martedì 31 maggio 2011

In arrivo a: Giugno 2011 (1)

Volevo segnalarvi alcuni titoli in uscita a giugno che secondo me potrebbero essere molto interessanti.

Lo specchio oscuro Javier Serra
Longanesi
in libreria dal 9 giugno
334 pagine
19,60€

È un cammino affascinante e ricco di mistero quello di chi percorre le pagine della Storia concentrando l’attenzione sulle pieghe nascoste, sui punti non segnalati sulle mappe. E sono proprio le «pieghe» della Storia, i suoi più grandi enigmi, l’oggetto d’indagine di questo libro. Possibile, ad esempio, che l’interpretazione di capolavori artistici come l’Iliade e Las Meninas di Velázquez vada rivista in chiave astronomica? O che la figura di Gesù di Nazareth, così come ci è stata tramandata dal Nuovo Testamento, abbia tanti punti in comune con gli antichi testi egizi sul culto di Osiride? E quali misteri nascondono le piramidi azteche, le città sotterranee della Cappadocia, la cattedrale di Chartres? Qual è il significato dei simboli massonici impliciti nell’architettura di Washington o del Vaticano? La storia delle apparizioni di Fatima e del terzo segreto è stata raccontata fino in fondo?
Muovendosi tra mito e realtà, religione e scienza, letteratura e archeologia, Javier Sierra ci regala il diario di un’avventura straordinaria verso le radici perdute della nostra identità. 


 Marathon. La battaglia che ha cambiato la storia Andrea Frediani
Newton Compton Editori
in libreria dal 9 giugno
336 pagine
9,90€
480 a.C. La flotta greca attende con ansia di conoscere l’esito della battaglia che si combatte alle Termopili, tra gli uomini del gran re Serse e i 300 eroi guidati da Leonida. Su una delle navi, Eschilo, in servizio come oplita, riceve la visita di una donna misteriosa, che gli racconta la sua personale versione della battaglia di Maratona, alla quale lo stesso poeta aveva partecipato dieci anni prima. I ricordi dei due interlocutori si intrecciano per ricostruire le verità mai raccontate del primo combattimento campale tra greci e persiani. Prende vita così il racconto di una delle battaglie più importanti della storia, e  soprattutto di quel che accadde subito dopo, quando gli araldi corsero ad Atene per comunicare la vittoria greca prima che i sostenitori dei persiani aprissero le porte agli invasori. Narrato in tempo reale, Marathon è la potente e incalzante cronaca di una battaglia e di una corsa: una corsa in cui i tre protagonisti mettono in gioco la loro amicizia e la loro stessa vita, per disputarsi l’amore di una donna, ma anche per scoprire i limiti delle proprie ambizioni, in una sfida che cresce d’intensità fino al sorprendente epilogo.

Nel bosco di Aus - Chiara Palazzolo

La mia ultima lettura è stata "Nel bosco di Aus" di Chiara Palazzolo, edito dalla PIEMME.

Carla ha tutto per essere felice. Un marito con cui va d’accordo, tre figli che adora e una nuova casa, al limitare di un bosco. Il sogno di una vita. Certo, i ragazzi avrebbero preferito restarsene in città, più vicino agli amici, ma per lei la scelta di quella casa è stata quasi una necessità imprescindibile, un gradino in più nella scala sociale, il simbolo di un benessere raggiunto.
Ma qualcosa viene a turbare la sua serenità, la morte in un misterioso incidente d’auto di Rita, l’amica di sempre, una donna vivace, una trascinatrice a cui Carla spesso si affidava nelle decisioni più difficili.
E poi c’è Albertino, il suo figlio più piccolo, che la mette in allarme annunciandole di vedere spesso intorno alla casa una vecchia signora, una strega, come lui la chiama. È l’unico a scorgerla e Carla non gli dà peso, limitandosi a liquidare la cosa come un modo per attirare l’attenzione. Anche perché, nel frattempo è diventata amica di una donna che conta, Amanda Satriani, la padrona di tutta la collina, che la invita a far parte del suo circolo di burraco.
E così Carla, che era sempre stata moglie e madre impeccabile e devota, comincia a trascurare la famiglia, presa dal nuovo gioco e soprattutto dalla frequentazione di Amanda. Si fa irrequieta, intollerante, ed è sempre più attratta dal bosco carico di presagi che le tocca attraversare per arrivare a casa dell’amica.
Una vicenda inquietante, dove niente è quello che sembra e che, in un crescendo di suspense, ci lascia con il fiato sospeso fino al suo sorprendente snodo finale.

