Boston, 1865. In un'America appena uscita dalla guerra civile, un gruppo di letterati, tra i quali il poeta Longfellow, lavora alla traduzione inglese della "Divina Commedia". Il comitato direttivo dell'università di Harvard, di ferrei principi protestanti e conservatori, cerca di ostacolare la diffusione delle superstizioni "papiste" di Dante, ma quando la città viene insanguinata da una serie di efferati delitti, i membri del Circolo Dante saranno gli unici in grado di scoprire il colpevole. Sembra infatti che l'assassino si ispiri alle torture e alle pene descritte nell'"Inferno" per martoriare le sue vittime.
Buon libro di ambientazione bostoniana del 1800 subito dopo la guerra di secessione. L'unico ostacolo sono le prime 100 pagine un pò ostiche poi il libro prende un notevole spicco catturando il lettore proponento una storia molto interessante dal ritmo incalzante.
La storia prende spunto dalla vera storia di 4 letterati di Boston che fecero la prima traduzione della divina Commedia di Dante aggiungendoci una storia di omicidi che ha come modello l'inferno di Dante. Tutti i personaggi sono molto sfaccettati e realistici e lo stile di scrittura è molto piacevole.
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