sabato 23 ottobre 2010

Il potere degli elementi - Morgan Llywelyn

ACQUA: Le calotte polari si sciolgono, il livello dei mari si innalza, e Kesair, una donna di Atlantide, guida un manipolo di sopravvissuti alla disperata ricerca di una nuova terra e di un nuovo inizio.
FUOCO: Il mondo intero ruota attorno all'impero di Creta, dove Merione, un umile musicista, si esibisce nei palazzi al cospetto dei potenti. Ma all'improvviso la terra comincia a tremare, il vulcano erutta parole di fuoco, e la vita di Merione cambia per sempre.
TERRA: La Terra ha ormai un'età indefinibile, non conosce né l'odio né la pietà, e da Annie Murphy, una caparbia casalinga del New England, pretende un sacrificio inatteso ed irrevocabile.
ARIA: La fascia di ozono si assottiglia, le foreste muoiono, e nuove epidemie dilagano sul pianeta. Un giorno non troppo lontano dal nostro, migliaia di anni dopo l'epopea di Kesair, un altro esiguo gruppo di sopravvissuti si ritrova ad affrontare i ghiacciai che si sciolgono, il livello del mare che si innalza, e devono combattere un’ultima battaglia per la salvezza dell’umanita’.


ATTENZIONE SPOILER
Quando la natura si ribella. Un libro sul delicato rapporto tra l'uomo e il pianeta. Qua la Llywelyn si discosta dal suoi temi prediletti ovvero la mitologia celtica e la storia d'Irlanda (quest'ultimi inediti in Italia) e confeziona un libro di difficile collocazione. Non è un fantasy, o non lo è perlomeno nel modo classico, non è fantascienza, io lo definerei un libro ecologico.
Attraverso 4 racconti separati, ma inevitabilmente legati ognuno dedicato a uno dei quattro elementi. Prima l'Acqua con un villaggio che tenta di salvarsi dall'innalzamente delle acque causate dallo scioglimento delle calotte, poi il Fuoco con il vulcano che distrusse Creta. Poi passiamo alla Terra il racconto forse più intimista e mono disastroso in un'america del 1800, per finire con l'Aria forse il più inquietante di tutti, in un futuro non troppo lontano in cui il pianeta sta morendo ucciso dal sole, per la mancanza dello strato di ozono e i pochi superstiti stanno aspettando l'inevitabile fine.
Il tutto causato dalla furia distruttiva umana che sfrutta e devasta il pianeta, chiudendo con una frase che è sia la prima che lultima del libro giusto a significare che lpuomo non impara mai dai suoi errori ma li ripete "Quando le calotte polari si sciolsero il mare si alzo"

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