lunedì 3 agosto 2015

La stagione degli innocenti - Samuel Bjork

Nel folto di una foresta norvegese immersa nel silenzio, c'è qualcosa di inatteso. Qualcosa di crudele. La giovanissima vittima è impiccata a un albero e ha al collo l'unica traccia lasciata dall'assassino: un cartello con scritto "Io viaggio da sola". La gravità del crimine spinge la polizia di Oslo a riaprire una speciale unità investigativa, la più efficace ma anche la più irregolare, e a richiamare in servizio il veterano Holger Munch. Sovrappeso, divorziato, solitario e appassionato di enigmi, Munch è un uomo all'apparenza gioviale che però dentro di sé nasconde un abisso. Ma è anche il secondo miglior investigatore della polizia norvegese. Il migliore in assoluto è la sua collaboratrice, Mia Krüger, e Munch sa di aver bisogno di lei per venire a capo di quel terribile enigma. Ma deve riuscire a convincerla a tornare in azione. Mia infatti sta attraversando il momento peggiore della sua vita. Eppure, anche nella più cupa disperazione, niente può fermare le sue capacità di intuizione. È lei a cogliere l'indizio che era sotto gli occhi di tutti e che nessuno ha visto, il segno più terrificante lasciato dal killer. Un segno che non lascia spazio a dubbi: questa vittima è soltanto la prima di una lunga serie. Solo Mia e Holger possono impedire che la fine dell'inverno diventi una strage di innocenti, soltanto loro possono fermare una mano omicida che presto colpirà vicino... Molto vicino.

Devo dire che questa ultima lettura di un autore esordiente è stata una bella sorpresa, certo pur essendo un autore nordico si discosta molto dai miei amati thriller nordici, ma lo ho comunque apprezzato. La storia agghiacciante di omicidi di piccole bambine con le indagini del duo investigativo formato da Holger Munch e Mia Kruger e dalla loro squadra.
Proprio i due sono il fulcro del libro dove si alternano le fasi investigative a quelle che descrivono la loro personalità e i loro tormenti interiori, in particolare quelli di Mia. La storia è anche bella inticrata come ogni thriller che si rispetti è con un colpevole inaspettato e il libro si legge tutto d'un fiato.
Direi che il libro è promosso.

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