martedì 28 dicembre 2010

Limit - Frank Schätzing

Orley Space Station (OSS), 2 agosto 2024. Vic Thorn ha pochi secondi di vita. Stava riparando lo Shuttle che doveva portarlo sulla Luna, quando un braccio meccanico lo ha colpito, scagliandolo nel vuoto. Mentre fluttua verso il buio della morte, Vic comprende che il suo segreto si perderà con lui nello spazio infinito... Isla de las Estrellas, oceano Pacifico, 19 maggio 2025. Il miliardario Julian Orley è un uomo che realizza sogni. È sua l'OSS, una grandiosa stazione spaziale. È suo l'ascensore che la collega alla Terra. Ed è suo il Gaia Hotel, il primo, lussuosissimo albergo costruito sulla Luna, in cui ospiterà alcune persone tra le più ricche e influenti del mondo, per offrire loro un'esperienza unica. Un viaggio che però non è soltanto una mossa propagandistica. Orley è infatti alla ricerca di finanziamenti per il suo progetto più ambizioso: estrarre e trasportare sulla Terra l'elio-3, una fonte di energia pulita e pressoché illimitata che si ricava dalla polvere lunare. Shanghai, Cina, 25 maggio 2025. Ormai da due giorni Chén Hóngb.ng non ha notizie di sua figlia Yoyo. Così si rivolge al detective Owen Jericho, chiedendogli d'indagare con la massima discrezione. Tuttavia quella che sembra una "semplice" scomparsa si rivela ben presto la prima tessera di un mosaico che si estende dall'Estremo Oriente agli Stati Uniti, dall'Europa fino al cuore segreto dell'Africa.

Limit è un libro davvero imponente, non solo per la mole di pagine (1370) ma sopratutto per i notevoli intrecci narrativi. Una storia che come l'autore spesso ci ha abituato ci fornisce numerose nozioni scientifiche, e ci mostra la sua vena ecologica. Una storia a tutto tondo con turismo spaziale, risorse energetiche alternative, noteovoli conponenti psicologiche, specie per Lynn, in un libro avvincente dove non una delle numerose pagine è di troppo. Decisamente un libro da leggere, magari non è al livello de "Il quinto giorno" ma è da leggere.

martedì 30 novembre 2010

Gens Arcana - Cecilia Randall

Firenze, 1478. Valiano de' Nieri è discendente di una delle più antiche e nobili famiglie italiane di Arcani. Essere Arcano significa poter invocare la quinta essentia, il quinto elemento di Natura capace di combinarsi con gli altri quattro - Aria, Acqua, Terra e Fuoco - e di governarli. Il potere arcano è immenso e può determinare le sorti dell'umanità intera: per questo si tramanda solo attraverso il lignaggio del sangue e va protetto e tenuto segreto. Ma Valiano ha rifiutato i suoi poteri e la sua "predestinazione", è fuggito e cerca di vivere normalmente lavorando come apprendista liutaio. Quando però suo padre Bonconte muore in circostanze misteriose e il suo amato fratello Angelo viene rapito, Valiano capisce di non potersi più sottrarre al proprio destino: il machiavellico cugino Folco de' Nieri sta scalando il potere all'interno della famiglia e, pur di realizzare la sua ambizione, è pronto a sfruttare una conoscenza proibita - e Valiano deve fermarlo. Sullo sfondo della magnifica Firenze di Lorenzo de' Medici, le gesta arcane si mescolano a quelle della congiura dei Pazzi in un vortice a cui nulla e nessuno potrà sottrarsi... 

ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER
Cecilia Randall o Randazzo si è veramente superata confezionando un libro fantastico in tutti i sensi. Rispetto a Hyperversum che è un romanzo storico a tutti gli effetti nonostante i modo in cui arrivano nel passato, questo è un fantasy vero e proprio nonostante lo sfondo di una Firenze rinascimentale con tanto di congiura dei Pazzi contro i Medici in sottofondo.
C'è un pò di tutto da elementi fantasy come le forze sovrannaturali degli Arcani e degli Elementali a percorsi formativi dei protagonisti come Valiano che come una sorta di figliol prodigo torna a casa dopo 3 anni per salvare il fratello (molto più potente di lui) dagli intrighi di potere dello zio. Poi Memente l'uomo costretto a condividere il corpo con un Elmentale di Terra con il suo tempo ormai agli sgoccioli,  la piccola ladruncola Selvaggia che  ricomincia fidarsi degli amici. Tutto il libro è confezionato in modo tale da non farti più staccare gli occhi dal libro, non una delle oltre 600 pagine è di troppo, nessuna ripetizione, tutto scorre adrenalinico e avvincente. Posso affermare che è meglio di Hyperversum, perlomeno del primo visto che solo il primo ho letto. La Randall scrive veramente bene.

giovedì 25 novembre 2010

La torre del tempo - Sergej Luk'janenko

Tutto ha inizio in una giornata qualunque. Kirill Maksimov torna a casa dopo il lavoro, ma nel suo appartamento vive un'altra persona. L'arredamento è diverso, i vicini non si ricordano di lui, persino il suo cane non lo riconosce. Ed è solo l'inizio: i suoi genitori dicono di non avere un figlio, i suoi documenti svaniscono nel nulla, gli amici lo hanno dimenticato. Kirill si ritrova senza identità, in balia di qualcuno - o qualcosa -che sta cercando di cancellarlo da questo mondo... Una telefonata lo guida all'interno di una torre idrica abbandonata, dove ci sono cinque porte. Lui riesce ad aprirne soltanto una, che lo conduce in una città dall'aspetto preindustriale, con carrozze e lampioni a petrolio. Cosa sta succedendo? Perché lo hanno portato in quella torre che sembra affacciarsi su mondi diversi? E dove conducono le altre porte?


Tutto inizia con uno dei classici incubi, nessuno che riconosce Kirill nemmeno i suoi famigliari, e finisce in questa torre dove ci sono cinque porte su diversi mondi dove lui dovrà fare una sorta di dognaniere tra i vari mondi, che sono molto più di cinque.
L'utore abbandona la Mosca gotica della serie dei guardiani per offrirci una Mosca classica, in un fantasy particolare, con cospirazioni intrighi e mondi paralleli. Sergej Luk'janenko non ha perso il suo tocco  la una scrittura fluida confezionao un libro di grande livello, magari non è al livello dei guardiani ma poco ci manca.
l'unica pecca è che si dovrà aspettare chissà quanto tempo per la seconda parte del libro.

lunedì 22 novembre 2010

Il nostro tragico universo - Scarlett Thomas

Si può sfuggire allo scorrere del tempo, come scrive l'autore di La scienza di vivere per sempre? Esiste una connessione profonda tra la presenza di uno strano essere a Dartmoor, una nave in bottiglia, il tracciato di un ricamo all'uncinetto che rappresenta il mondo intero e le fate di Cottingley? Tra una recensione da consegnare e un libro da scrivere, Meg Carpenter non se la passava né troppo bene né troppo male. Aveva un ragazzo che era il classico inetto, certo. Arrivare alla fine del mese non era proprio una passeggiata, certo. E i libri erano tutta la sua vita, si potrebbe dire. Almeno fino a quando, tra le pagine di un testo di pseudoscienza, Meg non ha cominciato a guardare il suo tragico universo con occhi diversi. Tra psicologia e tarocchi, enigmi buddisti e teoremi di fisica, antiche cosmologie e leggende fatate, Meg si è messa alla ricerca delle risposte definitive a tutte le domande sul senso della vita e su come le relazioni nascano, crescano e poi, miseramente, muoiano. 

Che si può dire di Scarlett Thomas se non che è una scrittrice che tratta temi particolari abbinando un ottimo stile. Io ho odiato PopCo per l'incessante propaganda provegan durata tutto il libro e ho apprezzato MrY con le sue idee particolari, ancora non ho letto l'isola dei segreti ma ho intenzione di farlo al più presto.
Le tematiche che affronta l'autrice in questo libro sono particolari, voglio dire più particolari del solito, come le teorie sulla vita alla fine dell'universo, E strano a dirsi questa volta ha solo vagamente accennato all'omeopatia e al veganismo a lei tanto cari, ma non si è fatta di certo mancare le sue nozioni di metafisica, che forse sono un pò eccessive.
La protagonista Meg Carpenter  è una scrittrice che per campare scrive romanzi dozzinali, scrive recensioni di libri per un giornale, insegna come scrivere un libro e vuole scrivere un libro vero. Tutte queste particolarità mi fanno pensare che la Thomas ci abbia messo molto di se stessa nel libro, visto che insegna scrittura creativa, recensiche per giornali,  ovviamente è una scrittrice, e come la sua protagonista ha scritto un libro su una scrittrice. Un libro abbastanza enigmatico che lancia anche quelche frecciatina al mondo dell'editoria e sui ghostwriter. Direi il miglior libro della Thomas.

sabato 20 novembre 2010

La principessa di ghiaccio - Camilla Läckberg

Erica Falck è tornata nella casa dei genitori a Fjällbacka, incantevole località turistica sulla costa occidentale della Svezia che, come sempre d'inverno, sembra immersa nella quiete più assoluta. Ma il ritrovamento del corpo di Alexandra, l'amica d'infanzia, in una vasca di ghiaccio riapre una misteriosa vicenda che aveva profondamente turbato il piccolo paese dell'arcipelago molti anni prima. Erica è convinta che non si tratti di suicidio, e in coppia con il poliziotto Patrik Hedström cerca di scoprire cosa si nasconde dietro la morte di una persona che credeva di conoscere. A trentacinque anni, con la sensazione di non sapere bene cosa volere nella vita ma stimolata da un nuovo amore, approfitta del suo status di scrittrice per smascherare menzogne e segreti di una comunità dove l'apparenza conta più di ogni cosa.

