venerdì 24 agosto 2012

Il prezzo dell'innocenza - Gerry Conlon

Gerry Conlon aveva solo vent'anni quando gli agenti lo presero. Era un vagabondo, un ladruncolo, gli piaceva bere e giocare d'azzardo, ma non erano questi i motivi per cui l'avevano trascinato in prigione. Semplicemente era colpevole di essere un irlandese su suolo inglese al momento dell'esplosione di alcune bombe piazzate dall'IRA: una ragione sufficiente perchè la polizia - smaniosa di troare un capro espiatorio sotto la crescente spinta dell'opinione pubblica - gli estorcesse una confessione, una giuria lo accusasse di omicidio e un giudice gli infliggesse il massimo dela pena. Nel frattempo anche altre persone innocenti - fra le quali il padre di Conlon, Giuseppe - furono condannate perché ritenute complici, in modi diversi, dell'attentato. In seguito a uno dei più clamorosi e scandalosi errori giudiziari del secolo, il protagonista della vicenda narrta in questo libro trascorse, da innocente, quindici terribili anni dietro le sbarre, riscoprendeo a pprofondendo il rapporto con il padre. La tragica morte di Giuseppe Conlon e l'infaticabile energia di un avvocato inglese hanno portato finalmente alla luce la verità, restituendo a Gerry la libertà. Profondamente sconvolgente, questa è una storia vera, narrata dalla viva voce della vittima. Un teso, commovente racconto che si traduce in un potente, implacabile atto d'accusa contro la legge britannica e le forze dell'ordine, ma che è anche la drammatica odissea di un uomo dalla disperazione per un'ingiusta condanna al trionfo per la aus completa riabilitazione.

Eccoci qua con la mia ultima lettura, l'autobiografia di Gerry Conlon da cui è stato tratto il film "Nel nome del padre". Un libro intenso in tutta la sua drammaticità e disperazione, tra soprusi carcerari, violenza ma anche qualche raro caso di umanità di pochi direttori o secondini tra i numerosi carceri che il protagonista girà in quindici anni. Lui Gerry un giovane sbandato che tra un lavoro e un altro, tra una bevura e una scomessa si ritrova suo malgrado coinvolto in una faccenda più grande di lui. Tutto il suo dramma dalla fiducia nelle autorità, alla presa di coscienza che sarà condannato come capro espiatorio insieme agli altri  tre dei quattro di Guildford. La dura vita carceraria che lo tempra e li fa riscoprire l'affetto per il padre e la cui morte lo porta continuare con più convinzione la sua lotta per la giustizia.
Intenso e commovente.

sabato 18 agosto 2012

La legione delle bambole - Philip Le Roy

Parigi: Annabelle si assenta da una cena per portare fuori il cane e da quel momento gli invitati non la rivedranno più. Washington: Galan sale su un taxi, l'uomo che vorrebbe sedurla riesce a raggiungere l'auto dopo un centinaio di metri, ma lei è scomparsa. Tokyo: Suyani si infila in un vicolo, due malviventi ne bloccano le uscite, ma si ritrovano faccia a faccia nella viuzza deserta. A Seattle, a Mosca, a New York, altre donne spariscono senza lasciare traccia. Sono giovani, belle, brillanti, laureate nelle migliori università. E tutte occupano posizioni chiave presso uomini molto potenti, o capi di Stato. Le indagini sono a un punto fermo, la polizia brancola nel buio, le pressioni si moltiplicano. A Sylvie Bautch, profiler belga, non resta che rivolgersi a Nathan Love, l'affascinante investigatore cultore dello zen e delle arti marziali, ritiratesi in un luogo remoto dell'Australia, sempre che riesca a snidarlo dal volontario esilio in cui ha scelto di vivere. Ma con un po' di psicologia, molto charme e una ferrea determinazione ce la farà. In un crescendo di azioni che lo condurranno ai quattro angoli del pianeta, dal Giappone all'Africa, dal Mar della Cina ai Balcani, Love viene trascinato in un mondo tanto pericoloso quanto insospettabile. Nel quale sarà costretto a immergersi, per scoprire che fine abbiano fatto le 247 donne svanite nel nulla. Lo attende una verità ben più sconvolgente di quanto avesse immaginato. 

Avevo letto è apprezzato già il primo libro su Nathan Love, "L'ultimo testamento" e anche di questo son rimasto molto soddisfatto. Nathan il profiler, investigatore esperto di arti marziali e cultore dello zen viene richiamato dal suo auto-esilio per indagare sulle sparizioni di numerose donne legate a personaggi influenti del mondo sia politico che economico, le stesse donne che avevano una certa influenza su gli stessi. Certo il libro sta molto più sul genere azione che sul thriller e Nathan love come nel libro precedente è indistruttibile degno erde di Chuck Norris e Rambo, ma il libro è veramente adrenalinico, e la storia è molto originale, con le su indagini di queste superdonne addestrate per controllare gli uomini loro affidati. Non mancano ogni tanto come gia visto nell'altro libro quelche nozione zen. Tra corse tra ia vari continenti, ganate colpi di mitra, nuovo ordine mondiale, sfruttamente della prosituzione e via dicendo, il libro corre tasmettendo adrenalina pura al lettore.
Direi che il libro è promosso.

mercoledì 15 agosto 2012

Una stella di nome Henry - Roddy Doyle

Rieccomi qui dopo la pausa di elttura dovuta all'afa, ma in questi giorni un pò ha rinfrescato e son tornato a leggere, ed eccomi qua con "Una stella di nome Henry" di Roddy Doyle edito dalla Guanda.

È il lunedì di Pasqua del 1916, a Dublino, quando un manipolo di rivoluzionari indipendentisti, asserragliato nell'edificio delle poste centrali della città, viene decimato dall'esercito britannico. Proprio dietro quelle barricate il giovanissimo Henry Smart ' figlio di un losco buttafuori di bordello e di una madre consumata dalle troppe gravidanze ' conosce la sua iniziazione alla politica, alla lotta armata, alla vita. Scampato alle fucilazioni che seguirono la repressione, Henry diventerà uno degli uomini di fiducia del celebre Michael Collins e unirà il proprio destino a quello di un'indomita maestra rivoluzionaria. Sospeso tra invenzione e realtà Una stella di nome Henry è un romanzo politico, ma è anche una storia d'amore e di grande passione.

Il mio primo Roddy Doyle, tra reltà è fantasia la storia del fantomatico Henry Smart figlio di Henry Samrt con la gamba di legno spaccateste di un bordello. Ci racconta la sua vita, prima come piccolo ladruncolo vagabondo, e poi alla rivolta di Pasqua di dublino quando si unisce ai volontari dell'esercito repubblicano e poi successivamente nella guerra d'indipendenza irlandese, conoscendo personaggi  storici come Michael Collins. La sua vita divisa tra l'attivismo indipendentista, le sua con quiste amorose e l'amore della sua vita. Potrei definirlo senza infamia e senza lode, prendeo molti punti per il tema dell'indipendenza irlandese, ma decisamente non mi è piaciuto lo stile di scrittura. molti alti e basi durante tutta la lettura.

Erìn go bragh

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