sabato 30 marzo 2013

Il silenzio del carnefice - Jørgen Brekke

Stoccolma, 1767. Deve lasciare la città, subito. Per il giovane compositore, l'unica possibilità di salvezza è affrontare un lungo cammino e rifugiarsi a Trondheim. Lì cambierà identità e, con il nome di Jon Blund, potrà dedicarsi anima e corpo al suo grande amore: la musica. Ma il destino è sempre in agguato e, alla fine, le strade della vita conducono tutte alla stessa destinazione: la morte...
Trondheim, oggi. Il detective Odd Singsaker stenta a crederci. Eppure è proprio lì: un antico carillon - risalente al XVIII secolo - adagiato sul petto di una donna barbaramente assassinata, cui sono state asportate le corde vocali. Oltre a quell'indizio inquietante, i suoi uomini non hanno trovato nulla: non ci sono impronte digitali né tracce di DNA, né testimoni che possano fornire un identikit del killer. Per risolvere il mistero, Singsaker deve quindi aggrapparsi a quell'unica, flebile traccia: l'ipnotica melodia suonata dal carillon. E ben presto scopre non solo chi l'ha composta - un certo Jon Blund -, ma anche che, nel corso dei secoli, è stata considerata una musica maledetta. Perché promette il sonno eterno a chiunque l'ascolti... 

Come ben sapete son un amante dei thriller nordici, ma devo dire che per me questo autore è nuovo, anzi, a dire il vero pensavo fosse un' opera prima, ma dopo aver preso il libro ho scoperto che si trattava di un secondo libro di una serie. Comunque si può tranquillamente leggere da solo, ci sono solo alcuni vaghi accenni a un caso dell'autunno prima. La  storia è molto interesasnte ma forse è troppo semplicistica come indagine, ci son pochi colpi di scena, e l'atmosfra nordica che amo si vede solo a tratti nella parte finale del libro. Ci son alcune lacune, rispetto ai thriller nordici che leggo di solito la caratterizzazione del killer di turno è molto approssimativa e le possibili motivazioni scatenati sono solo accennate. La scrittura è scorrevole e semplice, decisamente troppo semplice, di certo non regge il confronto con la Lackberg,  Adler Olsen, Indridason e via dicendo, ma tuttavia è comunque una piacevole lettura.

1 commento:

  1. Caspiterina... un'altra serie? >.<
    A me i thriller piacciono indipendentemente dalla zona :P
    Però, cavolo! Non posso continuare a mettere titoli in lista se la lista non la sfoltisco!!!! >.<

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