domenica 24 ottobre 2010

La bambina che salvava i libri - Markus Zusak

Fu a nove anni che Liesel iniziò la sua brillante carriera di ladra. Certo, aveva fame e rubava mele, ma quello a cui teneva veramente erano i libri, e più che rubarli li salvava. Il primo fu quello caduto nella neve accanto alla tomba dove era stato appena seppellito il suo fratellino. Stavano andando a Molching, vicino a Monaco, dove li aspettavano i loro genitori adottivi. Il secondo, invece, lo sottrasse al fuoco di uno dei tanti roghi accesi dai nazisti. A loro piaceva bruciare tutto: case, negozi, sinagoghe, persone... Piano piano, con il tempo ne raccolse una quindicina, e quando affidò la propria storia alla carta si domandò quando esattamente la parola scritta avesse incominciato a significare non solamente qualcosa, ma tutto. Accadde forse quando vide per la prima volta la libreria della moglie del sindaco, un'intera stanza ricolma di volumi? Quando arrivò nella sua via Max Vandenburg, ex pugile ma ancora lottatore, portandosi dietro il "Mein Kampf" e infinite sofferenze? Quando iniziò a leggere per gli altri nei rifugi antiaerei? Quando s'infilò in una colonna di ebrei in marcia verso Dachau? Ma forse queste erano domande oziose, e ciò che realmente importava era la catena di pagine che univa tante persone etichettate come ebree, sovversive o ariane, e invece erano solo poveri esseri legati da spettri, silenzi e segreti. 

Che libro stupendo, anche se come titolo sarebbe stato più indicato La bambina che rubava i libri, e difatti il titolo originale era "The Book Thief" ovvero La ladra di libri.
E' una storia stupenda commovente e cruda, con una narratrice d'eccezione, La morte, una morte che è fin troppo umana, sensibile alla storie delle anime che raccoglie, e che si lamenta del troppo lavoro causato dalla seconda guerra mondiale. I protagonisti ti rimangono addosso non puoi non affezionarti alla storia di Liesel ma anche del suo padre adottivo Hans dell'ebreo Max.Tutti i personaggi di contorno hanno un certo non so che che li rendono reali, ma soprattutto Liesel prende vita propria. Un racconto commovente di un bambina nelle Germania nazista vista dall'interno che ti entra dentro crudo e diretto.

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