mercoledì 19 dicembre 2012

Lo Hobbit - J.R.R. Tolkien

"Lo hobbit" è il libro con cui Tolkien ha presentato per la prima volta, nel 1937, il foltissimo mondo mitologico del Signore degli Anelli, che ormai milioni di persone di ogni età, sparse ovunque, conoscono in tutti i suoi minuti particolari. Tra i protagonisti di tale mondo sono gli hobbit, minuscoli esseri "dolci come il miele e resistenti come le radici di alberi secolari", timidi, capaci di "sparire veloci e silenziosi al sopraggiungere di persone indesiderate", con un'arte che sembra magica ma è "unicamente dovuta a un'abilità professionale che l'eredità, la pratica e un'amicizia molto intima con la terra hanno reso inimitabile da parte di razze più grandi e goffe" quali gli uomini. Se non praticano la magia, gli Hobbit finiscono però sempre in mezzo a feroci vicende magiche, come capita appunto a Bilbo Baggins, eroe quasi a dispetto di questa storia, che il grande "mago bianco" Gandalf coinvolgerà in un'impresa apparentemente disperata: la riconquista del tesoro custodito dal drago Smog. Bilbo incontrerà così ogni sorta di avventure, assieme ai tredici nani suoi compagni e a Gandalf, che appare e scompare, lasciando cadere come per caso le parole degli insegnamenti decisivi. E il ritrovamento, apparentemente casuale, di un anello magico, è il germe della grande saga che Tolkien proseguirà nei tre libri del "Signore degli Anelli" illuminando nel suo durissimo senso un tema segreto de "Lo hobbit": cosa fare dell'Anello del Potere? 

In piena fase del primo (splendido) dei tre film dedicati, mi son riletto (finalmente) il libro. Tornare nella terra di mezzo è sempre un piacere e se paragonato a Il signore degli anelli, o Il silmarillion o i libri dei Racconti perduti ritrovati incompiuti, dove come testo risulta molto più semplice, non perde certo la sua magia.Il viaggio di Bilbo  può in un certo caso esser paragonato a quello di Frodo, dove da quasi un epso per gli altri si rivela determinante per la riuscita dell'avventura. Tutta la magia dle mondo Tolkeniano è presente, con la compagnia di nani e hobbit alla vota della loro avventura di ricerca del tesoro e del drago, con le insidie che loro si troveranno sulla strada, tra troll, orchi, mannari, ma anche lincontro con gli Efi Silvani, Beorn e gli uomini oltre che il consuto pasaggio a Granburrone. Un'opera che nessun fan delle opere di Tolkine può fare a meno spcie per capite meglio la storia del Signore degli anelli, magari abbinandolo a Il silmarillion.
Particolarmente importate le parti nela grotta degli ornchi con l'incontro con Gollum. Opere comne questa non hanno eguali, e spero prima o poi di riuscire a rileggere il Signore degli anelli.

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