Non puoi rifiutarti di partecipare agli Hunger Games. Una volta scelto,
il tuo destino è scritto. Dovrai lottare fino all'ultimo, persino
uccidere per farcela. Katniss ha vinto. Ma è davvero salva? Dopo la
settantaquattresima edizione degli Hunger Games, l'implacabile reality
show che si svolge a Panem ogni anno, lei e Peeta sono, miracolosamente,
ancora vivi. Katniss dovrebbe sentirsi sollevata, perfino felice.
Dopotutto, è riuscita a tornare dalla sua famiglia e dall'amico di
sempre, Gale. Invece nulla va come Katniss vorrebbe. Gale è freddo e la
tiene a distanza. Peeta le volta le spalle. E in giro si mormora di una
rivolta contro Capitol City, che Katniss e Peeta potrebbero avere
contribuito a fomentare. La ragazza di fuoco è sconvolta: ha acceso una
sommossa. Ora ha paura di non riuscire a spegnerla. E forse non vuole
neppure farlo. Mentre si avvicina il momento in cui lei e Peeta dovranno
passare da un distretto all'altro per il crudele Tour della Vittoria,
la posta in gioco si fa sempre più alta. Se non riusciranno a dimostrare
di essere perdutamente innamorati l'uno dell'altra, Katniss e Peeta
rischiano di pagare con la vita...
Come il primo libro la scrittura è molto scorrevole, ma in generale lo trovo migliore del precedente. Proseguono le storie dei vari protagonisti, che però mancano tutti di caratterizzazione, tutti a parte Katniss. Katniss è sempre più irritante come pure Peeta, preferisco nettamente Johanna, Finnick e Haymitch.
Voto 3 su 5
mercoledì 28 febbraio 2018
martedì 27 febbraio 2018
Hunger Games - Suzanne Collins
Quando Katniss urla "Mi offro volontaria,
mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato la sua
condanna a morte. È il giorno dell'estrazione dei partecipanti agli
Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con
una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare
un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato
nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più
bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli
sponsor, l'audience. Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei
minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73
edizioni, e sa di aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al
posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare da lei. Da
quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta.
Avevo visto i quattro film tratti dai tre libri, apprezzando solo i primi due e ora ho letto il primo dei tre libri. Scrittura scorrevole, con un buon stile, ma direi senza infamia e senza lode, ma mi aspettavo qualcosa di meglio. Si legge e si lascia dimenticare, e probabilmente se non avessi anche gli altri due libri in casa la finirei qui, ma visto che ce li ho li leggerò lo stesso.
Voto 2,5 su 5
Avevo visto i quattro film tratti dai tre libri, apprezzando solo i primi due e ora ho letto il primo dei tre libri. Scrittura scorrevole, con un buon stile, ma direi senza infamia e senza lode, ma mi aspettavo qualcosa di meglio. Si legge e si lascia dimenticare, e probabilmente se non avessi anche gli altri due libri in casa la finirei qui, ma visto che ce li ho li leggerò lo stesso.
Voto 2,5 su 5
giovedì 22 febbraio 2018
Fiori sopra l'inferno - Ilaria Tuti
«Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell’orrido che
conduce al torrente, tra le pozze d’acqua smeraldo che profuma di
ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo
dice l’esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è solo
l’inizio. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne.
Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa. Sono un
commissario di polizia specializzato in profiling, e ogni giorno cammino
sopra l’inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la
vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato
dall’età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a
rischio, e questo significa che lo è anche l’indagine. Mi chiamo Teresa
Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e
per la prima volta nella vita ho paura».
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER
Incuriosito dalla descrizione ho preso il libro, e devo dire che le premesse delle prime venti pagine facevano ben sperare, però poi il resto del libro non le ha mantenute.
Lo stile di scrittura è si molto scorrevole, ma è la storia a non essere molto di mio gusto, poi diciamo che la protagonista è di un irritante come pochi, con il suo vessare i subalterni, in particolare il nuovo arrivato con quell'atteggiamento da so tutto io. Poi il serial killer che non è un serial killer decisamente non mi convince.
L'alternare passato e presente, in una location nordica e innevata, fa pensare che quasi voglia emulare Camilla Läckberg senza riuscirci , e alle fine lascia un senso di delusione e incompiuto. Certo non manca qualche colpo di scena ma non è abbastanza.
Voto 2,5 su 5
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER
Incuriosito dalla descrizione ho preso il libro, e devo dire che le premesse delle prime venti pagine facevano ben sperare, però poi il resto del libro non le ha mantenute.
Lo stile di scrittura è si molto scorrevole, ma è la storia a non essere molto di mio gusto, poi diciamo che la protagonista è di un irritante come pochi, con il suo vessare i subalterni, in particolare il nuovo arrivato con quell'atteggiamento da so tutto io. Poi il serial killer che non è un serial killer decisamente non mi convince.
L'alternare passato e presente, in una location nordica e innevata, fa pensare che quasi voglia emulare Camilla Läckberg senza riuscirci , e alle fine lascia un senso di delusione e incompiuto. Certo non manca qualche colpo di scena ma non è abbastanza.