Questo libro sono quasi stato costretto a leggerlo da mia nipote che me lo ha "imposto" imprestandomelo, dicendomi che dovevo vedere il suo stile letterario. Questo per farvi capire quanto titubante fossi alla sua lettura.
Per quanto riguarda lo stile narrativo accennatomi da mia nipote, diciamo che è molto scorrevole, l'autrice scrive bene, ma non è niente di particolare, niente di innovativo.
Per quanto riguarda il libro parte decisamente male, le prime 100 pagine sono fumose e vuote di contenuti, non si delineano ne personaggi ne storia, ma poi il libro prende una marcia inaspettata. La storia di Carla dei suo figli diventa avvincente, dello strano rapporto che la vecchia aristocratica Amanda, la tensione cresce di capitolo in capitolo tra i cambiamenti di Carla e i suoi vuoti di memoria, in un turbinio di mutamenti che la colpiscono nel profondo della sua personalità, con una presenza inquietante malvagia che si insinua in lei.
In sostanza una bella sorpresa, certo non c'è da gridare al capolavoro, ma una bella sorpresa anche se l'epilogo lascia un pò il senso di incompiuto.
Per quanto riguarda gli altri personaggi notevoli i due figli maggiori  l'introverso Andrea e la ribelle Nikka, mentre il piccolo Albertino sembra chiaramente uno psicopatico approfittatore anche se in fin dei conti è quello che più di tutti percepiva la presenza maligna.Il marito di Carla invece è un peronaggio insipido quanto basta per motivare le frustazioni della donna, assieme al problema dei figli e delle rivalità sul lavoro, rendendo terreno fertile per la minaccia che incombe su di lei.

Finisco con una citazione:
Ci sono solo due streghe. Quindi una di troppo. In tutto tre.

sabato 28 maggio 2011

Il passo di Merlino - Jean-Louise Fetjaine

La lettura di oggi è "Il passo di Merlino" di Jean-Louise Fetjaine edito dalla Ponte Alle Grazie, ma prima del cmmento un breve accenno preso come al solito dalla seconda di copertina.

Merlino, l'incantatore che educò il giovane Artù, della saga arturiana è da sempre il personaggio che più è avvolto nel mito, nella magia e nel mistero.
Vincitore del premio Imaginales come miglior romanzo fantasy dell'anno, II passo di Merlino è il libro che restituisce una possibilità storica a questo personaggio, raccontandoci come potrebbe essere andata veramente. E così l'incanto di una vicenda straordinaria dà origine a un bellissimo romanzo storico. Nel sesto secolo la Bretagna è assediata da Sassoni, Gaeli e Pitti. Dopo la morte del re Guendoleu, scoppia una guerra terribile e il bardo di corte, Merlino, celebre per la sua arte e le sue origini misteriose, si trova coinvolto in un complotto dalle conseguenze terrificanti. Perseguitato, affranto per un amore impossibile, cerca di sfuggire ai nemici e alle maldicenze che lo dipingono come "il figlio del diavolo". I suoi rivali, pretendenti al trono di Bretagna, sanno che qualunque cosa accada e quale che ne sia il prezzo, Merlino non dovrà ereditare il collare reale...
Così il giovane bardo cerca di mettersi in salvo intraprendendo un viaggio iniziatico. Sue uniche alleate, le creature misteriose che popolano le foreste. Riuscirà a scoprire l'affascinante segreto che grava sulle sue origini? Quanta verità storica c'è nella leggenda del mago consigliere di re Artù? La risposta è ai confini estremi della Storia, in una grande epopea piena di passione, paesaggi indimenticabili, castelli, foreste magiche e personaggi seducenti.

Attenzione possibili spoiler
In questa versione della storia arturiana, vediamo un Merlino, bardo, poco più che un ragazzo che ignora le sue origini, figli illegittimo della regina, suo patrigo  un Artu l'orso un nobile romano, Certo è che se non avessi letto quelche spoiler del seguito (La foresta di Brocelandia) avrei pensato fosse quell'Artù, ma visto che lo ho letto so che nascerà nel seguito. In una Bretagna in guerra Merlino deve sfuggire assieme al monaco che lo accompagna che sa la verità sulle sue origini mistiche dalle mire di re che lo vogliono morto per il collare di supremo Re di Bretagna.
Questo Merlino non è un mago come non lo è nella saga arturiano di Whyte, ma ha comunque delle origini particolari, lo vediamo in una veste quasi storica.
Il problema del libro è che per certi versi risulta un pò troppo impersonale, ma queto non ne pregiudica più di tanto la bellezza, anche se "Le cronache di Camelot" di Jack Whyte erano di tutt'altro spessore.
Adesso vedrò di trovarmi il seguito "La foresta di Brocelandia).

mercoledì 25 maggio 2011

Amabili resti - Alice Sebold


Il libro di cui vi parlerò oggi è "Amabili resti" di Alice Sebold edito dalla e/o da cui è stato tratto l'omonimo film di Peter Jackson. Prima del mio commento iniziamo dalla seconda di copertina.

