lunedì 26 settembre 2011

La stanza del male - Jerker Eriksson & Hakan Axlander Sundquist

La mia ultima lettura è stata "La stanza del male" di Jerker Eriksson e Hakan Axlander Sundquist, ma vediamo di coa parla.

In tutta la sua carriera, l'ispettore di Polizia Jeanette Kihlberg non ha mai visto niente di simile: il corpo giace seminascosto in un cespuglio in uno squallido quartiere periferico di Stoccolma. Un ragazzo, una vittima di un omicidio brutale, un cadavere perfettamente mummificato. Jeanette capisce che da sola non può farcela, il suo intuito investigativo non basta per capire quali abissi nasconde la mente che ha concepito questa messa in scena. Chiede aiuto a Sofia Zeltelund. psichiatra, esperta di personalità multipla. Al primo omicidio ne seguono altri, tutti con le stesse modalità. Jeanette e Sofia incominciano insieme un viaggio all'inferno, alla ricerca di un serial killer. Tutte e due si pongono le stesse domande: quanto deve soffrire una persona per trasformarsi in un mostro? E quanto stravolgerà la loro vita questa caccia all'uomo, questa guerra contro il tempo e contro la distruzione? Un libro duro e cupo dal ritmo incalzante, un thriller che spicca in un panorama letterario nordico ricco di autori di bestseller come Stieg Larsson e Lars Kepler. Un esordio che è diventato un caso editoriale nel Nord Europa, che ha stupito la critica e che è balzato in vetta alle classifiche. Un romanzo sul male che trasforma la vittima in carnefice, che si insinua nel lettore e che non lo abbandona più..

ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER
A leggerlo non pare un thriller nordico, anzi lo stile è totalmente diverso, sembra più seguire la falsa riga di La psichiatra e simili. La storia di due donne una poliziotto l'altra la psichiatra che si trovano a che fare con i cadaveri di ragazzini pesantemente torturati a morte. La prima parte non è che sia molto avvincente e la tensione è totalemente a assente, ma (forse) serve a introdurre la storia, certo vengono alcuni dei sospetti su chi sia il colpevole, ma sono allo stesso tempo giusti e sbagliati. Spesso il libro risulta ripetittivo nelle descrizione degli abusi subiti da ragazzini, ma almeno i due personaggi principali vengono molto ben delineati. E' evidente che adesso è venuta la moda di mettere in scena le vicende di psichiatri, che spesso sono più fuori di testa dei loro pazienti. La parte finale mostra finalmente la tensione agognata per tutto il libro con le vicende che vengono dipanate anche se la parte gialla del libro è abbastanza debole, visto che viene dichiaratamente spiegato a metà libro chi sia il colpevole, evidenemente si voleva solo mostrare i dann che possono fare degli abusi sulle menti delle vittime, ma una cosa non esclude l'altra. Un'altra cosa che mi da da pensare è il finale incompleto, non sia  saprà mai se il colpevole la fa franca o no e che ne è stato dell'ultima "vittima", io capisco lasciare un pò di ambiguità ma qui si esagera. Non mi ha molto estusiasmato complessivamente, sarà il caso editoriale del nord europa ma Camilla Läckberg o Arnaldur Indridason sono un'altra cosa.

2 commenti:

  1. Io l'ho appena finito, tra un po' lo recensisco... In parte sono d'accordo, in parte no...;-)... passa da me se ti va!

    RispondiElimina
  2. Nel complesso trovo sia un buon libro:trama articolata,ritmo incalzante...ma anche un pò troppo confusionario . Capisco che l'ambiguità e l'ansia angosciosa facciano parte della tensione stessa del tipico thriller psicologico, ma un finale del genere non può dirsi tale . Troppi dubbi irrisolti per una conclusione decisamente indefinita . Ci sarà un prosieguo?Un finale soddisfacebte?Lo spero, perchè questo mi ha lasciato tutto l'amaro in bocca di chi non è certo di aver impiegato il proprio tempo adeguatamente .

    RispondiElimina

Grazie della visita, se mi lasci un commento a me fa piacere :)

Ti potrebbero interessare

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...