sabato 25 ottobre 2014

Il guardiano del faro - Camilla Läckberg

In una notte d'inizio estate, un'auto percorre a gran velocità la strada che collega Stoccolma alla costa occidentale. La donna al volante ha le mani sporche di sangue. Insieme al figlio, Annie sta fuggendo verso Gråskär, nell'arcipelago di Fjällbacka. Quell'isola scabra, con il faro bianco e la vecchia casa del guardiano dove crescono le malvarose, appartiene alla sua famiglia, ed è l'unico posto in cui lei si sente al sicuro, lontano da tutto. La leggenda popolare vuole che lì si aggirino gli spiriti dei morti, ma questo non la turba, anzi, in quel luogo così solitario, dove il suo sguardo può spaziare solo su scogli e mare salato, ad Annie piace pensare che i fantasmi siano rimasti per farle compagnia. Intanto, a Fjällbacka, Erica Falck è totalmente assorbita dai suoi gemelli di pochi mesi, tanto più che Patrik, da poco rientrato in servizio, è alle prese con un'indagine piuttosto spinosa: il dirigente del settore finanze del comune è stato ucciso nel suo appartamento con un colpo di pistola alla nuca. Il movente dell'omicidio sfugge e la vittima, che poco prima di morire aveva fatto visita ad Annie all'isola degli spettri, sembra essere stato un uomo dai mille segreti. Sfidando un muro di silenzi, la polizia di Tanum scava nel suo passato e trova un collegamento con un'associazione di sostegno a donne maltrattate. Una pista che permetterà a Patrik, sostenuto dal calore di una famiglia solida e sempre più numerosa, di portare alla luce i mondi calpestati di persone a cui la parola casa desta soltanto il ricordo di cicatrici, deboli ombre che solo nell’amore per un fi glio possono trovare la forza per continuare la loro fuga dal dolore che annienta ogni emozione, da caos e distruzione.

Un altro grande libro della Läckberg, probabilmente tra i migliori della serie, secondo solo a "Il bambino segreto".
Solita dovizia di particolari nel  raccontare le indagini di Patrick e soci e come di consueto anche il ramo della vita personale di Patrick ed Erica. Una storia ad alta intensità con il consueto sguardo nel passato inerente al caso, personaggi vivi reali, con la loro caretteristiche psicologiche ottimamente descritte sia per quanto riguarda il colpevole, sia per le vittime sia per i vari agenti della polizia.
Un'indagine molto più ampia delle precedenti con  collegamenti con Goteborg e Stoccolma toccando anche temi come la violenza domestica sulle donne.
La Lackberg è unica, il libro è veramente ottimo, l'unico lato negativo è, che è finito, e ora attendiamo con ansia il prossimo.

giovedì 16 ottobre 2014

Respiro dopo respiro - Caterina Simonsen

Quando stai tanto male, quando ti capita spesso di sentirti come un pesce che boccheggia sulla spiaggia, a volte avresti voglia di mollare, di alzare le mani e dire: "Okay, mi arrendo". Troppa fatica, troppo dolore. Che se una cosa ce l'hai, tipo la vita, devi poterla usare, altrimenti che senso ha? E quando sei malata, malata per davvero, sei come i bambini poveri davanti alla pasticceria. Tanto vale che rinunci, che smetti di alitare sui vetri. Di sognare una vita che non afferrerai mai davvero. Poi, però, basta una parola, uno sguardo, una carezza. Un messaggio su Facebook o un sms hanno il potere di ribaltare il mondo. Ti rimettono al tuo posto, ti ricollocano sullo sfondo. Capisci che non sei sola, che sei come una tesserina del domino e la tua vita condiziona quella degli altri. Che se cadi tu lo fanno anche loro. La tua famiglia, i tuoi amici, il tuo fidanzato. Tutte le persone che ti hanno voluto bene o si sono prese cura di te. E non vuoi farlo, non puoi farglielo. E poi ci sei tu. Va bene che stai male e sei stanca e tutto il resto, ma come la metti con la vita? Voglio dire, come fai? Ti siedi sul ciglio della strada e ci rinunci? Io, Caterina Simonsen? Impossibile. Amo troppo la vita e tutto ciò che mi ha dato.Ogni istante, ogni respiro, ogni colpo di tosse. Con il tempo sono arrivata persino ad amare le cicatrici che punteggiano il mio corpo, a trovarne un significato. Molti pensano che la malattia, una come la mia specialmente, sia sintomo di tristezza e rassegnazione. Una sorta di attesa. Invece è tutto il contrario. 

Faccio una premessa per chi non sapesse chi sia Caterina. Lo scorso anno questa ragazza di 26 anni affetta fin dalla tenera età da quattro malattie rare ha fatto un video per supportare la vera ricerca e la sperimentazione, ha postato una foto sui social, come ha fatto anche il sottoscritto, per lo stesso motivo e per questo è stata attaccata da dei fanatici su facebook, fanatici che la insultavano e la minacciavano forse perché vedendola malata la consideravano un obiettivo debole. Niente di più sbagliato come si evince dalle pagine del libro Caterina avrà anche quattro malattie rare, ma il suo spirito e la sua volonta sono forti, diventanto suo malgado un esempio per tanti altri malati.
Il libro parla della sua convivenza con le malattie da quando è nata quando ancora non le erano state diagnosticate, della sua famiglia, del suo padre biologico e del padre adottivo che invece la ha supportata, di sua madre di sua sorella e per finire del caso sopra citato.
Commovente è dir poco, nonostante le malattie, i continui ricoveri, i problemi respiratori, tutte le terapie che deve fare ogni giorno  Caterina dimostra una gran voglia di vivere, non di sopravvivere, di vivere, con tutte le difficoltà che la vità le ha riservato lei non si da per vinta ma continua a combatter e a godersi tutti i momenti che le sono concessi come dice il suo tatuaggio che è poi anche il titolo del libro "
Breath by breath" respiro dopo respiro.
E oltre ad avere un contenuto pieno di significato, il libro è anche scritto in maniera impeccabile e aggiungiamoci che il ricavato delle venditè andra alle associazioni AIP Onlus e Alfa1 - At Onlus.

Un libro che consiglio a tutti di leggere

Ti potrebbero interessare

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...