Susie, quattordicenne, è stata assassinata da un serial killer che abita a due passi da casa. È stata adescata, stuprata, fatta a pezzi e nascosta in cantina. Il racconto è affidato alla voce di Susie, che dopo la morte narra dal suo cielo la vicenda con inedito effetto straniante.
Il libro procede avvincente come un giallo: vogliamo sapere chi l'ha uccisa, cosa fa l'assassino, come avanzano le indagini, come reagisce la famiglia. Ed è Susie che ci racconta tutto questo, aumentando cosi la nostra partecipazione emotiva. Lei "fa il tifo" per suo padre quando, opponendosi alla svolta che hanno preso le indagini della polizia, capisce chi è il vero assassino e, pur non avendo le prove, cerca d'incastrarlo.
Amabili resti è un romanzo che ci commuove senza mai indugiare a sentimentalismi.
Le vite dei genitori, dei fratelli e degli amici di Susie, spezzate dalla sua tragica scomparsa, vengono raccontate con lo spirito allegro e senza compromessi dell'adolescenza. E Susie aiuterà tutti, i lettori per primi, a riconcigliarsi  con il dolore del mondo.

Anche in questo caso, ho desiderato leggere il libro, dopo aver visto il film a suo tempo  al cinema, e anche se il libro non regge il confronto con il meravigliose film, questa volta ne sono rimasto abbastanza soddisfatto.
Tutta la prima parte, dalla morte di Susie alle prime indagini è molto ben curata, mi è molto piaciuta, cosi come la parte finale che trovo l'elemento più riuscito del libro, quello che ho digerito poco è stata la parte centrale troppo melensa per i miei gusti.
Al contrario di quello che dice la seconda di copertina il libro non procede come un giallo, ma è essenzialmente un libro sui vivi, sul loro tentativo di ricomporre le loro vite, il tutto raccontato dalla vittima, Susie. In particolare mi son piaciuti i personaggi della sorella Lindsey e di Ruth che poteva percepire i morti, tutte le loro vicende osservate da Susie dal suo cielo, durante il corso degli anni. Per lunghi tratti il libro risulta toccante specie nelle vicende dei famigliari dove ognuno elabora il vuoto a suo modo, ma per altri sembra quaasi si sia mesa troppa carne al fuoco.
Tutto questo mentre Susie aspetta che la sua famiglia decida di andare avanti per poi anche lei lasciarli andare.

martedì 24 maggio 2011

Il mio blog è a impatto 0

Ecco che vi segnalo un'iniziativa ecologica, promossa dalla doveconviene, dedicata a siti e blog.

Prima di tutto si cosa significa:

Cosa vuol dire essere “carbon neutral” ?
E’ il sogno dell’ecologia e significa eliminare l’anidride carbonica che si produce.
Come? Piantando alberi nel mondo!

Bilancia il CO2 prodotto dal tuo blog (o sito): partecipa,
pianta gratis 1 albero e trasforma il tuo blog in “carbon neutral”
“Il mio blog è carbon neutral" è un’iniziativa che ha l’obiettivo di ridurre le emissioni di anidride carbonica. Noi piantiamo 1 albero per il tuo blog e in questo modo neutralizziamo la tua produzione di anidride carbonica per 50 anni!

Perchè DoveConviene.it sostiene l’iniziativa?
Il nostro lavoro - trasformare I volantini di carta in volantini digitali - aiuta a risparmiare carta e salvare gli alberi, adesso vogliamo aiutare anche a piantarne di nuovi.

Ed ecco come partecipare in pochi passi:

1 Scrivi un post sul tuo blog su questa iniziativa dicendo che il tuo è un blog a impatto zero di CO2
2 Scegli il bottone che preferisci tra quelli segnalati nel loro sito
offerte online ad impatto zero
3 Segnala li link del post mandndo una mail a co2neutral@doveconviene.it
4 Dovecomviene pianterà un albero per te, rendendo il tuo blog a impatto zero di CO2 !