Dobbiamo ringraziare il successo della Trilogia Millennium per aver inaugurato una nuova moda nordica di thriller, senza forse non avremmo potuto mai leggere questo piccolo gioiello. Una storia dall'incredibile intreccio narrativo e da una notevole dote di suspence, e scritto molto bene (al contrario dei libri di Stieg Larson che son scritti malissimo). I personaggi sono veramente vivi, a partire da Erica e Patrick, per passare a tutti gli altri tra vittime di ogni genere e colpevoli di ogni tipo.
Si tratta temi id ogni genere, dall'omicidio, alla pedofilia, alla violenza domestica, difficoltà tra rapporti tra sorelle, a uomini soggiogati dalle proprie mogli e viceversa, e tutto trattato in modo da essere in linea con la storia principale.
Un grande libro, e ora attendiamo il secondo capitolo che dovrebbe uscire adesso per Natale, sperando che vengano tradotti tutti i libri della serie.

domenica 14 novembre 2010

Confessioni di un ribelle irlandese - Brendan Behan

Drammaturgo di successo, scandaloso protagonista delle cronache letterarie, militante dell'Ira, leggendario bevitore e famoso cantastorie, Brendan Behan possedeva secondo Flann O'Brien "il cuore più grande che abbia battuto in Irlanda negli ultimi quarant'anni". Queste sue "Confessioni" costituiscono una picaresca autobiografia, infarcita di ogni sorta di digressioni, aneddoti, spacconate e rocambolesche avventure, il tutto innaffiato dall'immancabile "pinta di scura" e condito di ballate popolari e canzoni patriottiche. Tra pub e prigioni, cimiteri e bordelli, l'irrefrenabile Behan combatte una sua personalissima battaglia per la giustizia, non indietreggiando di fronte a nessuna sfida pur di rimanere fedele ai suoi ideali e mantenere alto il tasso alcolico. Dall'amata Dublino si sposta in lungo e in largo per l'Irlanda, fa frequenti viaggi clandestini in Inghilterra (dove è persona non gradita) e appena può corre a Parigi. Nelle sue pagine i ricordi si susseguono per improvvise associazioni mentali nello stile del racconto orale. Nasce cosi un libro di verso da ogni altro, di straordinaria vitalità ed esilarante inventiva, in cui la lotta per la libertà irlandese e gli esistenzialisti francesi vanno a braccetto con i più impenitenti e spudorati bevitori.

Autobiografia particolare di un uomo membro dell'IRA, imbianchino, bevitore professionista e scrittore. Un'autobiografia molto ben scritta e tradotta, che rispetto alle canoniche biografie, sembra più un flusso di idee a ruota libera, che spaziono tra il suo presente e passato e quello dei suoi interlocutori, probabilmente grazie al fatto che il libro è stato prima registrato su nastro  poi trasferito su carta.
Brendan Behan mette in mostra tutto il suo essere ironico, e tutta la sua personalità, tra carceri, bevute e quantaltro.
Un libro scanzonato che merita decisamente di esser letto.

venerdì 5 novembre 2010

Le nove vite di Dewey - Vicki Myron & Bret Witter

La vita riserva sempre sorprese meravigliose: Vicki Myron l'ha scoperto tanti anni fa, in una gelida mattina d'inverno. Quel giorno, infatti, il destino ha messo sulla sua strada - o meglio, nella cassetta per la restituzione dei libri della biblioteca di Spencer, Iowa - un gattino semicongelato e lei se ne è immediatamente innamorata. Da quel momento, per diciannove anni, Dewey è stato il suo migliore amico, il suo compagno di viaggio, la sua anima gemella ed è diventato parte integrante della comunità. Perché quella buffa palla di pelo rosso ha sempre avuto la straordinaria capacità di donare amore incondizionato a chiunque ne avesse bisogno, con spontaneità e semplicità. Tanto che, in breve tempo, le sue gesta hanno superato gli stretti confini dell'Iowa per toccare il cuore di milioni di persone. Anche ora che non c'è più, Dewey continua a esercitare la propria magia. I suoi fan in tutto il mondo hanno seguito la sua lezione di generosità, dolcezza e dedizione e hanno sentito il bisogno di condividere con Vicki le loro esperienze. Così lei ha scoperto l'esistenza di tanti altri gattini speciali, e di altrettante storie toccanti e uniche. Questo volume raccoglie nove di queste storie, le più tenere e appassionanti. Due di esse svelano episodi inediti della vita di Dewey, mentre le altre hanno per protagonisti i nuovi amici di Vicki, a due e a quattro zampe. 

Forse, anzi sicuramente questo libro non è ai livelli del predecessore Io e Dewey ma di certo anche questo risulta molto commovente, ispirati da Dewey molte persone si sono rivolte a Vicki per raccontare la loro storia e di come uno o più gatti li abbiano aiutati in diversi  momenti difficili della loro vita, e qua ci sono 8 racconti di questi, racconti commoventi, ma anche se quallo che personalmente mi ha toccato di più sia stato il nono, di nuovo incentrato su Vicki e sul suo incontro con il futuro marito, ognuno nel suo aiutato da un gatto in momenti difficili della propria vita Dewey per Vicky e Rusty per Glenn, in una sorta di ultimo lascito dopo la sua morte Dewey è riuscito ad aiutare la sua padrona a riprendersi dalla morte del suo fedele micio.
Un libro che chi ha amato Io e Dewey non può non leggere.


Voto7

domenica 31 ottobre 2010

Il club delle ricette segrete - Andrea Israel e Nancy Garfinkel

La cucina è invasa dal profumo del caramello e delle mandorle tostate. Val e Lilly ce l'hanno quasi fatta. Basta aggiungere l'ultimo ingrediente, raro e segreto, ed ecco che i cioccolatini sono pronti, perfetti per addolcire un primo appuntamento, stuzzicare un bacio o suggellare un'amicizia. Proprio come quella tra Val e Lilly, amiche per la pelle fin da bambine, eppure così diverse. La prima, seria e timida, da sempre soffocata da una famiglia opprimente, e la seconda, estroversa e sicura di sé, che vive all'ombra di una madre bellissima e di un padre distante. Opposte, ma unite dalla comune passione per la cucina, che le accompagna sin dalla nascita della loro amicizia. Ma c'è un segreto di cui nessuna delle due è a conoscenza. Una menzogna insopportabile che aleggia inconfessata tra le loro famiglie e con il tempo si farà sempre più insostenibile, fino a dividerle per sempre, imprigionandole in un silenzio duro come la pietra. Ma adesso forse qualcosa può essere salvato. Recuperare è ancora possibile. Per farlo, Val e Lilly devono mettersi di nuovo alla prova. Devono trovare la ricetta mancante, scoprire la verità su ciò che le ha divise così a lungo. E decidere se potrà rovinare per sempre la loro amicizia o farla rinascere. Stampato in proprio dalle autrici, il romanzo ha raccolto un grande successo grazie al passaparola tra i lettori. Una storia di amicizia e tradimento, forza e speranza, menzogna e redenzione che sancisce il potere eterno della magia del cibo e dell'amore. 


Ci sono molti alti  bassi in questo libro, decisamente la cose migliori sono coperina  titolo ma non è da buttare, e risente negativamente da come è stato scritto, se veniva scritto come l'incipt ufficiale qua sopra sarebbe stato un gran libro. Il lungo comuinacare delle due amiche tramite lettera ed email nel corso dei decenni alla lunga risulta fastidioso, mica tutti sono Bran Stoker con Dracula, mentre interessante è l'inserire una ricetta per ogni evento delle due ragazze. Il rapporto tra le due amiche nel corso dei decenni è abbastanza interessantedempatico, ma non so il libro non mi convince non solo per come è scritto, magari avrebbe avuto un suo perchè se la storia delle ragazze e le ricette fossero state inserite in due libri separati, ma cosi  non convince, siamo lontani dai fasti de "La scuola degli ingredienti segreti"

Voto 6,5
Data fine lettura 30ottobre 2010

venerdì 29 ottobre 2010

Il suggeritore - Donato Carrisi

Questo libro non è solo un thriller scritto da un autore italiano agli esordi, che si confronta con un genere finora appannaggio dei grandi autori americani, reinventando le regole del gioco. È una storia che esplora la zona grigia fra il bene e il male fino a cogliere l'ultimo segreto, il minimo sussurro. Qualcosa di sconvolgente è successo, qualcosa che richiede tutta l'abilità degli agenti della Squadra Speciale guidata dal criminologo Goran Gavila. Il loro è un nemico che sa assumere molte sembianze, che li mette costantemente alla prova in un'indagine in cui ogni male svelato porta con sé un messaggio. Ma, soprattutto, li costringe ad affacciarsi nel buio che ciascuno si porta dentro. È un gioco di incubi abilmente celati, una continua sfida. Sarà con l'arrivo di Mila Vasquez, un'investigatrice specializzata nella caccia alle persone scomparse, che gli inganni sembreranno cadere uno dopo l'altro, grazie anche al legame speciale che comincia a formarsi fra lei e il dottor Gavila. Ma un disegno oscuro è in atto, e ogni volta che la Squadra sembra riuscire a dare un nome al male, ne scopre un altro ancora più profondo... 

