lunedì 11 agosto 2014

La ragazza dei fiori morti - Amy MacKinnon

Clara Marsh prepara i cadaveri. Li trucca, li veste di fiori, li rende presentabili per la veglia funebre, così chi li ha amati in vita può guardarli un'ultima volta con l'illusione che niente sia mutato. Nel passato di Clara ci sono abbandoni e violenze, e forse per questo il suo presente è popolato solo dalla discreta vicinanza dei morti e dal silenzioso dialogo con i fiori. Ma la sua vita solitaria vacilla nel momento in cui Trecie mette piete nel freddo laboratorio delle pompe funebri. Chi è quella strana bambina, troppo fragile, indifesa e giovane per un posto del genere? Una creatura che -intuisce Clara- non è stata amata asufficienza. E che le ricorda un'altra bambina, assassinata qualche anno prima, rimasta senza nome. Un giorno inspiegabilmente, Trecie non compare più, svanita nel nulla. Clara è costretta a uscire dal suo isolamento. Deve salvare Trecie, se non è troppo tardi...

Era tanto che volevo leggere questo libro, ma la lettura non ha ripagato l'attesa. L'ambientazione del thriller nel mondo delle Pompe Funebri era anche interessante, ma il libro lascia parecchio a desiderare. I personaggi sembrano tagliati con l'accetta, mancano completamente di caratterizzazione, la storia è molto farraginosa, e manca completamente di tensione. Poi il finale è assurdo, non si capisc se Trecie è uno spirito o un'allucinazione, o che altro, che poi viene vista da due persone e nessuna delle due si faccia domande su cosa sia...
Deludente.

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