Volete sapere di più? Come funziona? Detto fatto


Come fa 1 albero a neutralizzare la produzione di CO2 del tuo blog?
Quanta CO2 produce il mio blog? Secondo il Dr. Alexander Wissner-Gross, attivista ambientale e fisico di Harvard, un sito web produce una media di circa 0,02 g di CO2 per ogni visita. Assumendo 15.000 pagine visite al mese, questo si traduce in 3,6 kg di CO2 l’anno. Questa produzione è legata soprattutto al funzionamento dei server.
Quanta CO2 viene assorbita da un albero? Dipende da diversi fattori, ma la Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) calcola che un albero assorba ogni anno in media circa 10kg di CO2. Noi consideriamo prudentemente 5kg l’anno per ogni albero.

Un albero neutralizza le emissioni di CO2 del tuo blog, per 50 anni! Come mostra il conto sopra indicato, il tuo blog produce almeno 3,6kg di CO2 l’anno, un albero ne elimina 5 e vive in media 50 anni! Aiutandoci a piantarne uno, insomma, puoi continuare a scrivere sul tuo blog per il prossimo mezzo secolo!
Dove vengono piantati gli alberi?

Come riporta il loro sito
Dove piantiamo gli alberi e come?
Doveconviene.it pianta con te e il tuo blog degli alberi in partnership con www.iplantatree.org, iniziativa ecologica tedesca che ha già realizzato opere di riforestazione in diverse aree.

Al momento, il progetto di riforestazione attivo al quale partecipiamo - e partecipi anche tu con il tuo blog - è dislocato a Göritz (vedi la mappa sotto) e gli alberi che stiamo piantando sono pini

Ed ecco la mappa http://www.doveconviene.it/co2neutral/piantiamo-alberi

giovedì 19 maggio 2011

L'isola dei segreti - Scarlett Thomas

Oggi vi parlerò di "L'isola dei segreti" di Scarlett Thomas, iniziando con l'inserimento della quarta di copertina.

Sono giovani e motivati. Hanno poco più di vent'anni. E hanno voglia di cambiare vita. La loro grande opportunità si nasconde dietro una semplice e all'apparenza innocua inserzione sul giornale: "Giovani brillanti cercasi per grande progetto". Un breve colloquio di presentazione, un sorso di caffè... e i nostri sei aspiranti eroi si ritrovano sulla spiaggia di una misteriosa isola. Non sanno come ci sono arrivati, non sanno chi ha assegnato loro quelle stanze simmetriche, tre per le ragazze e tre per i ragazzi, chi ha dato loro cibo e acqua in abbondanza. Soprattutto non sanno cosa devono fare. 
Emily, Thea, Anne, Bryn, Jamie e Paul iniziano a conoscersi raccontando le proprie storie, e fra dubbi e perplessità esplorano la casa che li ospita e i dintorni. L'isola sembra deserta, ma c'è qualcosa di strano nell'aria. E i segreti come le bugie, hanno le ore contate...  

ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER
Dopo aver letto i vari PopCo, Che fine ha fatto Mr.Y e Il nostro tragico universo finalmente ho letto anche L'isola dei segreti. Come gia visto negli altri libri le tematiche che ci propone la Thomas sono particolari, abbinate al suo ottimo stile di scrittura rendono molto,e devo dire che come ho odiato PopCo per il contenuto di propaganda e di odio, e come ho apprezzato Mr Y e sopratutto Il nostro tragico universo anche questo libro trova il mio apprezzamento.
Dopo averci dato una prima infarinatura della storia dei sei ragazzi nella prima parte ci ritroviamo in quest'isola deserta dove vengono alla luce le varie problematiche della vita pre rapimento dei ragazzi, che sembrano finalmente in un posto dove guarire dai loro traumi. Notevoli tutti i dialoghi di assoluta normalità che compongono le giornate sull'isola, mentre dentro ognuno di loro matura la convinzione di trovarsi meglio li che nel mondo esterno. Il finale è qualcosa di sublime, anche se decisamente si intuiva la loro scelta.
Qullo che non mi ha convinto del tutto, è il non voler spiegare il perchè del loro rapimento, perchè  se l'intenzione era di metterli a confronto cone i loro demoni  e paure  il non spiegarlo va anche bene, ma allora la scena della soffitta è inutile, mentre d'altro canto se metti la scena della soffitta qualcosa lo devi spiegare, specie dopo aver visto del contenuto della valigetta.
Comunque il libro lo ritengo promosso ampiamente, chissà se ne faranno un film, credo sia molto cinematografica come storia.

martedì 17 maggio 2011

Nelle terre estreme - Jon Krakauer

La mia ultima lettura è stata Nelle terre estreme di Jon Krakauer in edizione Corbaccio, libro divenuto famoso anche grazie allo stupendo film Into the wild, ma com'è ormai consuetudine prima la seconda di copertina.