ATTENZIONE DI SEGUITO SPOILER
Finalmente ho letto questo "caso letterario". Le  prime pagine ricordano pò una brutta copia di CSI con il criminologo e la sua squadra che cerca di trovare il serial killer e  l'ultima bambina, ma poi il libro ingrana, tutte le trame e sottotrame si intrecciano alla perfezione non creando alcuna incongruenza, anzi tutto è collegato. Molto interessanti i risvolti sui serial killer, che denotano il fatto che l'autore ha studiato criminologia e scienze del comportamento. Il ritmo è adrenalinico, con notevoli colpi di scena, forse pure troppi.
Molto interessante il fatto che il serial killer usasse gli altri per i suoi crimini, il sussurratore (o suggeritore), entrando nella psiche di persone fragili per un suo piano che andava avanti da decenni.
E oltre tutto questo è scritto molto bene, e la poliziotta Mia nonostante non riesca a provare empatia, ti fa provare empatia per lei


Voto 8
Data fine lettura 29 ottobre 2010

mercoledì 27 ottobre 2010

I libri di Luca - Mikkel Birkegaard

Nel cuore di Copenaghen, c'è una libreria antiquaria con un curioso nome italiano: I libri di Luca. Quando il proprietario, Luca Campelli, muore di morte improvvisa e violenta, il negozio passa al figlio Jon, un promettente avvocato che da anni non aveva più contatti col padre. Nello scantinato della libreria, dopo il funerale, Jon apprende dal vecchio commesso Iversen un segreto: Luca era stato a capo di una Società Bibliofila e dei cosiddetti Lectores, persone dotate del particolare potere di influenzare gli altri mediante la lettura. Un giorno il negozio subisce un attentato incendiario: nella morte di Luca c'entra forse la lotta di potere all'interno della Società Bibliofila? Il compito di Jon sarà quello di venire a capo del mistero. C'è un traditore fra i Lectores? C'è qualcuno che vuole acquisire i loro eccezionali poteri? Un thriller dal ritmo serrato in cui, insieme al protagonista, il lettore potrà scoprire quante sorprese si nascondono tra le pagine di un libro. Perché ci sono libri che possono cambiare davvero la vita. 

Mamma mia che libro,  lo ho letto praticamente tutto in una tirata, pazzesco manco ci fosse stato un recettore a invogliarmi (battuta che capirà solo chi ha letto il libro XD). Idea originale, scorrevole come pochi, avvincente, come opera prima dire che prorpio non c'è male, oserei definirlo un capolavoro. Lo consiglio a tutti

Sentiremo ancora parlare di questo autore danese.

L'apprendista di Venezia - Elle Newmark

Venezia, Anno Domini 1498: un giovane ladruncolo ruba una melagrana al mercato di Rialto. Amato Ferrero, lo chef del doge, lo coglie in fallo ed è conquistato dall'eleganza del gesto: il furto di una melagrana, non di "pane muffito con cui riempirsi la bocca senza pensare". Per questo, invece di denunciarlo, decide di prenderlo con sé come apprendista. È l'inizio di una nuova e sorprendente vita per Luciano, che entra dalla porta di servizio nel mondo sfarzoso e spietato dell'oligarchia veneziana. La città è in subbuglio per via di un libro misterioso e potente, che tutti cercano anche se nessuno sa che cosa contenga. Lo vuole con disperazione il doge, per avere la formula dell'immortalità e guarire dal mal francese. Lo ricerca il papa, Alessandro VI, per accrescere il suo già smisurato potere sotto il manto della lotta all'eresia. E lo vorrebbe pure Luciano, per conquistare la bella Francesca con l'aiuto di un elisir d'amore. Intanto, mentre alla tavola del doge si alternano potenti, dotti e maneggioni, nelle cucine della Serenissima, tra spezie dai poteri insospettati, ortaggi sconosciuti e carni esotiche, Luciano viene a poco a poco pervaso dalla straordinaria filosofia dei sapori che anima il suo maestro. Perché Amato Ferrero non è soltanto un bravissimo chef: nasconde un sapere vasto e segreto, forse anche proibito e pericoloso, da difendere e tramandare a tutti i costi... 

Mi era stato molto difficile giudicare questo libro, i personaggi sono veramente reali e pieni di sfaccettature, ma la Venezia di fine quattrocento è praticamente ignorata, mentre la parte culinaria della storia fa venire l'acquolina in bocca. Purtroppo per tutto il libro si ha la sensazione che manchi qualcosa, non c'è un minimo di phatos nessuna colpo di scena, troppo lineare, si aspetta per tutta la lettura che succeda qualcosa che non accadrà mai. Si accenna a numerose cose che non verranno mai approfondite.

martedì 26 ottobre 2010

L'ipnotista - Lars Kepler

Si chiama Erik Maria Bark ed era l'ipnotista più famoso di Svezia. Poi qualcosa è andato storto e la sua vita è stata a un passo dal crollo. Ha promesso pubblicamente di non praticare mai più l'ipnosi e per dieci anni ha mantenuto quella promessa. Fino a oggi. Oggi è l'8 dicembre, è una notte assediata dalla neve ed è lo squillo del telefono a svegliarlo di colpo. A chiamarlo è Joona Linna, un commissario della polizia criminale con l'accento finlandese. C'è un paziente che ha bisogno di lui. È un ragazzo di nome Josef Ek che ha appena assistito al massacro della sua famiglia: la mamma e la sorellina sono state accoltellate davanti ai suoi occhi, e lui stesso è stato ritrovato in un lago di sangue, vivo per miracolo. Josef è ricoverato in grave stato di choc, non comunica con il mondo esterno. Ma è il solo testimone dell'accaduto e bisogna interrogarlo ora. Perché l'assassino vuole terminare l'opera uccidendo la sorella maggiore di Josef, scomparsa misteriosamente. C'è solo un modo per ottenere qualche indizio: ipnotizzare Josef subito. Mentre attraversa in auto una Stoccolma che non è mai stata così buia e gelida, Erik sa già che infrangerà la sua promessa. Accetterà di ipnotizzare Josef. Perché, dentro di sé, sa di averne bisogno. Sa quanto gli è mancato il suo lavoro. Sa che l'ipnosi funziona. Quello che l'ipnotista non sa è che la verità rivelata dal ragazzo sotto ipnosi cambierà per sempre la sua vita. Quello che non sa è che suo figlio sta per essere rapito... 

ATTENZIONE SPOILER

Diciamo che il libro non è proprio entusiasmante, parte veramente male, ma almeno il finale ha un suo perchè.
Il libro scorre freddino, non catturando, anzi in certi tratti pure annoia, certamente neirecenti thriller di ambito mentale è sicuramente meglio La psichiatra. 
Non so neanche dire il perchè non mi entusiasmi tanto, è scritto bene, la storia in teoria doveva essere intrigante, ma c'è un qualcosa di non ben definito che non mi convince.
L'inizio è  deludente, dove l'unica cosa degna di nota sono le ambientazioni, molte sottotrame restano incompiute (Eva Braun, Maja, Aida ma anche il giovane serial killer e sua sorella), e per di più gia a metà libro si intuisce chi sia la colpevole. Decisamente meglio la seconda parte, cha tiene alta la tensione, quello cheh o maggiormente apprezzato è il finale, dove si scopre la congiura della colpevole e il ritorvamento del figlio, e diciamo in parte il racconto di dieci anni prima quando Erik smise di praticare e il perchè. La sufficienza la raggiunge ma non di più.


Voto 6-
Data fine lettura 26 ottobre 2010

domenica 24 ottobre 2010

Lasciami entrare - John Ajvide Lindqvist

A Blackeberg, quartiere degradato alla periferia ovest di Stoccolma, il ritrovamento del cadavere completamente dissanguato di un ragazzo segna l'inizio di una lunga scia di morte. Sembrerebbe trattarsi di omicidi rituali, ma anche c'è anche chi pensa all'opera di un serial killer. Mentre nel quartiere si diffonde la paura, il dodicenne Oskar, affascinato dalle imprese dell'assassino, gioisce segretamente sperando che sia finalmente giunta l'ora della rivalsa nei confronti dei bulletti che ogni giorno lo tormentano a scuola. Ma non è l'unica novità nella sua vita, perché Oskar ha finalmente un'amica, una coetanea che si è appena trasferita nel quartiere. Presto i due ragazzini diventano più che semplici amici. Ma c'è qualcosa di strano in Eli, dal viso smunto, i capelli scuri e i grandi occhi. Emana uno strano odore, non ha mai freddo, se salta sembra volare e, soprattutto, esce di casa soltanto la notte... "Lasciami entrare" è una tenera e crudele storia d'amore, vendetta e vampiri, un racconto fantastico e commovente sul dolore dell'infanzia e la forza dell'amicizia, dove sangue e orrore devono piegarsi alla potenza dell'amore e alla voglia di vivere.

