sabato 16 settembre 2017

Autobiografia alcoolica - Jack London

Attratto dal nomadismo e dall'avventura, ex operaio e cercatore d'oro, London utilizza come chiave di lettura della sua stessa vita il vizio "casuale" per l'alcool, la disperata volontà di sfuggire al bicchiere e l'impossibilità autodistruttiva di rinunciarvi. "Bere scientificamente" non lo salva dalla schiavitù della bottiglia. Questa autobiografia è la summa, ironicamente alcoolica, di tutte le prove letterarie del grande scrittore americano, un testo fondamentale per comprendere la sua poetica e mettere a fuoco la sua inimitabile facilità nel narrare la lotta umana per la quotidiana sopravvivenza.

Eccomi qua con la mia ultima lettura. Qua abbiamo questa autobiografia di Jack London che parte da quando aveva cinque anni, fino a 3 anni prima della sua morte, narrando eventi della sua vita e abbinandoli alle sue avventure alcooliche. Abbiamo la sua infanzia per poi partire da ragazzino con le sue avventure a bordo di piccole o grandi navi,  a cercare l'oro, o quantaltro, per il suo desiderio di avventura, raccondane gli aneddoti conditi dal bicchiere vicino. Tutto questo proseguendo fino al suo mal di vivere degli ultimi anni, mal di vivere che solo il bicchiere mitigava.
Scrittura veramente eccellente, per un libro che scorre fluido raccontando la vita del grande scrittore.
Voto 3,5/5

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