Nell'aprile del 1992 Chris McCandless si incamminò da solo negli immensi spazi selvaggi dell'Alaska. Due anni prima, terminati gli studi, aveva abbandonato tutti i suoi averi e donato i suoi risparmi in beneficenza: voleva lasciare la civiltà per immergersi nella natura. Non adeguatamente equipaggiato, senza alcuna preparazione alle condizioni estreme che avrebbe incontrato, venne ritrovato morto da un cacciatore, quattro mesi dopo la sua partenza per le terre a nord del Monte McKinley. Accanto al cadavere fu rinvenuto un diario che Chris aveva inaugurato al suo arrivo in Alaska e che ha permesso di ricostruire le sue ultime settimane. Jon Krakauer si imbattè quasi per caso in questa vicenda, rimanendone quasi ossessionato, e scrisse un lungo articolo sulla rivista "Outside" che suscitò enorme interesse. In seguito, con l'aiuto della famiglia di Chris, si è dedicato alla ricostruzione del lungo viaggio del ragazzo: due anni attraverso l'America all'inseguimento di un sogno. Questo libro, in cui Krakauer cerca di capire cosa può aver spinto Chris a ricercare uno stato di purezza assoluta a contatto con una natura incontaminata, è il risultato di tre anni di ricerche.
Ma "Nelle terre estreme", però, non è solo la ricostruzione degli eventi che portarono Chris McCandless alla morte, è anche una metafora sul rapporto tra la nostra civiltà e la natura che la circonda, è un formidabile tentativo di penetrare le segrete vibrazioni che percorrono tutte le giovinezze, è un viaggio del corpo e dell'anima scritto da un maestro del racconto d'avventura che qui si mette in gioco lasciandosi coinvolgere - assieme al lettore - dalle figure eroiche di cui si narra.

Delusione totale, avevo desiderato leggere il libro fin da quando vidi il meraviglioso film al cinema, ma decisamente avrei potuto evitarlo. Tanto è bello il film tanto è insulso il libro, manca di empatia, di emozioni, sembra quasi un elenco di dati e cifre con aggiunto alcune annotazioni su altri peronaggi alpinisti e non solo, che prima di Chris "Alex Supetram" fecero avventure analoghe facendo tutti la medesima fine. Forse scritto da altri sarebbe stato decisamente migliore, senza contare che i dati contenuti nel libro non seguono un ordine cronologico ma sono messi alla rinfusa. Diciamo che l'unica parte interessante e quando parla dei predecessori di Chris, il resto è solo una mera raccolta di dati, sarò una mosca bianca ma ho solo sprecato tempo con questo libro. E aggiungiamo che il libro non menziona o analizza minimamenet le motivazioni di Chris e predessori, il loro desiderio di libertà  indipendenza.
Per rifarmi dovrò rivedermi il film e dimenticare di aver letto questo libro insulso.

lunedì 16 maggio 2011

Avviso per i commenti

Allora fino ad ora i commenti erano impostati che solo gli openid (google, yahoo, wordpress ect) potevano commentare.
Da ora possono commentare anche gli anonimi, magari siete pregati di firmarvi con il vostro nick cosi so chi siete.

Pe ora non inseriro il chapca che prima avendo commento da soli registrati non serviva, ma se vedrò che cominceranno ad apparire messaggi di spam da parte di bot, o riinseriro il chapca o toglierò la possibilità dei commenti agli anonimi

One Lovely Blog Award

Iniziamo ringraziando per i due premi identici ricevuto da Sarah e Sara e poi dovrebbe toccare a me premiare 12 blog. Avevo gia ricevuto diversi premi di questi genere sull'altro mio blog ma non avevo mai scritto nulla, se no ci ritroviamo con catene di Sant'Antonio a non finire ma per questa volta le faccio proseguire.
Ovviamente non premierò Rici (non per lo stesso blog almeno) e methos visto che mi han premiato e poi si son premiate fra loro (circa), e oltretutto molti dei blog a cui sono iscritto lo hanno preso da poco. Ma veniamo ai blog premiati

