domenica 2 febbraio 2014

Il calice della vita - Gleen Cooper

Inghilterra, XV secolo. Non è la prigione a gettare Thomas Malory nel più nero sconforto. È la consapevolezza di avere fallito, proprio come tutti coloro che lo hanno preceduto. Ormai ha una sola ragione di vita: proteggere la chiave che dà accesso a un segreto antichissimo. E ha un solo modo per farlo: scrivere un'opera sulle gesta di re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda... Inghilterra, oggi. Arthur Malory è sconvolto. Prima ha visto il suo migliore amico, Andrew, morire per mano di un assassino, poi è sfuggito per miracolo all'incendio che ha distrutto la sua casa. E tutto ha avuto inizio con una telefonata, quella in cui Andrew gli annunciava di avere novità sensazionali riguardo alla loro grande passione comune: il Graal. Da quel momento, Arthur è diventato il bersaglio di uomini senza scrupoli, determinati a completare una missione iniziata in Palestina, la notte in cui Gesù ha bevuto dal sacro calice, durante l'Ultima Cena. La sua unica possibilità di salvezza è trovare il Graal prima di loro. E, per riuscirci, dovrà rintracciare e seguire una catena d'indizi lasciata dal suo illustre antenato, Thomas Malory. Ma la sfida più grande che attende Arthur è la natura stessa del potere del Graal. Un potere che risale all'origine dell'universo, un potere che va oltre la Chiesa, oltre la morte di Cristo, oltre la vita... 

Non certo il migliore Glenn Cooper, non è certo al livello de "La biblioteca dei morti",  "Il marchio del diavolo" e I custodi della biblioteca" ma decisamente meglio de "L'ultimo giorno" e "La mappa del destino" e "Il libro delle anime". Non mi ha entusiasmato anche perchè sinceramente l'argomento Graal mi ha ampiamente stufato e di certo su questo argomento "Il codice da vinci" di Dan Brown che viene pure citato nel libro è di tutt'altro livello, ed era stato molto innovativo sull'argomento, questo libro invece  molto stereotipato con la solita coppa miracolosa. Di positivo è, che è comunque molto avvincente e adrenalinico e  con i soliti salti temporali narrativi divisi tra i giorni nostri e diverse epoche passate risultando un discreto libro. Certo è che in molti punti è davvero prevedibile come la scoperta finale sulla partner del protagonista che avevo sospettato fin dalla sua apparsa nel libro. Ho letto di meglio, ma anche di peggio.

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