretendente. Di Gudrun, inconsolabile vedova di Sigurd, leggiamo invece la storia di vendetta; Gudrun, infatti, straziata dal dolore per la perdita di Sigurd, giura di vendicarne la morte. Sposa quindi Affila (Atli), re degli Unni, e attira i fratelli e il loro uomo di fiducia Hagen (Hogni) in una trappola mortale: dopo una feroce battaglia, riesce a catturarli e li uccide, poi li da in pasto al marito, che assassina dopo questa orribile punizione.

Con un pò di ritardo, il libro lo ho finito più di due settimane fa, eccomi a dire la mia su questo libro. Per prima cosa rispetto agli altri libri del Maestro è scritto in versi, ma io personalmente, pur non amando la scrittura in versi lo ho molto apprezzato, forse anche perchè amo molto le saghe nordiche, qui riviste alla sua maniera da Tolkien. Forse le Prefazione, Introduzione, Commento e Appendici scritte dal figlio di Tolkien, seppur importani per sapere cosa si cela dietro l'idea che aveva suo padre sono un tantinello esagerate nella quantità, e magari anche il prezzo del libro è forse un pò eccessivo  rispetto al materiale presente. Tutta via il libro di per e è molto interessante.

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