Un libro abbastanza crudo, ma anche profondo che parla di emarginazione, povertà, degradazione ma anche di amicizia e amore. lo ho preso dover esser rimasto estasiato dal film tratto. Sostanzialmente è abbastanza fedele al libro anche se nel film alcune cose non vengono accennate, mi riferisco al fatto del misterioso uomo che sta con Elin e che Oskar crede sia suo padre, alla asessualità di Elin. Un libro, amaro scritto abbastanza bene, ma che diciamolo non è un capolavoro ma poco ci manca.

La biblioteca dei morti - Glenn Cooper

Questo romanzo comincia nel dicembre 782 in un'abbazia sull'isola di Vectis (Inghilterra), quando il piccolo Octavus, accolto dai monaci per pietà, prende una pergamena e inizia a scrivere un'interminabile serie di nomi affiancati da numeri. Un elenco enigmatico e inquietante. Questo romanzo comincia il 12 febbraio 1947, a Londra, quando Winston Churchill prende una decisione che peserà sulla sua coscienza sino alla fine dei suoi giorni. Una decisione atroce ma necessaria. Questo romanzo comincia il 10 luglio 1947, a Washington, quando Harry Truman, il presidente della prima bomba atomica, scopre un segreto che, se divulgato, scatenerebbe il panico nel mondo intero. Un segreto lontano e vicinissimo. Questo romanzo comincia il 21 maggio 2009, a New York, quando il giovane banchiere David Swisher riceve una cartolina su cui ci sono una bara e la data di quel giorno. Poco dopo, muore. E la stessa cosa succede ad altre cinque persone. Un destino crudele e imprevedibile. "Questo romanzo è cominciato e forse tutti noi ci siamo dentro, anche se non lo sappiamo. Perché non esiste nulla di casuale. Perché la nostra strada è segnata. Perché il destino è scritto. Nella Biblioteca dei Morti.

Geniale. Finalmente qualcosa di nuovo, una storia che segue tr linee narrative senza risultare caotica, anche se le prime pagine devi capire un pò il meccanismo. Lo ho divorato in un giorno non riuscivo a staccarmene, e quando è finito ne volevo ancora. 

La lettrice bugiarda - Brunonia Barry

È estate e l'oceano ruggisce al largo della città di Salem. Towner Whitney è tornata dove tutto è cominciato. La grande casa segnata dalla salsedine è avvolta dal silenzio. Eppure a Towner sembra ancora di vedere la sua gemella Lindley mentre, con lei, ride e legge il futuro secondo un'antica arte trasmessa di madre in figlia tra le strane donne della famiglia Whitney. Towner era fuggita da tutto ciò, prigioniera del senso di colpa e della follia. Perché l'ultima volta che aveva previsto il futuro, Lindley era morta. Quindici anni dopo, la scomparsa dell'amata zia Eva la costringe a fare ritorno. Per ritrovarla, Towner non ha altra scelta: deve affrontare il segreto che la lega indissolubilmente a Lindley. Un segreto che affonda le radici in un passato inconfessabile che molti, nel clan Whitney e nella chiusa comunità di Salem, hanno cercato di rimuovere. Dalla madre di Towner, May, una donna dura e solitaria, che vive su un'isola sperduta, alla fragile Emma, marchiata da una ferita indelebile, fino a Cal, un ambiguo predicatore. Quando il corpo di Eva viene restituito dalle onde e un'altra ragazza scompare, Towner capisce di essere precipitata di nuovo nell'incubo di quella calda estate di quindici anni prima. Circondata dalle chiacchiere e dai sospetti, non può fare affidamento che su sé stessa. È questa l'eredità che Eva le ha lasciato: scrutare il futuro e distinguere vero e falso, odio e amore, realtà e sogno. Solo allora il velo che offusca il suo destino si solleverà. 

Splendido. Ho letto le prime pagine prima grazie a una promozione ibs e subito acquistato grazie alla stessa e subito colpito dal libro. Posso dire che nulla mi aveva preparato ad un'opera di cosi alto livello. Uno stile di scrittura che cattura, come la storia raccontata. Un'eroina debole e forte allo stesso tempo, sullo sfondo una Salem degli anni 90 con i fantasmi della vecchia caccia alle streghe istigati da dei fanatici religiosi. La divinazione su del pizzo è veramente qualcosa di nuovo, e di come venga usata in questo caso dalla protagonista, geniale la sua storia dei ricordi delle violenze della gemella e della madre, ed il finale poi è superlativo.

La bambina che salvava i libri - Markus Zusak

Fu a nove anni che Liesel iniziò la sua brillante carriera di ladra. Certo, aveva fame e rubava mele, ma quello a cui teneva veramente erano i libri, e più che rubarli li salvava. Il primo fu quello caduto nella neve accanto alla tomba dove era stato appena seppellito il suo fratellino. Stavano andando a Molching, vicino a Monaco, dove li aspettavano i loro genitori adottivi. Il secondo, invece, lo sottrasse al fuoco di uno dei tanti roghi accesi dai nazisti. A loro piaceva bruciare tutto: case, negozi, sinagoghe, persone... Piano piano, con il tempo ne raccolse una quindicina, e quando affidò la propria storia alla carta si domandò quando esattamente la parola scritta avesse incominciato a significare non solamente qualcosa, ma tutto. Accadde forse quando vide per la prima volta la libreria della moglie del sindaco, un'intera stanza ricolma di volumi? Quando arrivò nella sua via Max Vandenburg, ex pugile ma ancora lottatore, portandosi dietro il "Mein Kampf" e infinite sofferenze? Quando iniziò a leggere per gli altri nei rifugi antiaerei? Quando s'infilò in una colonna di ebrei in marcia verso Dachau? Ma forse queste erano domande oziose, e ciò che realmente importava era la catena di pagine che univa tante persone etichettate come ebree, sovversive o ariane, e invece erano solo poveri esseri legati da spettri, silenzi e segreti. 

Che libro stupendo, anche se come titolo sarebbe stato più indicato La bambina che rubava i libri, e difatti il titolo originale era "The Book Thief" ovvero La ladra di libri.
E' una storia stupenda commovente e cruda, con una narratrice d'eccezione, La morte, una morte che è fin troppo umana, sensibile alla storie delle anime che raccoglie, e che si lamenta del troppo lavoro causato dalla seconda guerra mondiale. I protagonisti ti rimangono addosso non puoi non affezionarti alla storia di Liesel ma anche del suo padre adottivo Hans dell'ebreo Max.Tutti i personaggi di contorno hanno un certo non so che che li rendono reali, ma soprattutto Liesel prende vita propria. Un racconto commovente di un bambina nelle Germania nazista vista dall'interno che ti entra dentro crudo e diretto.

Duecentosei ossa - Kathy Reichs

Tempe Brennan sente il cuore pulsare al ritmo della paura. È prigioniera e non sa perché: qualcuno l'ha rinchiusa in un sotterraneo, insieme a mucchi di resti umani. Proprio lei, che di mestiere legge nelle ossa dei morti la storia delle persone. Confusa e incredula, con le mani e i piedi legati, Tempe non riesce a immaginare cosa possa esserle accaduto. Finché, lentamente, comincia a ricordare... Una telefonata anonima che l'accusa di aver insabbiato la verità sull'omicidio di un'ereditiera - un'inchiesta chiusa da tempo, che qualcuno ha voluto portare alla ribalta. Poi un nuovo caso, tre cadaveri ritrovati nei boschi attorno a Montreal, tutte donne anziane, tutte massacrate con inaudita ferocia, e i grossolani errori che la dottoressa Brennan avrebbe commesso nell'analisi dei loro corpi. Errori inspiegabili per una professionista come lei, cui ogni volta ha rimediato una nuova, ambiziosa collega, l'anatomopatologa Marie-Andréa Briel. Così, sola nella sua prigione, Tempe ricompone il puzzle: questa volta è lei il bersaglio, e solo lei può trovare il modo di liberarsi e capire chi l'ha voluta fuori dai giochi e perché. 

Devo dire che son partito prevenuto per questo libro, non avendo mai letto nulla della Reichs me la avevano paragonata a Patricia Cornwell e la sua Tempe Brennan a Kay Scarpetta. La cosa per il mio punto di vista non era positiva, due volte ho provato a leggere la Cornwell e sono state le uniche due volte che ho abbandonato la lettura. Duecentosei ossa mi ha stupito positivamente, certo non è propriamente il mio genere ma di certo la Reichs scrive molto meglio della Cornwell, e il libro risulta molto scorrevole e piacevole da leggere. L'unico appunto sta che prima di metà libro avevo già l'idea di chi fosse la colpevole dei tentativi di incastrare la Tempe e la sparizione delle ossa delle dita ho subito capito che era sta la Briel.

Un giorno della mia vita - Bobby Sands

Bobby Sands, esponente di spicco nelle fila dell'Ira, viene più volte incarcerato. Condannato a 14 anni di carcere, con altri compagni, malgrado l'assenza di prove a carico, comincia una serie di scioperi della fame sino all'ultimo, iniziato il 1° marzo 1981, che lo porterà alla morte. Durante i primi diciassette giorni del suo ultimo sciopero della fame comincia a tenere un diario e scrive quotidianamente usando un refil di penna biro e dei pezzetti di carta igienica. Ogni singolo segmento del diario viene fatto uscire dal carcere firmato con lo pseudonimo "Marcella". Il libro che ne deriva è una impietosa testimonianza sulla vita dentro il carcere, una dolorosa riflessione sulla lotta in corso e una professione di speranza.

