È una mattina d'inverno e la nebbia si dirada
lenta nella baia di San Francisco. Madeline si sveglia carica di
eccitazione per l'arrivo del fidanzato, dopo mesi di lontananza. Ma un
terribile incidente infrange tutti i suoi sogni. Ora che nulla sembra
avere più senso, è solo con sua nonna Isabella, in quella casa che odora
di fiori e di fresco, che riesce a ritrovare un po' di pace. Isabella
sa che quando la vita ti strappa le ali, l'unico modo per ricominciare è
cercare le tue radici, ed è in Toscana, in un antico borgo nei pressi
di Volterra, che si trovano quelle di sua nipote. Quando raggiunge
l'antica villa di famiglia, Madeline resta affascinata dall'aura di
mistero che la avvolge. Qualcosa di magico e potente trapela da quel
luogo, e le piante dell'incantevole giardino nascondono una storia che
settecento anni prima ha portato con sé dolore e morte. La storia di una
ragazzina, Mia, che, dal giorno in cui ha visto uccidere sua madre, ha
rinunciato alla parola, ma ha trovato nella natura e nei suoi segreti un
rifugio sicuro. La storia di una donna che per amore ha sfidato le
convenzioni e, in una notte di tempesta, si è conquistata la libertà.
Conoscitrice delle erbe e delle loro proprietà medicinali, detentrice di
un sapere antico e pagano, il suo arrivo nella villa cambia per sempre
il destino di Mia. Attraverso la vicenda di queste donne, la scoperta dei loro segreti, e del elgame che la unisce a loro, Madeline saprà restituire un senso alla propria vita e, forse, aprire il cuore a un nuovo amore.
Dell'autrice avevo letto tempo fa "Il labirinto della rosa" e devo dire che anche in questo caso come nel libro precedente la lettura a mio parere risulta anonima. Per esser scritto bene lo è, e la descrizione del libro pareva anche molto interessante, ma risulta tutto troppo freddo e impersonale mancando completamente di coinvolgere il lettore. A fine lettura la prima frase che ho pensato è stata "e quindi?" il che la dice lunga, perché come nell'altro libro manca un qualcosa che renda la storia di un certo spessore, il che è un peccato viste le premesse, il bel titolo poteva avere un miglior contenuto. Detto questo se mi capiterà un altro libro dell'autrice dubito fortemente che me lo prenderò.
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