sabato 27 agosto 2011

Il passaggio - Justin Cronin

Bene, eccoci all'ultimi libro letto, "Il passaggio" di Justin Cronin edito dalla Mondadori.

Nel cuore della foresta boliviana il professor Jonas Lear fa una scoperta destinata a cambiare per sempre il destino dell'umanità: un virus, trasmesso dai pipistrelli che, modificato, è in grado di rendere più forti gli esseri umani, preservandoli da malattie e invecchiamento. In una remota base militare in Colorado, il governo degli Stati Uniti inizia quindi degli esperimenti genetici top secret per studiare i prodigiosi effetti di questa scoperta. È il Progetto Noah, che utilizza come cavie umane dodici condannati a morte e una bambina. L'esperimento però non procede secondo le previsioni e accade ciò che non era neanche lontanamente immaginabile: i detenuti sottoposti alla sperimentazione - i virali - trasformatisi in creature mostruose e assetate di sangue, fuggono dalla base, seminando morte e distruzione. Da quel momento gli eventi precipitano e nessuno è più in grado di controllarli, nessun luogo è più sicuro e tutto ciò che rimane agli increduli sopravvissuti è la prospettiva di una lotta interminabile e di un futuro governato dalla paura del contagio, della morte e di un destino ancora peggiore. L'unica speranza è rappresentata da Amy, piccola superstite dell'esperimento che ha scatenato l'apocalisse: su di lei il virus ha avuto effetti particolari, trasformandola in una pedina fondamentale nella lotta contro i virali. Sarà l'agente dell'FBI Brad Wolgast a salvarla da una fine terribile e a iniziare con lei un'incredibile odissea per liberare il mondo dall'incubo in cui è precipitato. Il destino dell'umanità è nelle sue mani.

Libro decisamente imponente, ma nonostante all'apparenza che da l'idea di un libro di un certo livello, la realtà dei fatti è che è abbastanza anonimo e prolisso. Decisamente la parte iniziale (le prime 300 pagine) è la migliore con la conmparsa dei virali casusa il solito esperimento militare, giusto per non mancarci la banalità del giorno, ma comunque ha un suo perchè. La parte centrale nella colonia sono invece molto deludenti, se non addirittura fastidiose, ripetitive e inutili, il libro si risolleva nella parte finale che è altalenante con la fuga dalla colonia alla ricerca della verità. Tralasciando che i personaggi fuggiti dalla colonia e pure quelli rimasti sembrano venuti fuori da una soap opera, e poi pensare che un libro di 880 pagine non solo non sia autoconclusivo ma anche che finisca in quella maniera creando più domande che altro...
In sostanza tanto fumo e poco arrosto. Di sicuro non mi prendero i due seguiti.

3 commenti:

  1. Nu............. ma cosa mi dici mai....? Mi smonti così un mito? *.*
    Io aspetto l'inverno per leggermelo e poi ti dico

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  2. Non l'ho comprato infatti.. ho l'ebook

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Grazie della visita, se mi lasci un commento a me fa piacere :)

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