martedì 19 settembre 2017

Tempo da elfi - Francesco Guccini & Loriano Macchiavelli

Le stagioni si avvicendano sempre uguali a Casedisopra, fra la tabaccheria della Nerina e le due caserme - dei Carabinieri e della Forestale - che invano vigilano sul bar-trattoria di Benito, dove anche quando la stagione della caccia è chiusa il maiale servito in tavola ha un curioso retrogusto di cinghiale... Eppure ultimamente qualcosa sta cambiando. In paese compaiono ragazzi e ragazze dagli abiti colorati, calzano sandali di cuoio intrecciati a mano e vendono i prodotti del bosco e della pastorizia:sono gli elfi, che vivono in piccole comunità isolate sulla montagna, senza elettricità, praticando il baratto e ospitando chiunque bussi alla loro porta senza porre domande. Forse potranno essere loro a prendersi cura del territorio appenninico, sempre più trascurato e spopolato, mentre sul corpo della Forestale incombe il destino di venir riassorbito nell'arma dei Carabinieri? Marco Gherardini, detto Poiana, ispettore della Forestale, non fa in tempo a immalinconirsi con questi pensieri che ecco, nell'aria risuonano due spari proprio quando nemmeno i cacciatori avrebbero licenza di esploderli. E di lì a poco, ai piedi di un dirupo viene trovato un cadavere: proprio un giovane elfo, si direbbe. Inizia per Poiana l'indagine più difficile della sua carriera. Perché potrebbe essere l'ultima, ma non solo: perché si troverà a sospettare degli amici più cari, perché dovrà ammettere che l'intuito femminile può essere imbattibile, perché per trovare la direzione giusta dovrà essere pronto a perdersi nel bosco...

Ho comperato questo libro incuriosito da titolo, cover e descrizione, e devo dire che non mi ha deluso, la struttura è molto scorrevole, e la storia ingrana bene subito. Nonostante i numerosi personaggi, tutti sono bene descritti, e l'indagine sparsa per i boschi e la montagna procede molto bene. Potremmo dire che un giallo in stile italiano che strizza l'occhio al noir. Molto interessante il personaggio di "Poiana" ma anche Elena e Adumas lo sono. Decisamente una bella sorpresa questo libro.
Voto 3.5/5 

sabato 16 settembre 2017

Autobiografia alcoolica - Jack London

Attratto dal nomadismo e dall'avventura, ex operaio e cercatore d'oro, London utilizza come chiave di lettura della sua stessa vita il vizio "casuale" per l'alcool, la disperata volontà di sfuggire al bicchiere e l'impossibilità autodistruttiva di rinunciarvi. "Bere scientificamente" non lo salva dalla schiavitù della bottiglia. Questa autobiografia è la summa, ironicamente alcoolica, di tutte le prove letterarie del grande scrittore americano, un testo fondamentale per comprendere la sua poetica e mettere a fuoco la sua inimitabile facilità nel narrare la lotta umana per la quotidiana sopravvivenza.

Eccomi qua con la mia ultima lettura. Qua abbiamo questa autobiografia di Jack London che parte da quando aveva cinque anni, fino a 3 anni prima della sua morte, narrando eventi della sua vita e abbinandoli alle sue avventure alcooliche. Abbiamo la sua infanzia per poi partire da ragazzino con le sue avventure a bordo di piccole o grandi navi,  a cercare l'oro, o quantaltro, per il suo desiderio di avventura, raccondane gli aneddoti conditi dal bicchiere vicino. Tutto questo proseguendo fino al suo mal di vivere degli ultimi anni, mal di vivere che solo il bicchiere mitigava.
Scrittura veramente eccellente, per un libro che scorre fluido raccontando la vita del grande scrittore.
Voto 3,5/5

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