Diciamo che il libro è diviso in 4 parti, prima la breve prefazione di Sean MacBride , poi Bobby Sands che fa un racconto dettagliato di una sua giornata nel carcere di Long Kesh tra torture sia fisiche che psicologiche, poi una sorta di suo diaro per i suoi primi 17 giorni di sciopero della fame, e per finire viene inserita una cronologia dei fatti (proteste, scioperi, uccisioni e via dicendo) della questione nordirlandese.
Diciamo che il pezzo migliore è la sua giornata tipo, dove spiega tutti i soprusi subiti da lui e da tutti i detenuti del blocco H, una testimoniaza convolgente. La parte del diaro pone solo accenni ai vari giorni, mentre la cronologi risulta un pò freddina, dopotutto è solo un mero insieme di date .
Comunque un libro da leggere assolutamente, crudo e coivolgente

Glennkill - Leonie Swann

Quando George Glenn, un pastore, viene trovato esanime con una vanga conficcata nel petto, nel villaggio nessuno sembra particolarmente interessato a scoprire l'assassino di quest'uomo poco amato. Toccherà allora al suo gregge, e in particolare a Ms. Maple indagare sulla sua morte. Quando le pecore credono di aver finalmente scoperto il colpevole e tentano in ogni modo di comunicare agli umani l'esito della loro indagine, ad attenderle ci sarà una scoperta scioccante... 

Particolare. Beh di certo non è l'indagine il pezzo forte del libro, ma lo è il fatto che tutto si vede dal punto di vista delle pecore, e di cosa pensano delle indagini e dei greggi di uomini. Miss Maple la pecora che gestisce le indagini mi pare evidente che sia un omaggio a Miss Marple di Agatha Christe, come pure Othello guarda caso un montone nero mi sempra una citazione Shakespeariana, Comunque un libro simpatico.

sabato 23 ottobre 2010

L' epopea di Amergin: il bardo gaelico che conquistò l'Irlanda - Morgan Llywelyn

La nascita dell'Irlanda raccontata dal Bardo Amergin, dalla partenza dall'Ibernia (Spagna), più precisamente dalla Galizia per raggiungere Ierne (Irlanda) dove trovano la tribù celtica pregaelica dei Túatha Dé Danann

Come scrive questa donna non scrive nessuno, ti cattura fin dalle prime pagine portandoti dentro al libro, qua racconta dell'avvento dei Gael in Irlanda partendo dalla Galizia dove ormai la tribù è troppo numerosa per riuscire a sopravvivere in quel piccolo insediamento. E dal'altra parte parla degli ultimi giorni del popolo dei Túatha Dé Danann considerati al pari degli Dei prima di divenire incorperei e divenire tutt'uno con Erin. Le premesse e le cause del viaggio dei Milesiani verso la nuova terra, il viaggio stesso e la conquista, vista da Amergin i suoi fratelli. Stupendo al pari degli altri suoi libri.

Diario d'Irlanda - Heinrich Böll

Pubblicato nel 1957 per la prima volta Diario D'rlanda parla di un soggiorno irlandese per lo scrittore tedesco, in una serie di aneddoti visssuti in uno dei suoi viaggi irlandesi con la famiglia, descive più che l'Irlanda, gli irlandesi tra emigranti chiese cinema e alcol.

Brevi racconti ma pieni di intensa poesia, raccontata in maniera semplice ma che ti catapulta in Irlanda tra i suoi abitanti. Poche pagine ma intense. Consigliato.

Voto 7,5
Data fine lettura 23 settembre 2009
Trovate una discussione nel forum http://scoziaeirlanda.forumfree.it/?t=42934898

La mia Irlanda Un sogno lungo sei mesi - Francesca Barzanti

Il divertente e ironico viaggio alla volta dell’Irlanda di Francesca, una delle tante studentesse-Erasmus che, decisa a dare una svolta alla sua vita, si ritrova catapultata in un’altra realtà fatta di paesaggi magici, di personaggi insoliti, di decine di nuovi amici, di tanti pub, troppe birre e di un cielo basso e coinvolgente che rende ogni giorno sempre più speciale. Il tutto in compagnia di un personaggio stravagante il quale saprà far capire a Francesca che “oltre la vita di sempre, quella che ci sembra l’unica e immutabile, esiste un mondo inesplorato che aspetta solo il nostro arrivo per esploderci intorno allargandoci mente e cuore...”
Libro per tutti. In particolare per un pubblico giovane e per chi vuol conoscere “da dentro” l'Irlanda. 


Scoperto per caso questo libro che parla di una delle tante studentesse che partono per i viaggi studio dell'Erasmus, sei mesi a Cork che le cambieranno la vita, dapprima timorosa per il viaggio, per poi scoprire che il posto dove si sente più a casa e l'Irlanda con tutti gli amici nuovi, italiani, irlandesi, tedeschi francesi finlandesi e via dicendo studenti Ersmus come lei con cui si lega particolarmente. Tra sbronze e feste con cadenza giornaliera, giri per l'isola di smeraldo, e l'affetto che prova per i suoi compagni di avventura, un libro che sebbene parli relativamente dell'Irlanda parlando più prettamente dei rapporti con gli altri studenti trasuda atmosfera irlandese dai tutti i pori. Veramente bellissimo questa sorta di diario di viaggio.

Il sapore dei semi di mela - Katharina Hagena

Bootshaven, lontano nord della Germania. L'odore di mele è intenso e pungente e avvolge la vecchia casa e il giardino. Basta quel profumo e Iris, bibliotecaria di Friburgo, di colpo torna bambina. Sono passati anni, ma tutto è rimasto come allora: la casa avvolta dal fitto fogliame, i ribes bianchi, i tappeti di non-ti-scordar-di-me sepolti dalle erbacce. Un giardino quasi incantato, dominato dal vecchio albero di melo, sotto i cui rami le donne della famiglia Lünschen hanno trovato l'amore, l'amicizia, ma anche la morte. Come Rosmarie, l'amata cugina di Iris, morta ad appena quindici anni. Una fine misteriosa, cui nessuno ha mai saputo dare una spiegazione. Ma adesso è venuto il momento di occuparsi della casa. Per farlo deve imparare a conoscere veramente le donne della sua famiglia e i segreti che custodiscono. Come Inga, venuta al mondo mentre il melo era colpito da un fulmine, che trasmette scosse elettriche ogni volta che tocca qualcuno; o Harriet, convinta che i torsoli di mela sappiano di marzapane; o Mira, l'amica di giochi di Rosmarie, che ora ha assunto in tutto e per tutto le sembianze della cugina. Stanza dopo stanza, le domande si rincorrono l'una dopo l'altra: che cosa aveva fatto veramente il nonno di Iris prima di andare in guerra? Che cosa voleva dire Rosmarie a Iris quella notte lontana, prima di arrampicarsi sul tetto del giardino d'inverno? Che rapporto c'era tra Mira e Rosmarie? C'è solo un modo per dimenticare. Ed è ricordare. 

Definirei questo libro un'incompiuta, non che sia brutto, anzi, ma gli manca un qualcosa. Ottimo lo stile di scrittura che cattura, e anche tutta la parte del libro che però sembra prepaati a un quelche avvenimento che non avverrà mai. Per certi versi l'intero libro ricorda i primi capitoli de "La lettrice bugiarda" senza avere lo stesso impatto magico, dove la protagonista arrivata per un funerale nella casa di famiglia ripercorre la storia della sua famigli tra nonni cugine e zie, ma per l'appunto assomiglia solo all'introduzione.
Comunque si merita un giudizio positivo, ma poteva esser meglio.

Grania La regina dei pirati d'Irlanda - Morgan Llywelyn


Irlanda, XVI secolo. Figlia del capoclan degli O'Malley - un clan che veleggiava regolarmente tra Scozia e Spagna a bordo di galee e caravelle a tre alberi -, già a tredici anni Grania si imbarca di nascosto sul vascello del padre, rivelando una vera passione per l'avventura e un'innata disposizione al comando. E dieci anni dopo, al tempo del suo matrimonio con l'erede del potente clan O'Flaherty, si ritrova a capo di tre vascelli e duecento uomini, costretta a combattere duramente per opporsi ai tentativi fatti dalla regina Elisabetta per eliminarla, tentativi che culminano nell'uccisione del figlio. Costretta a confrontarsi con nemico potente e arrogante, che non si ferma davanti a nulla pur di annientare la resistenza irlandese, Grania si ritroverà a combattere ancora e, soprattutto, a dover scegliere tra la fedeltà alla patria e la sopravvivenza dei suoi uomini. Accompagnando il lettore tra imprese eroiche, passioni, tradimenti e avventure, Morgan Llywelyn traccia il ritratto sorprendente di una donna che seppe guidare il suo popolo attraverso vittorie e sconfitte, gioie e dolori, sospinta da un amore infinito verso la propria terra e le sue tradizioni. 