Voto 2,5 su 5
venerdì 16 febbraio 2018
La bambina che guardava i treni partire - Ruperto Long
Francia, 1940. La seconda guerra mondiale è ormai alle porte e i Wins,
ebrei di origine polacca, rischiano di essere deportati. Alter, lo zio, è
partito per la Polonia nel tentativo di salvare i suoi familiari, ma è
stato preso e rinchiuso nel ghetto di Konskie. Il padre della piccola
Charlotte vuole evitare che la sua famiglia subisca lo stesso destino,
così si procura dei documenti falsi per raggiungere Parigi. Ma dopo soli
quarantanove giorni si rende conto che la capitale non è più sicura e
trasferisce tutti a Lione, sotto il governo collaborazionista di Vichy.
Charlotte a volte esce di casa, e davanti ai binari guarda passare i
treni carichi di ebrei deportati. Ben presto suo padre si rende conto
che nemmeno Lione è il posto giusto per sfuggire alle persecuzioni e
paga degli uomini perché li aiutino a raggiungere la Svizzera. Un
viaggio molto pericoloso, perché durante un incidente i Wins si trovano
molto vicini alla linea nazista... Una fuga senza sosta, di città in
città, per scampare al pericolo, sostenuta dalla volontà ferrea di un
padre di salvare a tutti i costi la propria famiglia.
Tratto da storie vere, il libro racconta non solo della piccola Charlotte e delle tribolate vicessitudini atteaversate dalla sua famiglia durante la guerra, ma anche di altri personaggi. Come i volontari sudamericani, che si sono arruolati nella Legione straniera combattendo contro Rommel in Africa, o i vari personaggi, ebrei e non, che si sono trovati a contatto con il ghetto ebreo prima e durante le deportazioni. Nelle ultime pagine ci sono pure alcune pagine raccontate dal boia di Lione, Kalus Barbie.
Decisamente toccante, e il passare tra le varie vicende è stato fatto ottimamente, e non puoi non sentire il dolore delle vittime della follia nazista, sia di chi è morto che di chi è sopravvissuto.
Un libro che consiglierei a tutti di leggere
Voto 4,5 su 5
Tratto da storie vere, il libro racconta non solo della piccola Charlotte e delle tribolate vicessitudini atteaversate dalla sua famiglia durante la guerra, ma anche di altri personaggi. Come i volontari sudamericani, che si sono arruolati nella Legione straniera combattendo contro Rommel in Africa, o i vari personaggi, ebrei e non, che si sono trovati a contatto con il ghetto ebreo prima e durante le deportazioni. Nelle ultime pagine ci sono pure alcune pagine raccontate dal boia di Lione, Kalus Barbie.
Decisamente toccante, e il passare tra le varie vicende è stato fatto ottimamente, e non puoi non sentire il dolore delle vittime della follia nazista, sia di chi è morto che di chi è sopravvissuto.
Un libro che consiglierei a tutti di leggere
Voto 4,5 su 5
martedì 6 febbraio 2018
Alice nel paese delle vaporità - Francesco Dimitri
Ben è un giovane londinese che soffre di allucinazioni. Per lavoro legge
manoscritti. Una notte gli arriva un libro che si chiama Alice nel
Paese della Vaporìtà.
Noi con lui seguiamo la storia di Alice, un'antropologa che vive in una
Londra Vittoriana che non c'è mai stata. Alice viaggia nello Steamland,
una terra invasa da un gas che provoca allucinazioni e mutazioni. Una
terra in cui la realtà cambia a ogni istante, in cui 'giusto' o
'sbagliato' sono soltanto parole, e in cui le paroie stesso si
trasformano in odori e sensazioni. Quella di Alice parte come una
ricerca, ma si trasforma subito in una lotta per la vita e per la morte.
Alice dovra sopravvivere in una terra oscura, in cui non c'e differenza
tra orrore e meraviglia.
Ben legge la sua storia.
E qualcosa succede anche a lui.
Avevo adocchiato questo libro già nel 2010 appena uscito in libreria, ma per una ragione o per l'altra non me lo ero mai procurato. Questo fino all'estate scorsa dove lo presi on line da un noto sito. Diciamo subito che tanta attesa non è stata inutile, il libro lo ho apprezzato molto, magari le prime pagine son un pò strane, in quanto bisogna abituarsi a vari elementi particolari come le vaporità, ma poi è stato un incalzare di eventi narrati un maniera molto fluida e coinvolgente.
Trovarsi numerosi personaggi di "Alice nel paese delle meraviglie" rivisitati in una versione fantasy mischiato allo steampunk, è stato decisamente qualcosa di innovativo, tra ingranaggi e vapori, in una storia che è in un continuo crescendo. Fore l'unica pecca è l'epilogo dove sembra che sia stato lasciato qualcosa in sospeso.
Voto 3,5 su 5
Avevo adocchiato questo libro già nel 2010 appena uscito in libreria, ma per una ragione o per l'altra non me lo ero mai procurato. Questo fino all'estate scorsa dove lo presi on line da un noto sito. Diciamo subito che tanta attesa non è stata inutile, il libro lo ho apprezzato molto, magari le prime pagine son un pò strane, in quanto bisogna abituarsi a vari elementi particolari come le vaporità, ma poi è stato un incalzare di eventi narrati un maniera molto fluida e coinvolgente.
Trovarsi numerosi personaggi di "Alice nel paese delle meraviglie" rivisitati in una versione fantasy mischiato allo steampunk, è stato decisamente qualcosa di innovativo, tra ingranaggi e vapori, in una storia che è in un continuo crescendo. Fore l'unica pecca è l'epilogo dove sembra che sia stato lasciato qualcosa in sospeso.
Voto 3,5 su 5
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