-Meraviglie della Scozia il blog sulla Scozia di mariabei
-Chride Gaidhlig-Cuore Gaelico il blog celtico di Rici
-Avoiding the Light il blog personale di Kal-El
-Leonessa forever il blog personale di leonessa
-Distant Horizons il blog personale di Ina
-I fabbricanti di sogni il blog di speranza
-Ariel's Graphic il blog grafico di Ariel
-Francy in cucina blog culinario di Fran
-Book Passion blog libroso di Giuliana
-Dolci ricette blog culinario
-Ci sono più cose in cielo e in terra blog libroso
-Lacrime sull'oceano il blog di Kylai

domenica 15 maggio 2011

Sopravvivere coi lupi - Misha Defonseca

Ed eccoci quan con la mia ultima lettura, il discusso Sopravvivere coi lupi di Misha Defonseca in edizione Ponte alle grazie del 2008, ma prima la seconda di copertina.


"Chiedo perdono a tutti coloro che si sentono traditi... Questa storia è si la mia, però non la vera realtà ma piuttosto la mia realtà, la mia maniera di sopravvivere..." Queste le parole di Misha Defonseca alla fine del mese di febbraio del 2008.
L'antefatto: dieci anni fa Misha ha conquistato la fama con un libro autobiografico in cui raccontava di come dal 1941 al 1945 aveva attraversato l'Europa a piedi, dal Belgio all'Ucraina, da sola, alla ricerca dei suoi genitori deportati nei lager nazisti. In questo viaggio aveva affrontato mille difficoltà, pericoli umani e naturali, aveva più volte camminato al fianco della morte, e a un certo punto era anche stata adottata da una famiglia di lupi, gli unici esseri viventi che si erano occupati di lei, l'avevano scaldata, nutrita, protetta. Il libro è diventato immediatamente n bestseller internazionale, tradotto in diciotto paesi: milioni di lettori si sono commossi leggendo la storia sconvolgente di questa bamabina alla disperata ricerca della sua mamma. Oggi che il successo è stato coronato anche da un film, l'autrice ammette di aver inventato questa favola drammatica per salvarsi da una realtà dolorosa, quella della guerra, e dalle accuse fatte a suo padre - nella Resistenza belga - di aver parlato sotto tortura. E questa favola col tempo si è impadronita di lei, fino a confondersi con i suoi ricordi, con la verità storica: racconstare storie cura le ferite dell'anima, tiene lontani gli incubi, aiuta a sopravvivere.
Noi questo libro lo abbiamo pubblicato nel 1998 per la prima volta credendo nel suo valore di testimonianza, e lo ripubblichiamo nel 2008 in una nuova versione perché crediamo a tutti i lettori che lo hanno amato in questi anni, si sono emozionati e hanno partecipato al dolore di questa bambina: pensiamo che questa storia, benchè frutto di fantasia, valga ancora la pena di essere letta.


Il libro ha fatto molto discutere due anni fa all'uscita del film, molto bello tra l'altro, quando si è venuto a sapere che non era una storia vera ma un inventata. Molte delle critiche al libro che prima aveva appassionato tutti sono dovute a questo, ma io dico, dopo tutto la maggior parte dei libri è opera di fantasia. Ovviamente i lettori si sono sentiti offesi, ma questo non cambia il contenuto del libro che prima avevano aprrezzato.
Personalmente ho apprezzato il libro, non da gridare al capolavoro, per quello rimanendo in tema analogo c'è La bambina che salvava i libri ma comunque un buon libro.
Peronalmente ho trovato molto toccante la storia della bambina ebrea che fugge dal Belgio a est, sia per fuggire dai soldti tedesch, sia per mettersi alla ricerca dei genitori in particolare la madre deportati chissa dove. Un viaggio lungo tra morsi della fame, furtarelli di cibo e di vestiti dove si inselvatichisce e finisce per preferire la compagnia di animali in particolare i lupi che la accettano, a quella delle vera bestia, l'uomo. In questo viaggio dimostra una grande forza di volontà sopravvivendo a tutto e lottando per raggiungere l'obiettivo, arrivando fino in Russia per poi tornare fino all'Italia. Dopo anni di viaggio partita a 6 anni ritorna temprata dalle sofferenza e forte come nemmeno un adulto può essere.
Se lo consiglio? Decisamente si.

giovedì 12 maggio 2011

Cambio grafica

Come avete notato la grafica è cambiata, dopo giorni passati a diventar scemo con template blogger cercati nel web i cui risultati non mi soddisfacevano, mi son limitato a cambiare con uno dei modelli preinstallati e mettere logo e sfondo miei.
Ed ecco quindi a voi la nuova grafica decisamente più primaverile/estiva rispetto alla precendente scura.