Letto, nella vecchia edizione che aveva il titolo leggermente diverso, ovvero "Grania. La regina dei mari d'Irlanda". Come sempre Morgan LLywelyn fin dalle prime pagine ti trasporta dentro al libro dove vine raccontata la figura di Grania (Gráinne Ní Mháille, Grace O'Malley) del clan O'Malley importante figura irlandese vissuta tra il 1500 e 1600 che con le sue flotte difese la terra del suo clan e dei suoi alleati prima dai clan rivali e poi dagli invasori inglesi. Prima donna gaelica ad avere il comando, emancipata, astuta grande guerriera e abile stratega.
Altro grandissimo libro della LLywelyn.

Hyperversum (volume 1) - Cecilia Randall

Daniel ha una passione bruciante per un videogioco online, "Hyperversum", che trasporta la sua fantasia nella storia. Dentro la realtà virtuale ha imparato a essere un perfetto uomo del Medioevo e conosce tutte le astuzie per superare ogni livello di gioco. Una sera, Daniel gioca con alcuni amici e mentre vivono tutti insieme la loro avventura virtuale nel Medioevo vengono sorpresi da una tempesta che li tramortisce: i ragazzi si ritrovano così in Fiandra, nel bel mezzo della guerra che vede contrapposte Francia e Inghilterra. Si apre quindi per loro una nuova vita, nuove strade, un nuovo amore.

Libro che seppur etichettatocome fantasy/storico, spinge molto sul storico, le uniche cos diciamo fantasy sono il come sono arrivati nel medioevo. Strizza molto l'occhio a Timeline, ma risulta molto appassionante, le quasi 800 pagine ti catturano subito, e ti appassioni alle vicendi di Ian Daniel e Jodie.

Il simbolo perduto-Dan Brown

L'esperto di simbologia di Harvard, Robert Langdon, viene chiamato a sorpresa come conferenziere al Campidoglio. In pochi istanti, però, la serata prende una piega bizzarra: Langdon assiste al ritrovamento di un misterioso manufatto, decorato con cinque simboli. Langdon capisce che l'oggetto è un invito a seguire le tracce del mondo perduto della saggezza esoterica. Quando il suo amato maestro Peter Solomon - importante membro della Massoneria nonché filantropo - viene brutalmente rapito, Langdon realizza che l'unica speranza di salvare Peter è di accettare l'invito dell'oggetto misterioso e seguirlo ovunque lo porti. Langdon si ritroverà immediatamente immerso in un mondo clandestino di segreti Massonici che sembrano trascinarlo verso una sola, inconcepibile verità. 'Il simbolo perduto' è un capolavoro di narrazione - una corsa mortale attraverso un vero labirinto nel mondo dei codici, dei segreti e delle verità invisibili nei templi di Washington, DC.

Robert Langon is back. Dan Brown torna alla grande e questa volta il suo Robert è alle prese con la massoneria di cui il suo amico Peter Salomon è membro di alto livello. E di un losco individuo che vuole carpirne i segreti e non esità utilizzare qualsiasi mezzo. Impossibile non apprezzare questo libro avvincente con notevoli colpi di scena.
Abbiamo aspettato 3 anni questo libro ma ne è valsa la pena.

Il segreto dei Colber-Stefania Portaluppi

Judy Colber ha 17 anni e vive in un piccolo paese australiano, in una famiglia apparentemente normale. I suoi genitori, però, sembrano tenerle nascosto qualcosa relativo al loro passato e a quella di Mary Jane, la zia della ragazza. Judy non ha idea di come scoprire la verità, almeno fino a quando non ritrova per caso un vecchio diario, appartenuto proprio ad un membro della sua famiglia. In quelle pagine è narrata una storia che avvicina Judy al segreto che nessuno vuole rivelarle, un segreto che potrebbe essere duro da accettare...

Ho preso il libro su anobi in uno scambio con l'autrice qualche giorno prima della lettura (dicembre 2009) fa e preso in mano lo ho letto in giornata.
Una bella storia, senti Judy e Macy vivere attraverso le pagine, man mano che l'indagine prosegue, poco prima di metà libro ho pensato che Judy fosse la figlia di Mary Jane, ma alla fin credo di sapere chi sia. L'autrice non lo scrive ma secondo me è Macy, gli indizi portano tutti in quella direzione.

La scuola degli ingredienti segreti-Erica Bauermeister

È lunedì, nel ristorante di Lillian è giorno di chiusura, e come ogni settimana si tengono le lezioni del corso di cucina. Circondata dagli allievi, Lillian muove delicatamente le mani, sta per aggiungere l'ultimo tocco, l'ingrediente segreto, e poi la torta sarà pronta. Nessuno meglio di Lillian conosce la magia degli ingredienti, nessuno meglio di lei sa che a volte basta una tazza di cioccolata per cambiare un po' la vita. Era solo una bambina quando, grazie a una misteriosa ricetta donatale da Abuelita, la donna della bottega delle spezie, ha salvato sua madre. Sono passati anni da allora, anni in cui ha combattuto, ha sofferto, si è ribellata, a volte ha perso ogni certezza, tranne una: la fiducia nella magica alchimia del cibo. È per questo che il suo ristorante è un luogo speciale, dove si ritrovano ricordi perduti, si stringono promesse d'amore o nasce un'amicizia. Lo sanno bene gli allievi del corso di cucina, tutti alla ricerca dell'ingrediente segreto che ancora manca alla loro vita. Come Claire, giovane madre insicura, o Tom, che ha appena perso la moglie; Chloe, ragazza maldestra e vitale; Isabelle, che non ricorda nulla tranne le ricette. Per tutti loro Lillian ha la soluzione: sa che le tortillas restituiscono il gusto piccante dell'avventura, che una soffice glassa può far dimenticare un tradimento e che un ragù schiude le porte di un nuovo amore. Quello che non sa è la ricetta giusta per lei. Potrà trovarla solo se accetterà di mettersi alla prova, almeno una volta. 

Un libro magico e appetitoso, delle persone che arrivano al corso di cucina di Lillian ognuno alla ricerca di qualcosa, dell'ingrediente giusto per mettere a posto la sua vita. La cucina li legherà tutti permettendo di trovare a ognuno quello che manca, in un inteso universo di sapori e profumi. Sembra quai di sentire il profumo dei cibi descritti nel libro.
E adesso scusate ma vado a farmi uno spuntino

Il labirinto delle streghe - Jeanne Kalogridis

1357. Anche in Francia l'Inquisizione ricerca e condanna spietatamente gli eretici incoraggiando la caccia alle streghe. Suor Marie Françoise, nata Sybille, sin da bambina ha dimostrato un grande talento per la magia un dono mal visto dalla Chiesa Cattolica. Per questo dopo essere stata iniziata al culto di Diana, ha abbandonato il suo villaggio e si è rifugiata sotto mentite spoglie in un convento francescano. Ma Sybille viene processata e sta per essere mandata al rogo, a meno che il pio monaco mandato a raccoglierne la confessione, Michel, turbato dal racconto della presunta strega, non riconosca quanto i loro due destini siano legati in modo oscuro e indissolubile.

Ho preso questo libro in uno scambio incuriosito, e ne sono rimasto soddisfatto. Il libro mescola con sapienza, il romanzo storico, con il culto della dea, e la caccia alle streghe, proponendo un ottimo stile di scrittura dell'autrice.

Le figlie del libro perduto-Katherine Howe

Connie Goodwin, giovane e brillante dottoranda all'Università di Harvard, è impegnata in una ricerca sui processi di Salem, nel New England, che alla fine del diciassettesimo secolo videro più di centocinquanta persone accusate di stregoneria. Ma durante l'estate è costretta a trasferirsi fuori città per sistemare e vendere la vecchia casa di famiglia. All'inizio contrariata, Connie scopre che l'antica dimora contiene strani e preziosi tesori: non ultima, una Bibbia da cui cade una chiave dal fusto cavo, al cui interno è nascosto un pezzetto di carta ingiallita con su scritto Deliverance Dune. Un nome legato non solo ai processi su cui Connie sta indagando, ma anche alla sua famiglia, a un segreto custodito da generazioni di donne e tramandato attraverso un libro proibito: un Libro delle Ombre, depositario di un sapere arcano e sovrannaturale, ormai perduto. Ma un filo rosso lega quel passato oscuro e terribile al presente: e mentre Connie, tormentata dalle visioni, cerca disperatamente di risolvere il mistero, qualcun altro è in cerca del libro perduto, e per ottenerlo è disposto a tutto, anche a ricorrere a una maledizione da cui non c'è scampo... 

Sulla scia di La lettrice bugiarda un libro ambientato a Salem con alternanza di periodi storici, tra il 1680 e 1991. Ottimo stile di scrittura, per una bella storia che scorre velocemente, nella ricerca del libro di incantesimi da parte di Connie. Tra processi per stregoneria e ricerche storiche della protagonista non ci si riesce a staccare dalle pagine.
Inoltre avevo letto sulla postfazione che l'autrice è effettivamente discendente di due donne processate per stregoneria Elizabeth Howe e Elizabeth Proctor.

Io e Dewey - Vicki Myron & Bret Witter

A Spencer, un piccolo paese della provincia americana, un gattino di poche settimane viene lasciato da uno sconosciuto nella buca per restituire i libri della biblioteca pubblica. La bibliotecaria adotta il micetto e lo battezza Dewey. In poco tempo Dewey diventerà il beniamino di tutti i cittadini di Spencer che, da sospettosi e scorbutici, si trasformeranno in assidui frequentatori di libri. Dewey infatti possiede un dono: quello di comunicare con i disadattati, gli infelici, i bisognosi di affetto. 

Dopo Io & Marley un'altra storia vera, di un gatto di biblioteca raccontato da Vicky colei che lo ha trovato nella casetta di restituzione dei libri quando era appena nato dei 19 anni passati come gatto della biblioteca. molto commovente anche se il finale inevitabilmente finisce per rattristarti, dopo tutto come per Marley (e per tutti) alla fine l'età ha il sopravvento.

I numeri di Satana - Reyes Calderon

Un monastero isolato, un'improvvisa scomparsa, un furto sacrilego e una macabra mutilazione: questi sono i frammenti dell'enigma che l'ispettore Juan Iturri viene chiamato a ricomporre dall'arcivescovo di Pamplona. Il monastero è quello di Leyra, in Navarra, uno dei più antichi e importanti della Spagna. Da lì è scomparso Pello Urrutia, integerrimo abate da oltre dieci anni. Ma a Leyra è stato anche profanato il tabernacolo e sono state rubate le ostie consacrate. E proprio un'ostia è stata recapitata all'arcivescovo, insieme con un dito dell'abate, una pergamena vergata in aramaico e una richiesta: la vita di Urrutia in cambio del reliquiario che custodisce una scheggia della croce di Cristo e che si trova appunto nella cattedrale di Pamplona. Mentre Iturri viene affiancato nelle indagini dal giudice Lola MacHor, il caso si complica ulteriormente fino a diventare un vero rompicapo: infatti, in una piccola e sperduta chiesa di campagna, vengono ritrovati i cadaveri di due religiosi cui è stato tagliato il dito indice della mano destra. Risucchiati in un'ambigua spirale di reticenze e segreti inconfessabili, Juan e Lola intuiscono che la soluzione del mistero è rappresentata da un numero: un numero primo che ha un terribile significato per la Chiesa...

Bah decisamente mi aspettavo di meglio. La prima parte è molto fumosa e deludente, molto meglio la seconda parte. Si legge e si dimentica ma decisamente ul genere c'è molto di meglio in giro.

La regina dei castelli di carta (Millennium Trilogy 3) - Stieg Larsson

La giovane hacker Lisbeth Salander è di nuovo immobilizzata in un letto d'ospedale, anche se questa volta non sono le cinghie di cuoio a trattenerla, ma una pallottola in testa. È diventata una minaccia: se qualcuno scava nella sua vita e ascolta quello che ha da dire, potenti organismi segreti crolleranno come castelli di carta. Deve sparire per sempre, meglio se rinchiusa in un manicomio. La cospirazione di cui si trova suo malgrado al centro, iniziata quando aveva solo dodici anni, continua. Intanto, il giornalista Mikael Blomkvist è riuscito ad avvicinarsi alla verità sul terribile passato di Lisbeth ed è deciso a pubblicare su "Millennium" un articolo di denuncia che farà tremare i servizi di sicurezza, il governo e l'intero paese. Non ci saranno compromessi. L'ultimo capitolo della trilogia di Stieg Larsson è ancora una volta una descrizione della società contemporanea sotto forma di thriller. Un romanzo emozionante di trame occulte e servizi segreti deviati, che cattura il ritmo del nostro tempo e svela a cosa possono condurre le perversioni di un sistema malato. Una storia che, fedele all'anima del suo autore, narra di violenza contro le donne, e di uomini che la rendono possibile. 

Un pò meglio rispetto al secondo libro ma non basta per promuovere il libro, storia abbastanza inconsistente e dispersiva. E' abbastanza evidente che Larson scriveva abbastanza male, il primo libro però è stato sorretto da una storia a dir poco perfetta, gli altri due che in fin dei conti han proprosto una sola storia divisa in due parti, invece non han avuto una storia degna di questo nome.

La ragazza che giocava con il fuoco (Millennium Trilogy 2) - Stieg Larsson

Mikael Blomkvist è tornato vittorioso alla guida di Millennium, pronto a lanciare un numero speciale su un vasto traffico di prostituzione dai paesi dell'Est. L'inchiesta si preannuncia esplosiva: la denuncia riguarda un intero sistema di violenze e soprusi, e non risparmia poliziotti, giudici e politici, perfino esponenti dei servizi segreti. Ma poco prima di andare in stampa, un triplice omicidio fa sospendere la pubblicazione, mentre si scatena una vera e propria caccia all'uomo: l'attenzione di polizia e media nazionali si concentra su Lisbeth Salander, la giovane hacker, "così impeccabilmente competente e al tempo stesso così socialmente irrecuperabile", ora principale sospettata. Blomkvist, incurante di quanto tutti sembrano credere, dà il via a un'indagine per accertare le responsabilità di Lisbeth, "la donna che odia gli uomini che odiano le donne". È lei la vera protagonista di questo nuovo episodio della Millennium Trilogy, un thriller serrato che all'intrigo diabolico unisce un'acuta descrizione della società moderna, con le sue contraddizioni e deviazioni, consegnandoci con Lisbeth Salander un personaggio femminile unico, commovente e indimenticabile

Storia troppo dispersiva e i protagonisti Mikael e Lishbeth hanno pero tutto il loro carisma, molto meglio il film.

Uomini che odiano le donne (Millennium Trilogy 1) - Stieg Larsson

Sono passati molti anni da quando Harriet, nipote prediletta del potente industriale Henrik Vanger, è scomparsa senza lasciare traccia. Da allora, ogni anno l'invio di un dono anonimo riapre la vicenda, un rito che si ripete puntuale e risveglia l'inquietudine di un enigma mai risolto. Ormai molto vecchio, Henrik Vanger decide di tentare per l'ultima volta di fare luce sul mistero che ha segnato tutta la sua vita. L'incarico di cercare la verità è affidato a Mikael Blomkvist: quarantenne di gran fascino, Blomkvist è il giornalista di successo che guida la rivista Millennium, specializzata in reportage di denuncia sulla corruzione e gli affari loschi del mondo imprenditoriale. Sulle coste del Mar Baltico, con l'aiuto di Lisbeth Salander, giovane e abilissima hacker, indimenticabile protagonista femminile al suo fianco ribelle e inquieta, Blomkvist indaga a fondo la storia della famiglia Vanger. E più scava, più le scoperte sono spaventose.

In poche parole stupendo, sia come stile che come contenuto, dicamo che ci sono differenze tra libro e film ma ognuno nel suo è geniale. Mikael e Lishbeth sono coinvolgenti come la storia della famiglia Venger, scade un pò nell'epicologo quando il fatto principale è ormai concluso da mo quello di Hariett e la famiglia Venger, dando troppo spazio all'affare Venderstromm

L'estate dei morti viventi - John Ajvide Lindqvist

Stoccolma è sull'orlo del caos. Dopo un'ondata di caldo torrido, in città si è creato un campo elettrico di grande intensità. Le lampade non si spengono, gli apparecchi elettrici non si fermano, i motori continuano a girare. Poi si scatena un'emicrania collettiva. Si diffonde la notizia che negli obitori i morti si stanno risvegliando. C'è un giornalista, il cui nipote è appena stato seppellito, che si chiede se anche i morti sotto terra stiano riaprendo gli occhi. E un'anziana signora, in attesa del funerale del marito, che sente bussare alla porta in piena notte. E ancora, un uomo disperato che prega Dio di riportare in vita la moglie. Ma poi quando i morti tornano, cosa vogliono? Quello che vogliono tutti: tornare a casa. E riaverli con sé, non è esattamente come ci si aspettava. 

Dopo aver letto lo splendido "Lasciami entrare" opera prima di Lindqvist non mi aspettavo certo che questa seconda opera fosse al livello del primo. Bene mi sbagliavo, non solo è al livello del primo libro, ma lo supera abbondantemente. Nonostate il tema dei morti viventi sia stato usato in tutte le maniere riesce a confezionare una rilettura originale dove vediamo i non morti in una nuova chiave di lettura. E poi come abbiamo gia visto con "Lasciami entrare" Lindqvist ha uno stile di scrittura che cattura fin dalle prime righe.

Il potere dei druidi - Morgan Llywelyn

«Mio, il cielo vasto e nero; miei, gli spazi tra le stelle che mi chiamano; mia, la promessa di magia.» Sono le parole del giovane Ainvar, secoli prima dell’era di Arturo e Merlino. Fin dalla nascita, Ainvar era destinato a diventare un capo leggendario e i suoi talenti lo porteranno a conoscere i misteri, la saggezza e i poteri magici dei Druidi. Insieme al principe Vercingetorix attraverserà inverni dal freddo pungente ed estati illuminate dalle stelle, chiamando a raccolta tutte le tribù celtiche contro l’invasione potente delle legioni romane...
In un romanzo che fonde sapientemente l’elemento magico con quello storico e avventuroso, Morgan Llywelyn ci racconta la campagna di Cesare per la conquista della Gallia, narrata da oltre duemila anni sempre dal punto di vista dei vincitori, dalla prospettiva inedita dei Celti che lottarono strenuamente e disperatamente per la propria sopravvivenza.