Io & Marley - John Grogan

Ed ecco la mia ultima lettura Io & Marley di John Grogan edito dalla Sperling, ma come di conuetudine prima la seconda di copertina.

Quando John e Jenny, una giovane coppia della Florida, decidono di adottare un cane per fare pratica come genitori non si immaginano quale uragano sta per abbattersi sulla loro casa. Marley, un Labrador giallo, da adorabile cucciolo si trasforma immediatamente in un gigante maldestro che si lancia attraverso le porte a zanzariera, distrugge le pareti, sbava sugli ospiti, ingurgita qualsiasi cosa attiri la sua curiosità, dai gioielli ai divani, e fugge dai bar tirandosi dietro il tavolino. Insomma, è la vergogna della scuola di addestramento e la disperazione del suo veterinario, che non sa più quale tranquillante prescrivergli. Ma Marley ha anche un cuore puro e innocente. Come rifiuta ogni limite imposto alla sua esuberanza, così la sua lealtà e il suo attaccamento sono infiniti, e la sua allegria devastante ma contagiosa sa riconquistarsi ogni volta l'affetto dei padroni. Questo libro è la sua storia, le gesta di una "persona non umana" che ha condiviso le gioie e i dolori della famiglia mentre questa cresceva, se n'è sentito parte anche nei periodi in cui nessuno voleva più saperne di lui e soprattutto è stato, per tutta la sua esistenza, un distruttivo, insostituibile, commovente esempio d'amore e fedeltà. 
Bestseller n.1 negli Stati Uniti, il resoconto toccante e irresistibile di una vicenda vera, dedicato a un cane dal suo migliore amico. 

Ecco questo si che è un libro toccante, avevo gia visto lo splendido e triste film ed ora ho ritrovato le stesse sensazioni leggendo il libro. Come un cane seppur disastroso entra nella vita di una famiglia e ne diventa parte integrante. Un cane che nonostante sia un uragano, che devasta tutto quello che incontra, sapeva quando darsi una calmata quando i famigliari avevano bisogno del suo conforto.
Una storia commovente come poche e non mi vergogno a dire che nel finale sono stato veramente male, tanta l'empatia che provavo con John quando è giunto il momento dell'inevitabile addio, particolarmente devastante da questo punto la parte dell'iniezione.
Vorrei finire riportando una frase presente sia nel film che nel libro
"A un cane non importa se sei ricco o povero, istruito o analfabeta, intelligente o stupido. Dagli il tuo cuore e lui ti darà il suo."

martedì 10 maggio 2011

Adorabile bastardo (Come un cane vagabondo mi ha rubato il cuore) - Steven Winn

Ed eccoci alla mia ultima lettura, il regalo di Natale di Sarah, si tratta di Adorabile bastardo, sottotitolo Come un cane vagabondo mi ha rubato il cuore, di Steven Winn edito dalla PIEMME. Ma come consuetudine iniziamo con la seconda di copertina.

Como, che viveva in un canile, non sembrava avere la minima intenzione di essere salvato. E Steven e Sally non morivano affatto dalla voglia di tramutarsi in premurosi padroni di cani. Ma dopo averle tentate proprio tutte per distrarre Phoebe, la loro bambina, dal volerne uno, dalla lunga trafila di pesci rossi all'uccellino Kewi, poiché le guerre di logoramento logorano, alla fine sono costretti a capitolare. E ovviamente tra tutti i cani a disposizione, Phoebe sceglie proprio un bastardino più volte adottato e restituito al canile, e probabilmente afflitto da un passato che gli psicologi definirebbero problematico. Così, una cosa appare subito evidente non appena Como mette il muso in casa: di loro non ne vuole sapere. Di Steven in particolare, che per mesi impegnerà il suo tempo a inseguirlo per la tutta la città, o inginocchiato in mezzo a una strada a scongiurarlo di tornare a casa. Senza contare tappeti, ceste di vimini e recinzioni, tutte vittime collaterali di disperate fughe per la libertà. Perché come chi è stato troppo spesso deluso e tradito, Como  non ha nessuna intenzione di concedersi agli ultimi arrivati.

Ma veniamo a noi. Dispiace molto dover stroncare questo libro visto che è stato il regalo di Natale di Sarah, ma purtroppo la storia è abbastanza insulsa. Il protagonista è scialbo e il cane è evidentemente pazzo, poi aggiungiamo che è una razza che non mi piace per niente. In sostanza tutto il libro non è altro che il protagonista che corre a cercare il cane nelle sue variate fughe, ma non c'è nessuna empatia. Il libro vorrebbe essere varie cose ma non è nessuna di queste, ne divertente, ne drammatico, ne uno spaccato dei rapporti famigliari.
E' evidente che dopo le uscite dei capostipiti Io & Marley (che non ho ancora letto) per il mondo canino e Io & Dewey per quello felino tutti si sono sentiti in dovere di scrivere un libro sul proprio animale, basti vedere le pile di libri di genere che si trovano nelle librerie, a questo punto potrei scriverne uno anche io sui miei canarini...

sabato 7 maggio 2011

Il labirinto della rosa - Titania Hardie

Ed eccoci alla mia ultima lettura "Il labirinto della rosa" di Titania Hardie libro del 2008 edito dalla Piemme. Ma prima di tutto veniamo alla seconda di copertina.

"Per Will, per quando sarà ciò che non è ancora". È questo il messaggio che Diana, in punto di morte, lascia al figlio minore. Tramandata gelosamente per secoli, l'eredità è sempre stata affidata al ramo femminile della famiglia, ma ora la donna, gravemente malata e priva di figlie femmine, non ha scelta. Spetta al giovane e impetuoso Will ricevere il misterioso lascito. Insieme a esso una semplice busta, contenente una chiave d'argento e un antico documento in codice. Mentre in un ospedale londinese Lucy King, malata di cuore, attende il trapianto che potrebbe salvarle la vita, Will inizia a viaggiare per l'Europa, deciso a decifrare il significato di quei versi. Sarà una ricerca che lo unirà a Lucy molto più di quanto i due possano immaginare e che affonda le radici nel passato, perché gli indizi rimandano al XVI secolo e alla figura di John Dee, matematico, alchimista alla corte di Elisabetta I e lontano antenato di Diana. Costui, dopo aver dedicato la maggior parte della vita all'occultismo e alla filosofia ermetica, all'avvicinarsi della fine aveva nascosto nel suo giardino un tesoro mai ritrovato, che si riteneva permettesse addirittura di parlare con gli angeli. Ma l'impresa non sarà priva di pericoli, perché Will non è l'unico a voler comprendere la verità nascosta nel cuore del labirinto della rosa.

Non so se consiglierei la lettura di questo libro se qualcuno me lo chiedesse, di certo ero stato attirato dalla trama posta nella seconda di copertina, ma il libro risulta essere abbastanza anonimo. Le ricerche fatte dall'autrice per scrivere il libro sono evidenti dalle numerose spiegazioni fornite attraverso i personaggi ma il libro per lunghi tratti risulta molto pesante, altri autori pur mantenendo le spiegazioni scientifiche, filosfiche e quantaltro risultano decisamente più facili da seguire.
Il libro, se si eccettua i primi capitoli con protagonista Will, parte anche maluccio risultando freddo e anonimo, ecco anonimo sarà un aggettivo che tornerà speso alla mente durante la lettura del libro. Questa prima parte che voleva forse far conoscere i personaggi protagonisti da Alex a Lucy, a Simon e Sian risulta pesantino e vuoto. Si ha deciso risollevamento nella parte centrale dove cominciano indagini e il tutto si ravviva un pò ma è un fuoco di paglia, la terza parte quella finale risulta forse peggio della prima, ricca di disquisizioni filosofiche il che non è un problema in se, il problema è che sono messe in modo da non attirare la lettura, e sono per di più molto ripetitive. Aggiungiamoci che a parte Will e Simon  gli altri personaggi protagonisti sono irritanti come pochi, specie la coppietta Lucy e Alex, e poi è possibile che l'autrice deve farli pensare le stesse cose ogni 10 pagine, tipo la fine di Will l'inizio di Lucy, pensiero non so quante volte ripetuto durante tutto il libro.
Concludendo il libro di certo non è uno di quelli che ti fa restare attaccato incuriosito da cosa accadrà, ma non è nemmeno uno di quelli che getteresti dalla finestra pur di non leggerlo. come ho detto pocanzi si può commentare con una parola, anonimo.

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