Che dire, come sempre la Llywelyn riesce a catturarti fin dalle prime pagine, questa volta ci porta tra le popolazioni celtiche della Gallia, e il loro tentativo di opporsi ai romani di Giulio Cesare. Il tutto visto dal giovane capo druido Ainvar consiglire di Vercingetorige

Raiway street 19 - Morgan Llywelyn & Michael Scott

Una casa, due ragazzi, piú di cent'anni tra loro. Nel 1776 Sophie Rutledge, orfana ma ricca, conduce un'esistenza privilegiata in un'elegante casa georgiana di Dublino, e ignora che qualcuno sta tramando per ucciderla. Nel 1907 Mickser Lawless occupa una stanza della stessa casa, decaduta a edificio popolare. Il padre di Mickser è in fin di vita, la sua famiglia rischia lo sfratto e la miseria piú nera. I due incontrano ciascuno il fantasma dell'altro e si spaventano a morte. Che cosa hanno in comune, a parte una casa e il pericolo? Purtroppo il tempo stringe. La vigilia di Natale del 1776 e del 1907 gli eventi precipitano tragicamente.

Una lettura leggera, dichiaratamente per ragazzi. La ho letta più che altro perchè scritta dalla mia scrittrice preferita, la storia risulta semplice e carina, di facile lettura, diciamo che è quello che ci vuole per invogliare i ragazzini alla lettura.

Il potere degli elementi - Morgan Llywelyn

ACQUA: Le calotte polari si sciolgono, il livello dei mari si innalza, e Kesair, una donna di Atlantide, guida un manipolo di sopravvissuti alla disperata ricerca di una nuova terra e di un nuovo inizio.
FUOCO: Il mondo intero ruota attorno all'impero di Creta, dove Merione, un umile musicista, si esibisce nei palazzi al cospetto dei potenti. Ma all'improvviso la terra comincia a tremare, il vulcano erutta parole di fuoco, e la vita di Merione cambia per sempre.
TERRA: La Terra ha ormai un'età indefinibile, non conosce né l'odio né la pietà, e da Annie Murphy, una caparbia casalinga del New England, pretende un sacrificio inatteso ed irrevocabile.
ARIA: La fascia di ozono si assottiglia, le foreste muoiono, e nuove epidemie dilagano sul pianeta. Un giorno non troppo lontano dal nostro, migliaia di anni dopo l'epopea di Kesair, un altro esiguo gruppo di sopravvissuti si ritrova ad affrontare i ghiacciai che si sciolgono, il livello del mare che si innalza, e devono combattere un’ultima battaglia per la salvezza dell’umanita’.


ATTENZIONE SPOILER
Quando la natura si ribella. Un libro sul delicato rapporto tra l'uomo e il pianeta. Qua la Llywelyn si discosta dal suoi temi prediletti ovvero la mitologia celtica e la storia d'Irlanda (quest'ultimi inediti in Italia) e confeziona un libro di difficile collocazione. Non è un fantasy, o non lo è perlomeno nel modo classico, non è fantascienza, io lo definerei un libro ecologico.
Attraverso 4 racconti separati, ma inevitabilmente legati ognuno dedicato a uno dei quattro elementi. Prima l'Acqua con un villaggio che tenta di salvarsi dall'innalzamente delle acque causate dallo scioglimento delle calotte, poi il Fuoco con il vulcano che distrusse Creta. Poi passiamo alla Terra il racconto forse più intimista e mono disastroso in un'america del 1800, per finire con l'Aria forse il più inquietante di tutti, in un futuro non troppo lontano in cui il pianeta sta morendo ucciso dal sole, per la mancanza dello strato di ozono e i pochi superstiti stanno aspettando l'inevitabile fine.
Il tutto causato dalla furia distruttiva umana che sfrutta e devasta il pianeta, chiudendo con una frase che è sia la prima che lultima del libro giusto a significare che lpuomo non impara mai dai suoi errori ma li ripete "Quando le calotte polari si sciolsero il mare si alzo"

Il circolo Dante - Matthew Pearl

Boston, 1865. In un'America appena uscita dalla guerra civile, un gruppo di letterati, tra i quali il poeta Longfellow, lavora alla traduzione inglese della "Divina Commedia". Il comitato direttivo dell'università di Harvard, di ferrei principi protestanti e conservatori, cerca di ostacolare la diffusione delle superstizioni "papiste" di Dante, ma quando la città viene insanguinata da una serie di efferati delitti, i membri del Circolo Dante saranno gli unici in grado di scoprire il colpevole. Sembra infatti che l'assassino si ispiri alle torture e alle pene descritte nell'"Inferno" per martoriare le sue vittime.

Buon libro di ambientazione bostoniana del 1800 subito dopo la guerra di secessione. L'unico ostacolo sono le prime 100 pagine un pò ostiche poi il libro prende un notevole spicco catturando il lettore proponento una storia molto interessante dal ritmo incalzante.
La storia prende spunto dalla vera storia di 4 letterati di Boston che fecero la prima traduzione della divina Commedia di Dante aggiungendoci una storia di omicidi che ha come modello l'inferno di Dante. Tutti i personaggi sono molto sfaccettati e realistici e lo stile di scrittura è molto piacevole.

Il libro delle anime - Glenn Cooper

È un libro, un semplice libro antico. Ma custodisce un segreto. Un segreto che è stato scritto col sangue nel 1297, da innumerevoli scrivani coi capelli rossi e con gli occhi verdi, forse toccati dalla grazia divina, forse messaggeri del diavolo. Che è riapparso nel 1334, in una lettera vergata da un abate ormai troppo anziano per sopportare il peso di quel mistero. Che, nel corso del XVI secolo, ha illuminato la strada di un teologo, i sogni di un visionario e le parole di un genio. È un libro, un semplice libro antico. Ma sta per scatenare l'inferno. Perché quel libro è stato sottratto alla Biblioteca dei Morti, la sconfinata raccolta di volumi in cui è riportata la data di nascita e di morte di tutti gli uomini vissuti dall'VIII secolo in poi.

La parziale delusione è dovuta solo alle enormi aspettative che avevo dopo la lettura dello splendido "La biblioteca dei morti", ma in verità anche questo libro risulta di grande impatto. L'unico ostacolo sono le prime 100 pagine incentrate tutte sul presente, poi si torna ad alternare la varie epoche e ascoprire come il libro trafugato dalla biblioteca abbia influenzato noti personaggi come Calvino e Nostradamus. Promosso.

venerdì 22 ottobre 2010

Il porto degli spiriti - John Ajvide Lindqvist

In una bellissima giornata d'inverno, dall'alto del faro di Gåvasten, Anders ammira con la moglie e la figlioletta Maja la distesa di ghiaccio e neve ai loro piedi. Attirata da qualcosa che nessuno è in grado di distinguere, la bambina corre fuori, e l'incubo comincia. Maja sparisce: non ci sono impronte né tracce di alcun genere, non c'è nulla per chilometri intorno che possa offrire un nascondiglio. Qualche anno dopo, solo e disperato, Anders torna all'isola, e qui Maja (ma è davvero lei?), gli fa sapere di essere ancora nel suo mondo, ma in un posto dove lui non può raggiungerla. Nella sua ricerca senza sosta, esplorando il passato segreto di Domarö, Anders arriverà fino al cuore misterioso del mare: per trovare la persona che ama dovrà attraversare l'abisso. 

Terzo libro, terzo capolavoro di Lindqvist.
Lindqvist alla sua terza opera conferma la sua genialità. Dopo averci parlato di vampiri e di zombie, alla sua maniera, questa volta ci porta in un'isola dove il mare si prende le persone tra cui Maya la figlia di Anders e Cecilia. Una famiglia disgregata con Anders che torna dopo anni nell'isola, divenuta teatro di eventi strani, con la ricomparsa di persone scomparse, oltre alla presenza di quelle non ricomparse, quindi perchè non cercare Maya.
Lindqvist ha uno stile di scrittura unico e riesce a catturarti fin dalle prime righe.
Imperdibile

Dei e Guerrieri - I Fianna - Lady Augusta Gregory

I Fianna erano guerieri di profesione ed avevano un loro esercito in ciascuna delle quattro province in cui era inizialmente suddivisa l'Irlanda: nel Laigin (l'attuale Leinster), nel Mumu (l'attuale Munster), nell'Ulaid (Ulster) e Connacht (Connaught). Il loro compito era difendere il Re Supremo ed i Re locali dalle invasioni e dalle magie di strghe druidi nemici. Ma la loro indole non era esclusivamente guerresca; anzi, essi sapevano essere sensibili e apprezzavano le piacevolezze della natura, del gioc, della caccia e dei corteggiamenti amorosi.
Lady Gregory trascrisse, con la passione della studiosa, tutte le storie che narravano le imprese compiute, sia in tempo di guerra, sia in tempo di pace, dai Fianna del Connacht e dal loro leggendario comandante: Finn, figlio di Cumhal, l'unico eroe a cui era permesso avere un rapporto paritario con i divini Tuatha de Danaaan.
Il ciclo eroico del Fianna del Connacht costituisce l'ultima espresione della "barbara" cutura gaelica prima dell'arrivo del cristianesimo in Irlanda


Ho letto anche il secondo volume dedicato a Finn McCool e ai Fianna, "I Fianna" per l'appunto. Diciamo che la prima parte del volume è un pò lenta a ingranare ma la seconda parte corre cheè una splendore, e come tutti i libri di genere vorresti che non finissero mai. L'ultimo capitolo si vede Ossian alle prese con i suoi dibattiti con San Patrizio
Da leggere assolutamente

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